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    E’ TORNATO IL CONTE ZELIG: CAMBIE PELLE A CONVENIENZA - È ALLEATO DI MELONI PER LE NOMINE IN RAI E NELLE PIAZZE FLIRTA CON LANDINI, CON CUI SCAMBIA MESSAGGI E TELEFONATE – VERDERAMI: “NON SARÀ SCHLEIN L’AVVERSARIA DEL LORO POPULISMO DI SINISTRA MA GENTILONI, DEFINITO SPREGIATIVAMENTE UN ‘PRODOTTO DELLE ÉLITE’. IN PARLAMENTO HA LEVATO LA VOCE CONTRO UN ‘GOVERNO DI CODARDI’, AMMONENDOLO DI SOSPENDERE LE FORNITURE DI ARMI AD ISRAELE. NON SOLO HA MOSTRATO DI NON SAPERE CHE..."


     
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    GIUSEPPE CONTE CON I SOLDATI ITALIANI GIUSEPPE CONTE CON I SOLDATI ITALIANI

    Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

     

    Conte è capace di stare al fianco di Landini e al tempo stesso di Meloni. […] Perciò non deve stupire quanto è accaduto una settimana fa. Durante un incontro con il leader della Cisl Sbarra […] l’ex premier si è prodotto in un contorto ragionamento durante il quale ha saputo sostenere i motivi della protesta sindacale contro la Finanziaria, trovando però il modo di elogiare anche la manovra scritta dalla premier.

    INTERVENTO DI GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA INTERVENTO DI GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA

     

    Tutto è iniziato quando l’ospite […] gli ha ricordato che a tagliare per la prima volta il cuneo fiscale era stato proprio un suo governo, quello gialloverde: «Ti ricordi?». Siccome il capo dei Cinquestelle non lo rammentava, è dovuta intervenire l’ex ministra Catalfo per rinfrescargli la memoria. «Indubbiamente la scelta di Meloni è un fatto positivo», ha commentato a quel punto Conte: «Però nella Finanziaria non c’è niente per le imprese...». Nemmeno stesse parlando a un rappresentante di Confindustria.

    elly schlein e giuseppe conte alla manifestazione del pd a piazza del popolo elly schlein e giuseppe conte alla manifestazione del pd a piazza del popolo

     

    La capacità di tenere contemporaneamente tre parti in commedia è dote rara. […] Cosa che sconcerta i democratici, ai quali viene sempre rinfacciata ogni minima correzione di rotta. Al Nazareno, dopo le elezioni, pensavano di farne un sol boccone […] Invece «l’avvocato del popolo» […] ha preso possesso del Movimento, diventato ormai un partito post-grillino. E nei sondaggi sta sempre a un’incollatura dal Pd.

     

    giuseppe conte matteo salvini giuseppe conte matteo salvini

    Conte occupa qualsiasi spazio libero trovi. Nel Palazzo è alleato di Meloni quando c’è da usare il manuale Cencelli per le nomine in Rai. Nelle piazze è alleato di Landini, con il quale scambia messaggi e telefonate. […] Si tratta di un rapporto strumentale che cela la competizione per l’egemonia nel campo «largo» (o «giusto»). E lì immaginano che non sarà Schlein l’avversaria del loro populismo di sinistra ma Gentiloni, definito spregiativamente un «prodotto delle élite».

    GIUSEPPE CONTE - FOTO DI BACCO GIUSEPPE CONTE - FOTO DI BACCO

     

    […] Nel frattempo Conte, che da premier aumentò più di ogni altro le risorse della Difesa, si è riscoperto pacifista. L’altro giorno in Parlamento ha levato la voce contro un «governo di codardi», ammonendolo di sospendere le forniture di armi ad Israele. Nell’occasione il leader del M5S non solo ha mostrato di non sapere che la legge in Italia vieta di vendere materiale militare a un Paese in guerra, ma soprattutto ha dimenticato che il picco di affari con Tel Aviv per materiali militari avvenne quando lui sedeva a Palazzo Chigi.

    il video di giuseppe conte per un anno di governo meloni 8 il video di giuseppe conte per un anno di governo meloni 8

     

    Allora capitava che di giorno i Cinquestelle chiedessero la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Egitto per il «caso Regeni», e di notte in Consiglio dei ministri Conte autorizzasse accordi commerciali con il Cairo per la vendita di navi e aerei da combattimento di ultima generazione.

     

    il video di giuseppe conte per un anno di governo meloni 5 il video di giuseppe conte per un anno di governo meloni 5

    E se oggi critica la Nato per la sua postura nella guerra in Ucraina e accusa Meloni di essere «succube di Washington», ieri si presentava ai vertici dell’Alleanza atlantica e rassicurava «l’amico Trump» sul fatto che l’Italia avrebbe rispettato gli impegni di innalzare al 2% del Pil il budget della Difesa. In fondo erano gli anni ruggenti del «gratuitamente».

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