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Christian Eriksen sull’erba del Parken Stadion di Copenaghen è il caso più eclatante. Kun Agüero ha appena lasciato il calcio per un’aritmia che non potrà gestire continuando a giocare. Ma ce ne sono tantissimi di casi, più o meno noti, più o meno gravi. El Mundo si chiede cosa sta succedendo al cuore degli atleti, dei calciatori in particolare. C’entra anche il Covid?
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El Mundo richiama anche Adama Traoré, l’attaccante 26enne dello Sheriff Tiraspol che ha dovuto lasciare il campo contro Real Madrid a fine novembre. “Non aveva ricevuto un colpo, ma si una mano al petto e si stente a terra. Dopo alcuni momenti di tensione e paura allo stadio, l’attaccante esce dal campo con le proprie forze. È stato fuori una settimana, ma è tornato a giocare con apparente normalità”.
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E poi Victor Lindelof, del Manchester United, e Piotr Zielinski. “Il 27enne difensore centrale dei red devils si è dovuto ritirare dal campo dopo aver accusato un forte dolore al petto. ‘Per più di 10 minuti la sua frequenza cardiaca è stata più alta del normale. Era scioccato e non sapeva come affrontarlo”, ha spiegato in seguito il manager dello United Ralf Rangnick. “Hanno fatto tutti i test e sembra che sia tutto ok”.
“Nel caso di Zielinski, è durato solo 19 minuti in campo. Si indica petto e collo e chiede aiuto ai medici. Non riesce a respirare normalmente e, anche se i test a cui si è sottoposto non hanno rilevato problemi, è stato monitorato per tutta la settimana, come Lindelof”.
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“Ci sono casi direttamente correlati al Covid – scrive El Mundo – L’argentino Leo Ponzio e il paraguaiano Lucas Barrios hanno sofferto di miocardite la cui origine è stata determinata essere l’infezione da coronavirus che avevano sofferto, non giocavano da diverse settimane”. Eriksen, invece, non ha mai avuto il Covid, aggiungiamo noi.
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“Quello che abbiamo visto con il Covid è che nei mesi successivi i pazienti sono più tachicardici, le loro pulsazioni rimangono 10 battiti più alte per un periodo compreso tra uno e tre mesi. Ci vuole tempo per tornare alla frequenza precedente, ma torna alla normalità”, ha detto al giornale spagnolo il dottor Manuel Marina, cardiologo specializzato in aritmie e cardiologia sportiva e uno dei fondatori di ‘Idoven’, un progetto per rilevare precocemente i problemi cardiaci grazie all’Intelligenza Artificiale. Lavorano, tra gli altri, con Iker Casillas.
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