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    È MEGLIO CHE TI SOT-TERRY - DOPPIA GIUSTIZIA PER IL CALCIATORE PIÙ FAMOSO E CONTROVERSO DEL REGNO UNITO - JOHN TERRY, ASSOLTO DALLA GIUSTIZIA ORDINARIA, E’ STATO CONDANNATO DALLA GIUSTIZIA SPORTIVA PER AVER DATO DELLO “STRONZO NERO FOTTUTO” AD ANTON FERDINAND - IL CAPITANO DELL'INGHILTERRA NON È UN TIPINO FINO: NEL 2002 PICCHIÒ IL PORTIERE DI UN NIGHT CLUB E NEL 2010 SI SCOPÒ LA MOGLIE DEL COLLEGA BRIDGE...


     
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    Andrea Malaguti per "La Stampa"

    john terryjohn terry

    Innocente per la giustizia ordinaria. Colpevole per quella sportiva. Chi è davvero il controverso John Terry? Il capitano, il leader e la leggenda descritto dallo striscione della curva del Chelsea o semplicemente un buon giocatore pieno di appetiti ma di scarsi sentimenti, con così pochi scrupoli da portarsi a letto la fidanzata storica dell'ex compagno di squadra Wayne Bridge e per giunta - marchio ancora più infamante - evidentemente razzista?

    NIENTE STRETTA DI MANO TRA JOHN TERRY E WAYNE BRIDGENIENTE STRETTA DI MANO TRA JOHN TERRY E WAYNE BRIDGE

    Ignorando il verdetto emesso dalla Westminster Magistrate Court il luglio scorso, la Football Association ha condannato ieri il giocatore più discusso del Regno Unito a quattro turni di squalifica e a una multa di 220 mila sterline. Apparentemente una montagna di denaro, corrispondente, nel suo caso, a due settimane di stipendio. L'accusa è quella di essersi rivolto al collega Anton Ferdinand, difensore del QPR e fratello di Rio, leggenda dello United, con queste poche e sentite parole: «Stronzo nero fottuto». Va da sé che non si può fare. «Infatti non è andata così». E come è andata dunque?

    L Ex Fidanzata di Wayne Bridge compagno di squadra di John TerryL Ex Fidanzata di Wayne Bridge compagno di squadra di John Terry

    L'ex capitano della Nazionale ha presentato la stessa linea di difesa sia alla Corte di Westminster sia alla Federazione. Ha mostrato il filmato televisivo in cui si vede chiaramente che lui, il 23 ottobre del 2011, guarda l'avversario in tralice e coprendosi mezza bocca con la mano pronuncia esattamente le tre parole incriminate. Poi ha aggiunto. «Se ci fossero le immagini di tre secondi prima si vedrebbe che la frase intera era: "Non ti ho mai detto stronzo nero fottuto"». Non ti ho mai detto. Difesa geniale. O surreale. Che comunque con la giustizia ordinaria ha funzionato. «Non abbiamo prove per condannarlo». Libero e pulito. A quel punto, il più gli pareva fatto. Illuso.

    RIO FERDINAND RIO FERDINAND

    Tre giorni fa, arrivando a Wembley di fronte ai suoi inquisitori, JT aveva in tasca la sua piccola ripicca privata («non giocherò mai più in Nazionale, la Federazione mi ha messo in una situazione insostenibile») e negli occhi la spocchia dei giocatori d'azzardo di successo. Udito il verdetto di ieri sembrava solo un uomo di corporatura robusta con la faccia malandata. «Farò ricorso».

    È la prima volta che va a sbattere così violentemente la faccia. Eppure, nel corso della sua gloriosa carriera (è il capitano del Chelsea più vincente della storia), si è trovato spesso in mezzo a curve pericolose. Nel 2002 fu processato per avere malmenato il portiere di un nightclub. Assolto. Nel 2008 fu multato per avere lasciato la Bentley in un parcheggio disabili. Nel 2010 il caso Bridge. Il primo che si rifiutò di dargli la mano. Capello fu costretto a togliergli la fascia ai Mondiali. Ma poi gliela restituì il marzo successivo.

    Ashley ColeAshley Cole

    Nel luglio scorso, davanti alla corte di Westminster, il suo compagno di squadra Ashley Cole sbottò: «Terry è un amico, non dovremmo proprio essere qui». Rio Ferdinand la prese male. «Ashley è solo un cremino». Nero fuori e bianco dentro. Altre polemiche, ma in fondo nulla che penalizzasse Terry. Ieri, dopo undici mesi di saga, la sbilenca decisione della FA. Un verdetto che fa acqua da tutte le parti. Perché i casi sono due.

    JOHN TERRY E ANTON FERDINANDJOHN TERRY E ANTON FERDINAND

    O Terry non ha offeso Ferdinand - e allora quattro giornate sono uno sproposito - o se lo ha fatto la sanzione è blanda. Perché Luis Suarez, che diede del «negro» («ma nella mia lingua non è un insulto») a Patrice Evra, fu punito con otto giornate? Perché viene dall'Uruguay? Storia scivolosa, che non cancella i tormenti di JT, apparentemente un ricco sbruffone che tanto più sente angusti i confini della vita - invecchia, sbanda, teme il tramonto - quanto più tende a esagerare il peggio di sé.

     

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