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    UN UOMO PER TUTTI I TRIBUNALI - CHISSÀ SE VERDINI POTRÀ DAVVERO DARE UNA MANO A RENZI SULLE RIFORME CON TUTTI GLI IMPEGNI GIUDIZIARI CHE HA - DALLE UDIENZE PER LA LOGGIA P3 ALLA BANCAROTTA, ECCO TUTTE LE SUE GRANE CON LA GIUSTIZIA


     
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    Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”

     

    VERDINI BOSCHI VERDINI BOSCHI

    Pieno sostegno alle riforme del governo Renzi, soprattutto a quella che verrà subito dopo aver riscritto la Costituzione: la giustizia. Necessaria "per interrompere la deriva mediatico-giudiziaria", ovviamente. Parola di Denis Verdini. E lui di giustizia se ne intende. Ha cinque rinvii a giudizio e un sesto potrebbe raggiungerlo il 26 novembre. I reati sono da fuoriclasse.

     

    Dal concorso in corruzione all' associazione a delinquere, dalla bancarotta semplice e fraudolenta alla truffa semplice e aggravata e pure ai danni dello Stato. Il senatore della Repubblicada oggi a causa della giustizia dovrà rinunciare a qualche pranzo con l' amico Luca Lotti e dovrà disertare il bar dove avrebbe reclutato la pattuglia dei responsabili renziani perché la sua agenda è fitta di appuntamenti nei tribunali. In particolare quelli di Roma e Firenze. Anche se, con ogni probabilità, Verdini farà tesoro degli insegnamenti del suo ex leader di riferimento e ricorrerà al legittimo impedimento.

    verdini verdini

     

    1 - OGGI E’ ATTESTO ALL’UDIENZA PER LA LOGGIA P3

    Oggi è atteso alla sbarra degli imputati in piazzale Clodio per l' udienza relativa alla P3, con l' accusa di corruzione insieme a Marcello Dell' Utri, Nicola Cosentino e altri vecchi amici. Il gruppetto, secondo i pm, aveva dato via a una "associazione segreta" che aveva "come obiettivo" la realizzazione "di una serie indeterminata di delitti di corruzione, di abuso d' ufficio e di illecito finanziamento" oltre "a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonché gli apparati della Pubblica amministrazione dello Stato e di enti locali".

    renzi verdini renzi verdini

     

    Il gup Cinzia Parasporo ha accolto la richiesta del pubblico ministero Roberto Felici. Il procedimento è già costato in primo grado, nell' ottobre 2012, la condanna a 3 anni e otto mesi di reclusione per alcuni imputati: Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e a Fabio de Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana; a 2 anni e 8 mesi all' imprenditore Francesco Maria de Vito Piscicelli e a due anni il costruttore Riccardo Fusi. La posizione di Verdini è stata lasciata indietro dalla procura perché i colleghi parlamentari hanno impiegato due anni per deliberare l' autorizzazione a procedere.

     

    VERDINI CANTA VERDINI CANTA

    2 - I SOLDI PRESI IN NERO “MA E’ NORMALISSIMO”

    Il 13 ottobre la presenza di Verdini è richiesta a Firenze: si celebra l' udienza per bancarotta preferenziale delle società edili di Ignazio Arno ne, un costruttore siciliano emigrato a Campi Bisenzio che, secondo l' accusa, avrebbero messo in atto una triangolazione di denaro fittizia con la banca Credito Cooperativo Fiorentino guidata da Verdini. Un procedimento marginale rispetto agli altri, ma il senatore in un' intervista aReportha ammesso di aver ricevuto 800 mila euro in nero da Arnone per poi giustificarsi: "Ma è una cosa normalissima, si fa così nella vita".

    barani verdini barani verdini

     

    3 - LE GRANDI OPERE E LA NOMINA DI DE SANTIS

    Dopo appena una settimana, il 21 ottobre, Verdini deve presentarsi di nuovo a Roma, questa volta per lo stralcio dell' inchiesta Grandi e venti per la quale è stato rinviato a giudizio con l' accusa di corruzione in merito alle pressioni che avrebbe compiuto per nominare Fabio De Santis, provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche.

     

    4 - LA BANCAROTTA DEL CREDITO COOPERATIVO

    Il giorno dopo, giovedì 22 ottobre, Verdini dovrà tornare in tribunale, a Firenze, per due procedimenti differenti che sono stati accorpati: il Credito cooperativo fiorentino e i fondi all' editoria ricevuti dalla società editoriale Ste, entrambi gestiti da Verdini. Il rinvio a giudizio emesso dal gup Fabio Frangini nel luglio 2014 è per i reati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato.

    VERDINI LOTTI VERDINI LOTTI

     

    E questo è un processo piuttosto complesso per Verdini che ha guidato la banca fino al 2010 ed è poi fallita. Secondo l' accusa, le casse dell' istituto di credito sono state usate per elargire crediti milionari senza "garanzie" a "persone ritenute vicine" a Verdini, tra cui Marcello Dell' Utri, per un importo complessivo "di circa 100 milioni di euro" sulla base di "documentazione carente e in assenza di adeguata istruttoria".

     

    Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Ros di Firenze, nel corso delle indagini i componenti del consiglio di amministrazione della banca "partecipavano all' associazione svolgendo il loro ruolo di consiglieri quali meri esecutori delle determinazioni del Verdini". In sintesi, secondo l' accusa, Verdini decideva a chi dare, e quanto, mentre gli altri si limitavano a ratificare "senza sollevare alcuna obiezione".

    verdini verdini

     

    5 - LA TRUFFA ALLO STATO DA 20 MILIONI DI EURO

    Dal Credito cooperativo passavano anche i fondi per l' editoria che lo Stato ha versato alla Società toscana editrice sempre di Verdini: 20 milioni di euro. E da qui il rinvio a giudizio per truffa ai danni dello Stato per il senatore e per il suo socio, nonché parlamentare responsabile renziano, Massimo Parisi, anche lui passato per Pdl e Forza Italia. Secondo l' accusa, i fondi sono stati percepiti illegalmente. A Parisi e Verdini per questo procedimento nel luglio 2013 sono stati sequestrati beni per 12 milioni di euro. Il processo sarà piuttosto impegnativo per Verdini. Il giudice ha fissato un calendario fittissimo: da novembre sei udienze dal mese.

     

    Poi ci sono le udienze degli altri tre processi già citati e, infine, l' ultimo che si aprirà a Roma il prossimo anno per la compravendita di un immobile in via della Stamperia nella capitale. Verdini è stato rinviato a giudizio per finanziamento illecito insieme a un altro ex Forza Italia e neoresponsabile Riccardo Conti.

    renzi verdini renzi verdini

     

    Quest' ultimo avrebbe creato una plusvalenza di quasi 20 milioni di euro attraverso la compravendita del palazzo alle spalle della fontana di Trevi e poi "girato" un milione a Verdi ni. E con questo finiscono i rinvii a giudizio ricevuti dal padre costituente. Ma un sesto potrebbe arrivare il 26 novembre per il fallimento della Ste. Di nuovo a Firenze.

    VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

    Il problema, però, è ovviamente la "deriva mediatico -giudiziaria".

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