1. IL CASO RATAJKOWSKI: SONO UNA VERA FEMMINISTA
Emily Ratajkowski a milano
Maria Teresa Veneziani per il Corriere della Sera
Ci voleva Emily Ratajkowski a dare il calcio d' inizio alla Milano Fashion Week che inizia stamattina (fino al 27) con 70 sfilate e oltre 90 presentazioni in giro per la città. La ragazza, modella, attrice, ma soprattutto star dei social da oltre 11 milioni di follower, è arrivata ieri sera nel negozio di Twinset, in via Manzoni, e subito ha fatto capire il nuovo concetto di star.
Fuori ad attenderla, in coda sul marciapiede, ragazzi e genitori arrivati anche da Venezia, in attesa di scattare una foto e di vedere se è così bella anche dal vivo.
Lei ci tiene a sottolineare che si può essere belle e impegnate. Occhi da cerbiatto, capelli raccolti, nella veste di testimonial della griffe italiana ha scelto di indossare un completo pantaloni bianco con la giacca lunga fino al ginocchio e scarpe basse. «Questo è lo stile che preferisco, mi piace essere sexy con rigore e semplicità», racconta.
È disponibile e gentile ma gira guardata a vista da quattro bodyguard e a giudicare dalla curiosità che suscita se ne capisce la ragione. Soprattutto da quando è diventata attivista. Manda messaggi anche attraverso le magliette indossate sui social: «Revolution has no borders», la rivoluzione non ha confini, l' ultimo.
Pensa che le donne debbano continuare a fare la rivoluzione?
«Certo - risponde pronta - con quello che sta succedendo non solo con l' avvento di Donald Trump, ma anche in Europa. Dobbiamo essere tutti uniti per dire no a muri e divieti».
Emily Ratajkowski a milano
Come è nato l' impegno?
«La politica è sempre stata un argomento presente nelle conversazioni della mia famiglia».
Ammette di essere molto determinata e già a 23 anni diceva di sé «io sono un brand, la gente mi chiama Emrata, il mio nick su Instagram». Oggi fa di più, si diverte a straniare, da un lato mostrando generosamente il corpo per sedurre, dall' altro definendosi fieramente femminista. «Ho sempre lottato per la parità e i diritti, anche da ragazza - sottolinea - concetti che ho imparato dai miei genitori, ma che grazie alla fama ho potuto trasformare in un impegno civile». Impegno non solo per le donne ma per la giustizia, gli immigrati e chiunque sia vittima di pregiudizi.
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Emily Ratajkowski è nata 25 anni fa a Londra, cresciuta tra la California e l' isola di Maiorca, in Spagna.
Il padre è un pittore di origine polacche ed irlandesi mentre la madre è una professoressa e scrittrice. Che cosa le hanno insegnato?
«Mamma a non dare retta a quello che dice la gente e a non vergognarsi di quello che si è». Racconta che a 11-12 con la pubertà il suo corpo cominciò a cambiare. «Venivo percepita come una donna, una cosa che imbarazzava gli altri e mi faceva sentire in colpa».
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Sempre la mamma l' ha aiutata a fare la modella.
«A 14 sono stata ingaggiata da Ford Model». Attrice si è sempre sentita: «Sono figlia unica, ho cominciato a fare spettacolini a 5 anni davanti ai genitori». Ancora la madre le ha dato i rudimenti della seduzione: «Mi raccomandava di mettermi una bella biancheria intima anche sotto a una tenuta sportiva, il segreto per sentirsi sempre bella».
Al suo attivo Emily ha quattro film ma continua a studiare «con un coach». Hollywood è maschilista?
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«Sì, lo dicono le cifre. È gestito da uomini che sono tutti amici, ex compagni di studi, complici. Le donne sono penalizzate non soltanto economicamente ma anche nei ruoli, ancorati ai soliti cliché, bella e sexy». A Milano è arrivata senza il fidanzato, Jeff Magid, musicista originario di Boston, pare molto riservato in pubblico ma disponile a condividere i post con lei mentre cucina il tacchino.
Come si vede tra 10 anni?
«Con un figlio».
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Un sogno?
«Essere diretta in un film da una donna».
2. COSÌ EMILY RATAJKOWSKI HA STREGATO MILANO
Andrea Cominetti per www.lastampa.it
Subito dopo la notizia dell’hackeraggio ai suoi danni (con la conseguente sottrazione di nuove foto ad alto tasso erotico), Emily Ratajkowski sbarca a Milano. E, almeno all’apparenza, sembra non curarsene particolarmente.
EMILY RATAJKOVSKI
Al flagship store di Twinset by Simona Barbieri in via Manzoni, per celebrare il lancio della campagna pubblicitaria dell’estate 2017 di cui è testimonial, la top model statunitense è di ottimo umore e non lesina né autografi né sorrisi. Nonostante di persone, di persone arrivate solo per lei, ce ne siano quasi fin troppe: tutte stipate su un lato della boutique, a formare una coda chilometrica che inizia a prendere corpo già alle sei del pomeriggio per disfarsi soltanto un paio d’ore dopo.
L’arrivo
EMILY RATAJKOWSKI
Scortata da quattro guardie del corpo che non la lasceranno praticamente mai, neppure quando sembrerà il contrario, Ratajkowski – con quel cognome che è quasi uno scioglilingua – arriva al numero trentaquattro di via Manzoni senza farsi attendere troppo. In perfetto orario, l’attrice e modella scende dalla macchina e saluta e manda baci alla folla di fan arrivata per lei da ogni parte del nord Italia (Venezia compresa).
emily nuda di profilo
E ciò che salta subito agli occhi è la sua bellezza candida, quasi fanciullesca. Una bellezza, insomma, che di base si scontra con il ruolo di icona sexy, che un po’ le hanno affibbiato e un po’ si è pure ritagliata da sola. Dagli ammiccamenti senza veli nel videoclip di Blurred Lines agli scatti in lingerie su Instagram (dove, non per niente, la seguono in più di undici milioni).
emily in vasca da bagno
Il look
Dopo la bellezza, la seconda cosa che colpisce è il look. Piuttosto classico e piuttosto castigato per una ragazza comunque di 25 anni. Per il suo primo evento milanese, infatti, Ratajkowski opta per un completo total white da signora, con giacca lunga e pantaloni larghi, a cui abbina una piccola borsa a stampa rettile e un paio di sandali trasparenti con tacco alto. A cercare di darle un’aria più sbarazzina non ci sono neppure i capelli, che – lunghi e bellissimi – la modella stavolta sceglie di raccogliere in uno chignon largo e spettinato.
emily in rosso
La campagna
L’attrice, dicevamo, è il volto della campagna di Twinset by Simona Barbieri per la primavera/estate 2017, insieme alla top model Sasha Pivovarova. Le due sono le protagoniste di un’avventura tutta al femminile, raccontata attraverso le fotografie di Giampaolo Sgura. Un road trip tra due amiche, due donne complementari con in comune uno spirito libero e romantico. Che corrisponde poi all’anima del marchio.
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