ENCICLICA FRATELLI TUTTI SUL SITO INFOVATICANA
1 – SCHIAFFO AL PAPA SULLA TOMBA DI SAN FRANCESCO LA SUA ENCICLICA SVELATA DA UN SITO «CONTESTATORE»
Serena Sartini per “il Giornale”
Lontano dagli scandali e dai veleni vaticani. Il Papa esce dalle mura leonine, in questi giorni travolte dall'operazione di dossieraggio su Angelo Becciu, e sceglie di firmare la sua terza Enciclica, Fratelli tutti, ad Assisi, sulla tomba di San Francesco. Una prima assoluta, una giornata storica, non solo perché l'Enciclica viene «bollata» fuori dal Vaticano, ma anche perché è la prima volta che un Papa celebra messa sulla tomba di San Francesco.
bergoglio firma l' enciclica fratelli tutti davanti alla tomba di san francesco
L'Enciclica Fratelli tutti è ispirata al santo di Assisi di cui Bergoglio ha voluto prendere il nome. Il pontefice ne ha autografate sei copie: tre regalate ai frati della Basilica, e tre per la Segreteria di Stato. È stata diffusa ufficialmente questa mattina, dopo l'Angelus, ma ieri intorno alle 15, poco prima che il Papa ancora la firmasse, è stata diffusa dal sito tradizionalista Infovaticana - spesso critico nei confronti di Francesco che ha violato l'embargo pubblicando integralmente il documento.
ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO
Uno sgarbo al Pontefice? In serata è lo stesso Bergoglio a lanciare un messaggio, su Twitter: «Consegno questa Enciclica sociale come un umile apporto alla riflessione affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole».
Ad Assisi il Papa il volto molto sofferente, forse anche per tutto ciò che sta vivendo in questi giorni il Vaticano - celebra una messa semplicissima nella cripta, davanti a una quindicina di persone. Niente omelia, niente discorsi. Poche parole, importantissime, pronunciate prima della firma dell'Enciclica.
bergoglio ad assisi
E un ringraziamento, non casuale, alla Segreteria di Stato, proprio quella presieduta, fino al 2018, da Angelo Becciu, il cardinale licenziato da Francesco al centro dello scandalo finanziario su soldi dell'Obolo di San Pietro investiti in palazzi a Londra. C'è un altro messaggio che, tra le righe, il Papa sembra voler lanciare al mondo intero. Diverse donne cattoliche - da ultimo il Catholic women's Council - hanno criticato la scelta di intitolare la nuova enciclica senza includere, cioè, anche le «sorelle».
Chissà se proprio per rispondere a queste critiche, e per dimostrare la sua attenzione anche al mondo femminile, che il Papa ieri ha fatto due visite fuori programma: la prima dalle clarisse del Monastero di Spello; la seconda dalle monache della basilica di Santa Chiara ad Assisi.
bergoglio firma l' enciclica fratelli tutti davanti alla tomba di san francesco 1
«Una giornata storica, una giornata di festa», ha commentato padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento, riferendo che il Papa prima di fare rientro in Vaticano ha bevuto un «mate», la tipica bevanda sudamerica, offerta dall'economo dei francescani, Jorge, anche lui argentino.
2 – LO SGARBO AL PAPA SULL'ENCICLICA "FRATELLI TUTTI"
Maria Antonietta Calabrò per www.huffingtonpost.it
Il 1 ottobre 2020 la nuova enciclica di Francesco è stata inviata dal Laterano - dov’è la cattedra del Vescovo di Roma e in quanto tale Papa - a tutti i vescovi, cardinali e Beatitudini delle Chiese Orientali. Si tratta della terza Enciclica che il Papa ha firmato alle 15.55 ad Assisi, dopo la Messa celebrata davanti a pochissimi presenti sulla tomba di San Francesco, il Santo poverello, il cui nome il cardinale Bergoglio ha scelto come successore di Pietro.
papa bergoglio
Erano oltre due secoli che un’Enciclica non veniva firmata e inviata dal Papa fuori del Vaticano. Un Vaticano tribolato in queste settimane dagli scandali che coinvolgono la Segreteria di Stato. Non a caso, al momento della firma, Francesco ha voluto accanto a sè un monsignore della prima sezione della Terza Loggia, che ha elogiato per il duro lavoro delle traduzioni in tantissime lingue, sottolineando così il lavoro del dicastero più importante della Curia flagellato dalla tempesta.
Il nuovo documento è ispirato al Santo poverello. Inizia con le parole “Fratelli tutti”, due parole che danno il nome all’Enciclica, tratte dall’esortazione contenuta nelle Ammonizioni di San Francesco d’Assisi, “Fratres omnes”.
papa bergoglio
Probabilmente si tratta anche della prima Enciclica inviata ai pastori della Chiesa universale via e-mail, un mezzo di comunicazione che il Papa gradisce molto, a quanto si legge dal contenuto del biglietto con la quale l’ha voluta accompagnare. Un canale di comunicazione diretta - ha scritto di suo pugno Francesco, con la sua scrittura piccolissima, nel biglietto che accompagna il pdf dell’Enciclica.
