FILIPPO FACCI
(askanews) - Fratelli d'Italia contro Roberto Saviano, il cui programma 'Insider' è stato confermato dalla Rai.Ieri in un tweet lo scrittore aveva definito Matteo Salvini "Ministro della Mala Vita". "Le parole di Saviano contro il Governo vanno ben oltre la critica. Si tratta di insulti con parole inaccettabili nel merito e nei toni gravissime incompatibili con il servizio pubblico" e "in Rai non ci può essere spazio per tutto questo", attacca Augusta Montaruli, vicepresidente della Vigilanza Rai per Fratelli d'Italia.
roberto saviano in tribunale
"Se i principi di garanzia di imparzialità, pluralismo e dei linguaggi usati lasciano spazio all'odio politico e alla diffamazione - aggiunge Gaetano Nastri, senatore di Fratelli d'Italia anche lui in commissione di Vigilanza Rai - allora è giusto che i vertici della Rai prendano provvedimenti equi per coloro che non li rispettano. Vista la gravità di quanto accaduto porteremo con urgenza questo caso in Commissione Vigilanza Rai per avviare una seria riflessione sulla conferma dello scrittore sulla tv pubblica".
"Ha definito Salvini ministro della malavita e ora sta per condurre un programma in Rai. Le parole indecenti di Saviano lo rendono del tutto incompatibile a poter condurre una trasmissione sulla tv di Stato, c'è un limite che non può essere oltrepassato. La Rai è pagata con i soldi degli italiani e merita conduttori e giornalisti di spessore e non di militanti invasati del tutto privi di deontologia professionale e di rispetto per le istituzioni", conclude il senatore di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon.
RAI: INTERROGAZIONE FI SU OFFESE SAVIANO
augusta montaruli foto di bacco
(ITALPRESS) - I membri di Forza Italia della Commissione di Vigilanza Rai Maurizio Gasparri, Roberto Rosso, Rita dalla Chiesa e Andrea Orsini, hanno presentato una interrogazione chiedendo "come i vertici della Rai valutino le offese di Saviano ad esponenti politici e se Saviano goda di una sorta di impunità, a differenza di altre persone, che gli consente di offendere le persone e di poter svolgere una funzione importante di conduzione di programmi del servizio pubblico.
Oggi, infatti, sul quotidiano 'Libero' il direttore Alessandro Sallusti ha scritto un articolo dal titolo: 'Quelli che in Rai possono insultare', nel quale dice tra le altre cose: 'Siamo contrari a qualsiasi censura perché se la sanzione viene applicata a corrente alternata allora non è più censura, ma diventa arma politica, un'arma impropria".
"Come noto - prosegue la nota - Filippo Facci è stato fatto fuori dalla Rai per aver scritto in un articolo su 'Libero' una frase inopportuna raccontando correttamente della vicenda che ha coinvolto il giovane figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa…ciò significa che chi dice o scrive cose sconvenienti o scomposte su qualsiasi tema non può apparire sulla tv di Stato perché la sua presenza diventa incompatibile con il codice etico di quell'azienda. Ma così non è, perché ad esempio non risulta che la Rai abbia cancellato per la prossima stagione il programma che sarà affidato a Roberto Saviano il quale non soltanto in passato diede della 'bastarda' al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni…ma che ieri ha rincarato la dose contro il ministro Matteo Salvini e l'intera maggioranza. In un tweet, Saviano scrive infatti: 'Che faccia tosta questo ministro della Mala Vita protetto dai suoi sodali in parla-mento le bande parlamentari che lo difendono sono la forza delle sue menzogne".
"Fateci capire: o il codice deontologico della Rai ritiene corretto dare della bastarda al primo ministro, malavitoso a un importante ministro e definire 'bande' i partiti di governo, cioè i suoi azionisti pro tempore, oppure significa che qualcuno, ma solo qualcuno, nel paese e nella televisione di Stato ha libertà di insulto e di politicamente scorretto in nome di una non specificata superiorità morale e culturale, una sorta di licenza poetica che vale per Saviano ma non per Facci. Ma ancora di più: che vale per quelli di sinistra e non per chi la pensa diversamente'. I sottoscritti condividono le affermazioni di Sallusti, sia quelle contrarie ad ogni forma di censura, sia quelle relative al singolare fatto che vengano valutate diversamente le offese pronunciate da una persona o da un'altra", concludono i parlamentari.
ROBERTO SAVIANO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO AUGUSTA MONTARULI ALLA CAMERA TAFACCI - MEME BY EMILIANO CARLI