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    “SE VIENE FUORI CHE GLI STEWARD NON C'ERANO PER PROBLEMI DI SOLDI SIAMO MORTI” - ECCO PERCHE’ CHIARA APPENDINO NON E’ DIVENTATA LA VICE DI CONTE AL M5S: BALLAVANO LE PESANTI INTERCETTAZIONI SULLA TRAGEDIA DI PIAZZA SAN CARLO A TORINO - L’EX SINDACA, GIÀ CONDANNATA CON IL RITO ABBREVIATO, DUE GIORNI DOPO IL DISASTRO DICEVA AL CAPO DI GABINETTO PAOLO GIORDANA: “VERRÀ FUORI UN MERDAIO UNICO SU STA ROBA…” - I CONSIGLI DEL MARITO DELLA APPENDINO, MARCO LAVATELLI: "IL DUBBIO E' SE FAR SALTARE LA TESTA DEL CAPO DEI VIGILI. MAGARI SI PUO' ASPETTARE..."


     
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    Irene Famà per “la Stampa”

     

    MARCO LAVATELLI E CHIARA APPENDINO MARCO LAVATELLI E CHIARA APPENDINO

    «Teniamo il fronte con prefetto e questore unito o no? Il dubbio è se far saltare la testa del capo dei vigili. Magari si può aspettare». A meno di 48 ore dalla tragedia di piazza San Carlo a Torino, Marco Lavatelli, marito di Chiara Appendino, in una chat con i collaboratori più stretti della sindaca propone un "capro espiatorio". È Ivo Berti, nuovo comandante vicario della polizia municipale. A fermarlo, con cautela, è proprio l'ex sindaca: «Marco non si capisce nulla. La testa del comandante per ora non salta».

     

    chiara appendino chiara appendino

    Che la macchina del Comune si sia inceppata prima, durante e dopo il caos nel salotto elegante della città, diventato il 3 giugno 2017 una trappola per i tifosi davanti al maxischermo della finale di Champions League Real Madrid-Juventus, è sotto gli occhi di tutti. L'ordinanza che proibiva le bottiglie in vetro non c'era, gli steward ai varchi non erano sufficienti: una serie di omissioni al centro del processo in Corte d'Assise dove alcuni difensori, gli avvocati Claudio Strata, Elena Negri e altri, hanno illustrato le chat di Appendino e dei suoi fedelissimi. Conversazioni che raccontano una sindaca tenuta all'oscuro di diversi aspetti organizzativi e spaventatissima: «Temo che questa cosa mi travolgerà».

     

    PIAZZA CASTELLO PIAZZA CASTELLO

    Funzionari che si rimpallano responsabilità e il marito e i collaboratori di Appendino che pensano a chi dare la colpa. Ivo Berti appunto. Già tirato in ballo dal capo di gabinetto Paolo Giordana nel tardo pomeriggio del 3 giugno, quando i problemi erano anche in piazza Castello, invasa dai venditori abusivi. «Lunedì pomeriggio riunione urgente da me con Berti» scrive. «Pazzesco» risponde uno.

     

    «Povero Berti» è il commento di un altro. Poi la tragedia: oltre 1600 feriti e due morti. Appendino chiede chiarimenti. Quella notte è a Cardiff e dell'organizzazione dell'evento, com' è normale, non si è occupata direttamente. Nei giorni successivi, su WhatsApp capisce che i suoi collaboratori o non le hanno comunicato tutto o le hanno fornito consigli e informazioni errate. Berti, il 5 giugno, sembra essere l'anello più debole.

     

    chiara appendino chiara appendino

    Indagato in un primo momento, la sua posizione era stata archiviata. Ai magistrati, però, la sua versione dei fatti l'aveva raccontata senza nascondere amarezze e perplessità: «Non ho parlato con nessuno sino alla mattina del 4 giugno. Quando il capo di gabinetto, intorno alle 10,05, mi aveva avvertito telefonicamente della riunione in Prefettura convocata per le 10,30».

     

    CHIARA APPENDINO CHIARA APPENDINO

    LE CONVERSAZIONI DI GIUGNO 2017

    Chiara Appendino: “Il problema è sempre uno dove siamo indifendibili. L'ordinanza vetro. Temo che sta cosa mi travolgerà”

     

    Marco Lavatelli: “Teniamo il fronte con questore e prefetto unito o no? Il dubbio è se far saltare il capo dei vigili. Magari si può aspettare”

     

    Chiara Appendino: “Infatti la testa del comandante per ora non salta Marco non si capisce nulla”

     

    Paolo Giordana: “Marco per favore ora sono con Spinelli e Gregnanini Stiamo preparando tutto”

     

    M5S SENZA PACE, DUE SPINE PER CONTE

    conte appendino conte appendino

    Estratto dell’articolo di Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

     

    […] E sicuramente provocano imbarazzo nel M5s le chat di Chiara Appendino illustrate in Corte d'Assise a Torino e pubblicate ieri dai giornali. La vicenda è quella della tragedia di Piazza San Carlo del 3 giugno 2017. Mille e 500 feriti e due morti in una calca dopo la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Appendino, già condannata con il rito abbreviato, due giorni dopo il disastro diceva al capo di gabinetto Paolo Giordana frasi come «se viene fuori che gli steward non c'erano per problemi di soldi siamo morti». E ancora: «Verrà fuori un merd... unico su sta roba». Parole scomode. Soprattutto per Appendino, uno dei nomi di punta del nuovo corso. Nominata da Conte alla guida del comitato formazione e aggiornamento dei Cinque Stelle. […]

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