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    E GLI EX PD GODONO - CIVATI: ''LA SCISSIONE DI RENZI? PER CALENDA NON SARÀ UNA BELLA GIORNATA. QUANDO FARANNO LA LEGGE PROPORZIONALE, IL PD NON CI SARÀ PIÙ. FRANCESCHINI È ETERNO'' - ADINOLFI: ''QUELLO DI RENZI È UN CAPOLAVORO TATTICO PER I SUOI INTERESSI PERSONALI, MA È IMBARAZZANTE CHE NON VI SIA LA MINIMA MOTIVAZIONE POLITICA ALLA BASE DELLA SUA DECISIONE''


     
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    Da ''Radio Cusano Campus''

     

     

    CIVATI: "SCISSIONE RENZI? SUO PARTITO SIMILE A QUELLO DI CALENDA, PER CALENDA NON SARÀ UNA BELLA GIORNATA. "LA VERITÀ È CHE QUANDO FARANNO LA LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE SI TORNERÀ A VOTARE. IL PD COL PROPORZIONALE NON C'È PIÙ. FRANCESCHINI? E' ETERNO

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    Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell'Università Niccolò Cusano.

     

    Sulla scissione di Renzi dal PD. "Il Pd col proporzionale non c'è più. Se non c'è più un sistema elettorale che polarizzi su grandi partiti, è normale che ognuno si metta in proprio. Tra l'altro molto simili tra loro, quello di Renzi, quello di Calenda. Sicuramente Calenda non sta passando una bella giornata dopo questa decisione di Renzi. La decisione di Renzi è tutt'altro che banale, l'intervista di oggi è tanta roba. Nell'intervista Renzi ha rilanciato i suoi temi, una posizione centrista classica, con venature liberali. E' anche una tradizione nobile che andrebbe ripresa.

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    Bisognerà capire se questo governo vorrà rilanciare anche gli investimenti pubblici e capire cosa diranno Renzi e il M5S. La cosa che manca in quell'intervista di Renzi è il clima. Renzi rappresenterà un centro liberale, non so se con Calenda o contro, poi ci sarà una forza più socialista come il PD e infine c'è lo spazio in cui mi trovo io che in questi anni è stato mortificato dal dibattito interno alle correnti del PD".

     

    CONFRONTO SKYTG RENZI CUPERLO CIVATI CONFRONTO SKYTG RENZI CUPERLO CIVATI

    Sul governo giallorosso. "La verità è che quando faranno la legge elettorale proporzionale si tornerà a votare. se questo governo sarà capace di spostare la scelta del tema rispetto a quelli di Salvini, guadagnerà sicuramente uno spazio che adesso non c'è. Prima si giocava con le regole di Salvini, uno che stava sulla poltrona quando io ancora andavo al liceo, quindi questa idea che lui sia un eversivo è molto curioso. Però cambiare stadio, cambiare campo, cambiare regole del gioco era la cosa giusta da fare, lo dico ben sapendo che questo governo ha in sè molte contraddizioni quindi la strada non sarà facile".

     

    Su Franceschini. "E' eterno. E' un ministro serial. Gioca sia col modulo di Allegri, che con quello di Sarri, ma soprattutto con quello di Conte".

     

    MARIO ADINOLFI MARIO ADINOLFI

     

    ADINOLFI: "QUELLO DI RENZI È UN CAPOLAVORO TATTICO PER I SUOI INTERESSI PERSONALI, MA È IMBARAZZANTE CHE NON VI SIA LA MINIMA MOTIVAZIONE POLITICA ALLA BASE DELLA SUA DECISIONE.

     

     

    Mario Adinolfi, Pres. del Popolo della famiglia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

     

    mario adinolfi mario adinolfi

    Sulla scissione di Renzi dal PD. "E' l'ennesimo capolavoro tattico di Renzi. Sul piano della tattica la mossa è intelligente per i suoi interessi, per gli interessi del Paese non si fa niente. E' incredibile che non ci sia una motivazione politica vera alla base della sua decisione. Sono solo ragioni personali. E' una cosa imbarazzante. Due pagine di intervista, con tutte le domande giuste, ma senza una risposta di natura politica, solo risposte di natura personale. Renzi resta quello dello stai sereno e ti fotto il posto, del lascio la politica e poi non la lascio.

     

     Lo conosco molto bene. Detto ciò, con questa mossa Renzi si prende in mano la golden share del governo, sarà lui a decidere fin quando vivrà e quando morirà questo governo. Renzi dice che non si candiderà fino al 2023 perchè sa che il suo spazio è nel palazzo, non nelle urne. Chiamerà le elezioni solo quando gli farà comodo. Tutto il percorso dei gemelli siamesi Matteo, Renzi e Salvini, è intriso solo della smania di potere incondizionato, loro idee per il Paese non ne hanno. Si può uscire dal tifo per uno dei due Mattei? Ci stanno costringendo a scegliere tra il tifo per i due Mattei. Spero che invece si possa tornare a parlare di politica".

     

     

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