Mario Valenza per www.ilgiornale.it
GRETA E VANESSA - I SOLDI DEL RISCATTO
Giampiero Massolo e mons. Enrico dal Covolo
Ancora dubbi sui soldi pagati per il riscatto pagato per la liberazione di Greta e Vanessa. Qualcosa manca e gli 007 si guardano tra loro con sospetto. Nella sede dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, ci sarebbero dubbi sulla cifra pagata per liberare le due cooperanti italiane rapite in Siria.
Secondo indiscrezioni, riportate da ilTempo, la cifra spesa per le ragazze sarebbe di 13 milioni di euro, non 12 come invece emerso subito dopo il rilascio. In ballo c'è un milione che secondo le voci riportate dal quotidiano romano, qualcuno avrebbe fatto sparire in accordo con i rapitori. I sospetti a Forte Braschi si sarebbero concentrati su alcuni elementi interni.
Al tavolo dei rapitori, infatti, qualcuno racconta che una volta arrivati i soldi si sarebbe seduto un "italiano" che ha preteso una parte concessagli senza problemi. E chi sarebbe l'italiano che avrebbe intascato il "bonus"? Secondo le indiscrezioni del Tempo sarebbe un presunto 007 arrivato in Siria per inserirsi o concludere la trattativa trattenendo per sé un parte del riscatto.
Alberto Manenti
Ma tra le spie qualcuno ha tradito, probabilmente anche a causa delle forti polemiche scoppiate sulla enorme cifra pagata, facendo partire una serie di indagini interne che avrebbero fatto emergere l’ammanco, anche a seguito di una vicenda emersa nove mesi dopo la liberazione degli ostaggi.
Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo
Ad ottobre scorso, infatti, si è diffusa la notizia di una presunta sentenza arrivata dal tribunale islamico Qasimiya che avrebbe condannato lo sceicco siriano Hussam Atrash, uno dei rapitori delle due ragazze italiane. La condanna sarebbe arrivata per "appropriazione indebita" di una parte del riscatto, circa 6 milioni di euro che poi sarebbero stati girati ad altri gruppi terroristici. Ora però questa storia, a quanto pare, avrebbe delle conseguenze anche sull'Italia.
servizi segreti