Michele Monina per www.ilfattoquotidiano.it
Elio e le Storie Tese
Non fosse che già da tempo i singoli componenti si stanno proficuamente dedicando a propri progetti, teatrali, televisivi o musicali, e che in fondo prendere sul serio le parole di chi ha fatto delle boutade e del demenziale il proprio marchio di fabbrica è esercizio sterile, verrebbe da intristirsi un poco. Elio degli Elio e le Storie Tese, infatti, ha rilasciato a Gente, in edicola da oggi, una dichiarazione che lascia presumere un imminente addio della band.
“Con Elio e le Storie Tese siamo al rettilineo finale della nostra carriera. O meglio, all’ultima curva. Stiamo preparando un disco e un tour celebrativi. Sarà uno degli ultimi lavori insieme, se non proprio l’ultimo”. La band, attiva ormai da ben 36 anni, 26 se si vuole far partire l’attività dalla prima pubblicazione, sarebbe dunque in prossimità del capolinea. Elio continuerà a fare X Factor, si immagina, e a fare teatro (ultima fatica la Famiglia Addams), Rocco a fare le sue trasmissioni strampalate, Faso e gli altri a suonare come ospiti in album vari e a fare live.
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Per ora, però, gli Elii sono in radio con un nuovo singolo, Il primo giorno di scuola, e il 25 settembre pubblicheranno le riedizioni dei loro primi tre album: “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu“, “Italyan Rum Casusu çikti” e “Esco dal mio corpo e ho molta paura“, usciti originariamente tra il 1990, e il 1993. Ogni album esce accompagnato da un dvd con spezzoni inerenti al periodo di realizzazione del disco.
Elio ci fa anche sapere che la band sta lavorando a un nuovo album, quello che appunto potrebbe essere l’ultimo. Dispiace, a pensarci, perché dopo la morte di Freak Antoni, che del rock demenziale era stato il padre e che rispetto agli Elii è sempre stato più hardcore, quella che è stata una bella pagina della nostra musica leggera rischia di scomparire.
ELIO E LE STORIE TESE
Resta il dubbio, o la speranza, a seconda di come la si voglia interpretare, che l’uscita di Elio sia solo un’ennesima battuta, o un modo furbo per promuove singolo e ristampe. Perché va bene fare gli autarchici, prodursi album e distribuirseli da soli, ma certi vecchi trucchi funzionano sempre bene.