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    “ERA GINA LOLLOBRIGIDA A TENERE I RAPPORTI CON LA CASA D’ASTE. IO NON HO DECISO NULLA” – ANDREA PIAZZOLLA, L’EX FACTOTUM DELL’ATTRICE CONDANNATO A 3 ANNI PER CIRCONVENZIONE D’INCAPACE, SI DIFENDE IN AULA DALLE ACCUSE DI AVER SFRUTTATO LO STATO DI VULNERABILITÀ DELLA "LOLLO", INSIEME AL RISTORATORE SALVI, CHE SI SAREBBE IMPROVVISATO INTERMEDIARIO CON LA CASA D'ASTE COLASANTI PER LA VENDITA DI 350 OPERE D'ARTE – “PER ME LEI ERA COME UNA MADRE E, SE HA VISSUTO BENE FINO ALLA FINE, UNA PICCOLA PARTE È STATA MERITO ANCHE DELLE…”


     
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    Silvia Pollice per “il Messaggero” - Estratti

     

    andrea piazzolla parla di gina lollobrigida a domenica in andrea piazzolla parla di gina lollobrigida a domenica in

    «Gina Lollobrigida ci teneva moltissimo a fare questa asta ed era lei che aveva i rapporti con la casa d'asta. Io non ho deciso nulla. Per me lei era come una madre e, se ha vissuto bene fino alla fine, una piccola parte è stata merito anche delle attenzioni che ha ricevuto da me».

     

    Sono le parole che Andrea Piazzolla, ex assistente e factotum dell'attrice scomparsa il 16 gennaio 2023, ha pronunciato ieri davanti al giudice. Dopo la condanna a tre anni di reclusione dello scorso 13 novembre per circonvenzione di incapace (in quanto aveva sottratto beni dal patrimonio della Lollo tra il 2013 e il 2018), Piazzolla è tornato nelle aule del tribunale penale.

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    È accusato insieme al ristoratore Antonio Salvi di aver sfruttato lo stato di vulnerabilità della Lollobrigida. Secondo la Procura, Salvi si sarebbe improvvisato intermediario con la casa d'aste Colasanti per la vendita di 350 opere d'arte di proprietà della protagonista del film "Pane, amore e fantasia".

     

    Stando alle dichiarazioni in aula di Piazzolla, l'attrice avrebbe chiesto a Raffaella Colasanti di conservare alcuni beni nel magazzino della casa d'aste per non farli trovare all'amministratore di sostegno, nominato nel 2021 dal Tribunale per volere di suo figlio Andrea Milko Skofic, dopo che la madre aveva iniziato a manifestare segni di incapacità di intendere e di volere.

     

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    Infatti, quando la Lollobrigida aveva appreso dell'imminente inventario operato dall'amministratore, avrebbe deciso di vendere all'asta alcuni oggetti. Tuttavia Piazzolla, in qualità di erede al pari di Skofic, in passato aveva già venduto tre appartamenti in piazza di Spagna e alcuni gioielli dell'attrice. L'unico bene che rimane è la villa sull'Appia Antica, 900 metri quadrati con parco e piscina.

     

    «Quando Gina ha saputo che l'amministratore giudiziario voleva fare un inventario è andata su tutte le furie. Io non ho fatto nulla. È stata Gina a decidere di iniziare a vendere degli oggetti.

     

    Non l'ho neppure mai consigliata perché non ho le competenze: quello dell'arte è un mondo che non mi appartiene».

    gina lollobrigida e andre piazzolla a live non e' la d'urso 2 gina lollobrigida e andre piazzolla a live non e' la d'urso 2 Andrea Piazzolla al funerale di gina lollobrigida Andrea Piazzolla al funerale di gina lollobrigida

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