Attilio Barbieri per “Libero quotidiano”
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Cara auto elettrica, quanto mi costi! Nulla di più azzeccato del vecchio adagio attualizzato all' oggetto di culto del Green new deal in salsa euro-italiana. L' automobile a batteria, appunto. E non parliamo tanto dei costi di acquisto, che sono comunque mediamente doppi rispetto alle vetture a scoppio di potenza e capacità paragonabili. Anche perché è difficile, per ora, valutare la vita media di queste vetture e soprattutto delle batterie con cui sono equipaggiate.
Il tema è un altro: il costo della ricarica, che equivale a quello del carburante in un' auto a motore endotermico. In pratica l' energia elettrica necessaria a farla muovere e il relativo costo. Le modalità di ricarica sono sostanzialmente due: si può collegare la batteria alla presa di corrente domestica oppure a una colonnina pubblica. Nel primo caso un «pieno» costa relativamente poco: da 10 euro (per una utilitaria) in su, in relazione alla capacità degli accumulatori istallati a bordo del veicolo.
RICARICA AUTO ELETTRICA
Con una controindicazione di fondo, però: per ottenere una ricarica completa potrebbero volerci fino a 12 ore, che non sono certo poche, se si considera che il veicolo è praticamente inutilizzabile. E non si può escludere a priori che si possa contare sempre e comunque su un tempo di fermo macchina così lungo.
In alternativa alla ricarica domestica si può fare il «pieno» di elettroni alle colonnine pubbliche che stanno spuntando come funghi in giro per l' Italia, grazie soprattutto agli investimenti effettuati da Enel, attraverso la controllata Enel X.
Con un' avvertenza importante, però, le piazzole adibite ai distributori di elettricità si possono occupare per un periodo massimo stabilito dai comuni che solitamente non va oltre le due ore. Ma se da un lato questa limitazione assicura che gli e-parcking si liberino più volte nell' arco della giornata, impedisce ai possessori di auto elettriche di utilizzarli in alternativa ai parcheggi.
AUTO ELETTRICA
BASTA TARIFFE FLAT Le tariffe per la ricarica sono molto variabili, al punto che l' Autorità per l' energia ha da tempo acceso un faro nel timore di speculazioni capaci di scoraggiare la diffusione dei veicoli a batteria. Il costo praticato alle colonnine Enel X è di 50 centesimi per kilowattora. Così, ad esempio, per ricaricare una Jaguar J-Pace si spendono 45 euro. Cifra che sale a 71,50 euro se la ricarica viene effettuata presso la rete Ionity, frutto di un accordo fra Bmw, Mercedes, Ford, Volkswagen e Hyundai. Fino al 31 gennaio scorso Ionity praticava una tariffa flat di 8 euro a ricarica, indipendentemente dall' energia assorbita. Dal 1° febbraio si paga quel che si assorbe.
Così, ad esempio, un «rifornimento» sulla Hyundai Kona - sempre alle colonnine - costa da 32 a 50,56 euro, sulla Mercedes Eqc da 40 a 63,20 euro e sulla Tesla Model S da 50 a 79 euro. Ma per le vetture che escono dalle fabbriche di Jeff Bezos possono appoggiarsi su una rete di rifornimento dedicata, la Supercharger, accessibile solo ai clienti, con una tariffa base di 0,30 euro per ogni kilowattora erogato, anche se i possessori delle prime Tesla hanno l' accesso gratuito a vita ai Supercharger.
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Ma sul costo per l' alimentazione pesa poi una grande incognita. La durata della batteria. E se è vero che alcune case la garantiscono «a vita», è consigliabile comunque verificare le eventuali franchigie per la sostituzione legata e accidentali sempre possibili. Cambiare l' accumulatore a una vettura elettrica significa spendere dei gran soldi. Il costo della batteria arriva anche al 50% del costo dell' intera vettura.
olanda auto elettrica
Quella che equipaggia la Smart Eq da 17,6 kWh si paga circa 9mila euro, quella di una Nissan Leaf da 40 kWh poco meno di 7mila, mentre quella di una Mercedes Eqc da 80 kWh sfiora i 40mila euro. Infine c' è da valutare la capacità di carica dichiarata dal costruttore in relazione all' autonomia. In una recente prova su strada pubblicata dalla rivista Al volante, ad esempio, l' autonomia media rilevata della Jaguar I-Pace è stata di 322 chilometri. Un po' meno rispetto ai 470 dichiarati dal costruttore. E se si pensa che il costo della ricarica può arrivare anche a 71 euro la differenza può non essere trascurabile. Per le e-car il diavolo si nasconde sicuramente nei dettagli.