Daniele Di Mario per “Il Tempo”
SALVINI CON LA MAGLIETTA E IL LOGO NOI CON SALVINI 5
Benvenuto al Sud. Anzi, a Centro-Sud. A quasi un anno dalla nascita, Noi con Salvini, il movimento politico varato dal leader leghista per conquistare il Mezzogiorno è ormai una realtà consolidata capace di mettere radici in quasi tutte le regioni «terrone». In Abruzzo, Campania, Sicilia, Puglia ci sono coordinamenti locali e il bagno di folla, l’ennesimo, che ha accolto Matteo Salvini e il vicepresidente del movimento Raffaele Volpi a Orte e Viterbo certifica l’interesse del centrodestra verso il segretario di via Bellerio.
Certo, alcune performance elettorali della scorsa primavera non sono andate benissimo. In Puglia, ad esempio, ci si aspettava di più. In Sicilia invece Noi con Salvini ha ottenuto risultati lusinghieri. Sono le prospettive, però, a interessare al leader del Carroccio. I sondaggi parlano infatti in termini lusinghieri di Noi con Salvini, con percentuali apprezzabili ma con proiezioni ancora più interessanti. Nessuno si sbilancia in pronostici ufficiali, ma è chiaro che cresce l’attenzione verso le amministrative della prossima primavera, vero test probante per il movimento di Salvini.
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Riflettori puntati sulla Campania, dove Noi con Salvini ha già individuato i candidati sindaco a Napoli, Salerno, Caserta, Scafati. Nei prossimi giorni i nomi verranno messi a disposizione dei cittadini e del dialogo politico con quanti credono nel cambiamento proposto dall’altro Matteo e nella sua idea di rifondazione del centrodestra. In questo senso sarà fondamentale il dialogo con Forza Italia e con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (definita da Salvini a Il Tempo «un interlocutore assoluto»). Confronto che riguarderà naturalmente anche le altre grandi città al voto, tra tutte Milano, la stessa Napoli, Torino, Genova, Bologna e Cagliari. Test importanti anche per Renzi.
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Il prossimo 22 settembre Salvini sarà a Napoli. Sarà un testi importante. Non solo per le contestazioni subìte dal leader leghista nel maggio 2014. In quell’occasione il segretario parlò di casi isolati. L’evento partenopeo si attendono già migliaia di persone provenienti da Napoli, certo, ma anche da tutta la Campania.
Ma se Campania, Sicilia e Puglia sono ormai realtà consolidate, altrettanto può dirsi dell’Abruzzo, dove nel volgere di quale mese si è passati dalla prima enclave costiera - Pescara e Chieti - alla costituzione del gruppo consiliare al Comune de L’Aquila, con l’adesione a Noi con Salvini di tre consiglieri. Per quanto riguarda invece la Capitale è già in programma la convocazione degli stati generali, un grande laboratorio di ascolto rivolto alla città per ricostruire la coalizione di centrodestra a Roma.
ABRUZZO La marea cresce anche nei piccoli centri
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Salviniani scatenati. A Pontida erano tra le delegazioni più numerose e quando Salvini si è recato in visita è stato accolto da oltre mille persone. A L’Aquila ieri è nato il primo gruppo consigliare, con tre rappresentanti tra cui un ex FI. Il radicamento - spiega il coordinatore Simone Angelosante - procede sia a L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo sia nei piccoli centri. Il motto? «Abruzzesi per gli abruzzesi», le priorità sono i temi locali, tra i quali «si comincia a sentire anche qui il problema immigrazione». Molto sentiti il tema delle trivelle e la ricostruzione de L’Aquila: «Stiamo preparando un dossier, alcuni elementi sono inquietanti».
MOLISE Tanti comitati spontanei «Vogliamo rinnovamento»
a napoli contro salvini
Anche in Molise i salviniani crescono. Sono numerosi i comitati cittadini sorti, spontaneamente, nei vari Comuni. Li coordina Luigi Mazzuto, ex presidente della provincia d’Isernia. «Noi ci schieriamo nel centrodestra – precisa - ma non ci alleeremo con gli altri partiti solo per creare un cartello elettorale per battere il centrosinistra e il governo Frattura. Punteremo sui programmi, sulla voglia di cambiamento negli uomini e nei contenuti. Altrimenti andremo da soli». Punto forte? «La nostra miniera d’oro è l’acqua. Non possiamo più permetterci di regalarla alle regioni confinanti bisogna che paghino una tantum, così ripianeremo il debito della Regione».