In tutto 123 pagine, che “rinforza la nostra comunione come vescovi nell’esercizio del magistero”. Ma questo mezzo elettronico è stato usato dal sito tradizionalista cattolico Infovaticana - che ha ospitato spesso posizioni critiche contro Francesco - per anticipare la diffusione del testo nell’originale spagnolo, violando l’embargo fissato per domenica alle 12 e bypassando così anche la Sala Stampa vaticana e il lavoro dei giornalisti accreditati.
carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone
Un testo composto da 8 capitoli in cui quelli centrali sono il quinto e il sesto (“Dialogo e amicizia sociale”), oltre all’analisi forte sulle “ombre di un mondo chiuso” (capitolo primo) allo straniero, al migrante, al bisognoso.In particolare il quinto capitolo è dedicato alla politica “migliore”.
La politica migliore.
La politica migliore non è - secondo Papa Francesco - quella che fa leva sull’individualismo e che cela gli interessi dei ricchi. L’analisi più innovativa è quella che riguarda il populismo, che con le espressioni populismo e populista “ha invaso i mezzi di comunicazione e il linguaggio generale”, e la divisione binaria tra “populista” e “non populista”. La pretesa di leggere la realtà sociale con il populismo, scrive Francesco, “ignora la legittimità della nozione di popolo” e con questo potrebbe portare “a eliminare la stessa parola ‘democrazia’”, cioè del governo del popolo.
Pompeo Bergoglio
Invece è necessario che la politica faccia riferimento a qualcosa che non sia solo la somma degli individui e per questo il sostantivo “ popolo” e l’aggettivo “popolare” sono necessari a una politica che non nasconda “il disprezzo dei deboli” sotto mentite spoglie populiste “che lo utilizzano demagogicamente per i propri fini, o in forme liberali al servizio degli interessi economici dei potenti”. “ I gruppi populisti - continua Francesco - sfigurano la parola ‘popolo’, perché in realtà non parlano del vero popolo”.
Il grande tema del lavoro.
Giovanni Angelo Becciu
Il vero approccio popolare al tema del lavoro - perché promuove il bene del popolo - deve “assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità , le sue iniziative, le sue forze”. Per questo - aggiunge richiamando quanto già scritto nella Laudato sii “aiutare i poveri con denaro deve essere sempre una soluzione provvisoria, per risolvere le urgenze. Il grande obiettivo dovrebbe essere permettere loro una vita degna attraverso il lavoro”.
Francesco passa poi ad esaminare valori e limiti delle visioni liberali che parlano di rispetto delle libertà, ma per le quali la categoria di popolo è “una mitizzazione di una realtà che in effetti non esiste”. Quello che invece è necessario è un “cambiamento della mentalità e degli stili di vita” mentre “la propaganda politica, i mezzi d’informazione e i costruttori dell’opinione pubblica persistono nel fomentare una cultura individualista ed ingenua davanti a interessi economici sfrenati”.
angelo becciu papa francesco
“Il mercato” da solo, scrive, “non risolve tutto”. E qui Francesco cita con abbondanza l’enciclica sociale del suo predecessore Benedetto XVI , la Caritas in veritate. Parla della crisi finanziaria del 2007-2008 che poteva essere l’occasione di una nuova economia più attenta ai principi etici. Ma adesso la crisi del Covid-19, ci ha fatto vedere drammaticamente che siamo tutti sulla stessa barca, che siamo “fratelli tutti”.
La politica di cui si sente il bisogno - secondo Francesco - è quella che nasce dalla carità, “sociale e politica”, con una visione ampia, capace di riformare le istituzioni nazionali ed internazionali. Un amore sociale e politico, risolto alle persone umane ai popoli, ma con un amore “preferenziale per i poveri”. In questo Francesco vede una convergenza con i concetti di fratellanza e amicizia sociale sottoscritti insieme al Grande Imam di Al Azhar Al- Tayyeb. Solo così - scrive - “la politica è più nobile della sola apparenza e del marketing”.
Fuga di notizie.
A quanto sembra, dall’identità del vescovo destinatario, la fuga di notizie dovrebbe essere avvenuta dal Cile (uno dei paesi in cui l’opposizione a Francesco è stata negli ultimi anni più forte e dove l’episcopato è stato decimato per le coperture date ai preti pedofili). Questo fatto (grave) non sposta di una virgola l’importanza del documento ispirato dal “Santo dell’amore fraterno, della semplicità e dell’allegria”.
angelo becciu papa francesco 2
E le donne?
Alcune polemiche nei giorni scorsi c’erano state perché l’Enciclica si intitola “Fratelli tutti”. Alcuni media anglosassoni hanno visto in questo plurale maschile un’esclusione delle donne, ma “Fratres omnes “nel latino usato da San Francesco (che peraltro si rivolgeva a dei frati) indica i fratelli sia al maschile che al femminile.
Le religioni al servizio della fratellanza umana.
L’Enciclica si chiude con due preghiere, una al Dio creatore una cristiana ecumenica. E alla fine il Papa cita personalità non cattoliche tra le quali anche il Mahatma Gandhi. Ed è un inno alla fraternità umana, alla giustizia e alla misericordia.