“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
keir starmer elon musk - financial times
(ANSA) - LONDRA, 13 GEN - Ennesimo attacco di Elon Musk al premier britannico Keir Starmer, accusato attraverso i social media di aver "inviato attivisti" del Labour britannico oltre oceano, durante la campagna presidenziale americana dell'anno scorso, per cercare di "minare le elezioni negli Usa" a favore della candidatura democratica di Kamala Harris e contro quella repubblicana di Donald Trump.
L'accusa, non nuova, è stata mossa dall'uomo più ricco del mondo, e figura di rilievo dell'amministrazione entrante di Trump, a commento di un post in cui un altro businessman sottolineava il "mancato invito" di Starmer all'imminente inaugurazione della seconda presidenza Trump, cerimonia per la quale risultano finora essere stati invitati almeno "12 leader stranieri". Ed evocava ombre future sulla storica 'relazione speciale' fra Washington e l'alleato britannico.
donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 2
La polemica s'intreccia con quella scatenata dal miliardario sudafricano naturalizzato statunitense negli ultimi tempi contro Starmer per le sue presunte "complicità" nell'iniziale inazione investigativa sugli abusi e le violenze sessuali perpetrati in passato da gang di pedofili appartenenti a comunità d'origine pachistana nel Regno quando, dal 2008 al 2013, ricopriva il ruolo di procuratore capo del Crown Prosecution Service: inazione imputata a ragioni ideologiche o d'interesse politico in territori considerati storicamente roccaforti elettorali laburiste.
Venerdì scorso, intanto, il Financial Times ha ipotizzato che Musk voglia animare un piano di destabilizzazione in piena regola contro il governo Starmer, sperando di poterlo far cadere prima della scadenza elettorale naturale del 2029; mentre domenica i tabloid, Mail in testa, hanno citato voci secondo cui egli avrebbe in mente di assoldare come consulente Dominic Cummings, già guru della Brexit e sulfureo ex consigliere di Boris Johnson, con l'intenzione non solo di colpire Starmer, ma di contribuire a modificare gli assetti tradizionali del sistema politico britannico pure a destra: favorendo l'ascesa di Reform UK, partito populista filo-Trump guidato dall'ex tribuno brexiteer Nigel Farage, a spese dei Tories.
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