CAMPANIA Da soli alle comunali 2016. La sfida dello zoccolo duro
salvini a roma
Noi con Salvini in Campania costituisce i primi nuclei e la guida del coordinamento regionale va a Gianluca Cantalamessa, ex An esponente storico della destra campana. Dopo lo «stop», ossia il «buon gesto» di non candidarsi alle regionali contro Caldoro, la tornata delle prossime amministrative di primavera è molto attesa. A Napoli, Salerno e Caserta l’orientamento condiviso tra i salviniani di stretta osservanza è quello di andare da soli, nella speranza di raccogliere un consenso che sia insieme di rabbia sociale – in una terra dilaniata da disoccupazione e crisi economica – e di speranza rispetto al deludente panorama di frammentazione del centrodestra.
SALVINI CONTESTAZIONE A ROMA
BASILICATA Una comunità «eroica» nella regione più rossa
I cugini delle altre regioni la definiscono una «comunità eroica». Essere salviniani in una delle regioni più a sinistra del Mezzogiorno non è per nulla facile. Dopo l’esordio sottotono delle amministrative è l’approccio movimentista a caratterizzate Noi con Salvini in Basilicata. In pieno luglio era folta la delegazione dei salviniani lucani che hanno contestato il governatore Pittella accusando il Pd nazionale di svendere l’interesse territoriale con lo Sblocca Italia che autorizzava le trivellazioni. A lavorare al progetto è il responsabile Antonio Cappiello che deve vedersela anche con l’ennesimo caso di ordine di pubblico partito da un Cara.
PUGLIA Una delle realtà più vitali. Col sogno di Bari 2019
Dal chiaroscuro dei 40mila voti alle Regionali («penalizzati dall’imposizione della candidatura della Poli Bortone») alla sfida per Bari 2019. Noi con Salvini in Puglia è una delle realtà più vitali: decine di sedi, tesserati in crescita e, come spiega il coordinatore Rossano Sasso, «un approccio movimentista e un’attenzione alle battaglie sociali che sono gli elementi che ci contraddistinguono». Proprio una delle elette in Puglia, la giovanissima Stefania Alita consigliere comunale ad Andria, ha portato il saluto dei meridionali a Pontida. Tra i prossimi obiettivi le amministrative a Gioia del Colle e Corato e l’apertura della «casa dei salviniani» a Bari.
a napoli carta igienica salvini
CALABRIA Rossano, Cosenza, Crotone. Si lavora alle amministrative
«In Calabria tutto è iniziato con l’entusiasmo del “Basta euro tour” e l’importante campagna delle Europee». Ricorda bene i primi passi da salviniano Domenico Furgiuele, giovane coordinatore regionale. Adesso si stanno preparando alle amministrative in centri importanti come Rossano, Cosenza e Crotone. Le tematiche sono quelle nazionale: immigrazione, tassazione, flat tax. Declinate, però, nel contesto locale: «A Lamezia Terme stiamo combattendo con un grande campo rom, nell’Alto Jonio i nostri militanti danno battaglia sul tema delle trivellazioni». Dal punto di vista politico, dopo la grande delusione Scopelliti, «l’obiettivo è ridare una casa agli orfani della destra».
SARDEGNA Nell’isola si punta sull’allarme migranti
MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI
«Cagliari, sbarcati 781 immigrati. 781x35 = 27.335 euro al giorno». In Sardegna fanno i conti, da tutti i punti di vista, con il tema dell’immigrazione. Sarà per questo, per le denunce che sono arrivate sul tema sbarchi e non solo dal coordinamento guidato da Daniele Caruso, che più volte i banchetti di Noi con Salvini sono stati presi di mira dai centri sociali, con vere e proprie aggressioni che hanno sdegnato e preoccupato lo stesso Salvini. In una regione in cui il tasso di disoccupazione è di cinque punti percentuale superiore al resto d’Italia, l’appuntamento clou sarà Cagliari dove il nodo della presenza in coalizione o meno non è ancora stato sciolto.
SICILIA Obiettivo tremila tesserati per sfrattare Crocetta
MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI
Il leader nazionale lo hanno in casa, i salviniani di Sicilia. Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini, ha già testato con il risultato locale le potenzialità del progetto: la conquista di quattro consiglieri comunali alle amministrative e alcune percentuali in doppia cifra dimostrano che lo spazio c’è.
Attaguile e i militanti non si sono fermati neppure d’estate e alla prima convention siciliana erano oltre cinquecento i dirigenti provenienti da tutta l’isola: «Abbiamo avviato il tesseramento e puntiamo, per iniziare, a toccare quota tremila». Prossimo step? Abbattere Rosario Crocetta al probabile voto anticipato di aprile: «Ridaremo ai siciliani un governo degno di questa terra».