Tommaso Pellizzari per "Corriere della Sera"
jose mourinho furioso con eva carneiro
Dopo una lunga estate senza calcio, sono bastati 84 minuti di Premier League a restituirci almeno una delle nostre certezze fondamentali: José Mourinho è proprio cattivo. Il suo Chelsea, in 10 contro 11 per l' espulsione (secondo Mou ingiusta) del portiere Courtois, stava cercando di scardinare il 2-2 contro lo Swansea quando il n. 10 dei Blues Hazard è finito a terra, apparentemente infortunato.
jose mourinho e eva carneiro
Lo staff medico si è precipitato in campo, interrompendo il gioco e costringendo così il belga a uscire. Risultato parziale: il Chelsea ha perso più tempo e si è ritrovato a giocare in 9 contro 11. Risultato finale: Chelsea-Swansea 2-2. Dopo il quale il cattivissimo Zé (come lo chiamano quelli proprio intimi) ha confermato di essersi arrabbiato parecchio: «Anche se sei un medico o una segretaria, in panchina devi capire il gioco».
Ma non erano parole dettate dalla trance agonistica che spesso tradisce gli allenatori a fine gara e fa dire loro cose di cui magari si pentono: Mourinho ha infatti chiesto che la dottoressa Eva Carneiro non stia più con lui in panchina. Scatenando il finimondo, sui giornali, tra i medici sportivi e (secondo il Daily Mail ) anche presso il proprietario del club Roman Abramovich, preoccupato anche per una possibile causa a diversi zeri da parte della dottoressa.
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Nonostante il nome, Eva è la seconda donna a finire nel mirino di José Mourinho. La prima era stata la signora Montserrat Benitez, moglie di Rafa, che pochi giorni fa si era lasciata sfuggire un' improvvida battuta sul marito costretto a riparare i danni dello Special nelle varie squadre. «Quanto al marito, pensi piuttosto alla sua dieta» era stata la perfida conclusione di una replica punto su punto.
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E va detto: Mou sarà pure cattivo, ma aveva ragione su tutto («solo all' Inter Benitez ha preso il mio posto. E l' ha distrutta in 6 mesi»). Perché sulla cattiveria di Mou bisogna distinguere. In alcuni casi, come quello della dottoressa Carneiro, forse lo Special One esagera: la totale indisponibilità a perdonare un suo errore (ipotetico, visto che il regolamento obbliga i medici a entrare in campo se un giocatore è a terra), forse deriva anche dal fatto che Eva lavora al Chelsea dal 2009, ma è dal 2011 che segue la prima squadra.
A volerla fu l'allora allenatore André Villas-Boas, cioè l'ex vice di Mourinho al Porto e all' Inter con cui i rapporti non sono dei migliori. Perciò non si può escludere la pista della vendetta trasversale, che confermerebbe la cattiveria dello Special e l'uso strumentale in cui è maestro come nessuno.
jose mourinho e eva carneiro infortunio ad hazard
Arrigo Sacchi sostiene che ci sono tre grandi allenatori al mondo: Guardiola dal punto di vista tattico, Ancelotti per la gestione del gruppo e Mourinho sotto l' aspetto tattico e motivazionale. La guerra senza quartiere mossa dallo Special a Hélder Postiga del Porto o quella a Mario Balotelli («ha un neurone solo e pure infortunato») all' Inter avevano la funzione di compattare le squadre poi portate due volte al triplete.
La decisione di togliere a Casillas l' eterna certezza del posto fisso al Real aveva ragioni tecniche. Si può eccepire sotto il profilo morale, ma si sbaglierebbe (e non solo perché il saggio «L' alieno Mourinho» di Sandro Modeo ci ha insegnato che Mou è al di là del bene e del male, proprio nel senso inteso da Nietzsche). Postiga non è entrato nella storia del calcio portoghese (chiedere ai tifosi della Lazio).
jose mourinho e eva carneiro
eva carneiro eva carneiro jose mourinho e eva carneiro
I difensori di Balotelli, non tanto sulla questione dei neuroni quanto sullo status di fuoriclasse, sono spariti. Al Real, Ancelotti si è comportato con Casillas allo stesso modo di Mou: senza che nessuno gli desse del cattivo (ma intanto Casillas è finito al Porto). E poi ci sarebbe Claudio Ranieri, al quale Mourinho ha detto di tutto (che è un settantenne, perdente e non sa l' inglese), ma poi è stato il primo a chiamarlo per congratularsi quando è diventato tecnico del Leicester. Ora, che allo Special One faccia spesso comodo avere un capro espiatorio è indiscutibile. Ma noi siamo (anzi: voi siete) sicuri di essere tanto diversi?