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    ERA ORA: LA FEDERVOLLEY ESONERA IL CT MAZZANTI: DOPO 7 ANNI NON È PIÙ IL CT DELLE AZZURRE DELLA PALLAVOLO – I VELENI E I FLOP CHE HANNO PORTATO ALL’ADDIO: PRIMA UNA NATIONS LEAGUE GIOCATA SENZA LE TOP PLAYER, POI L'ESCLUSIONE DELLE VETERANE, PASSANDO PER LA MEDAGLIA DI LEGNO AGLI EUROPEI CON EGONU IN PANCHINA - NON C’È ANCORA IL SUCCESSORE, RESTA IN PIEDI L’IPOTESI VELASCO


     
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    Angela di Marino per lastampa.it

     

     

    mazzanti egonu mazzanti egonu

    Ultima fermata. Al capolinea l'avventura di Davide Mazzanti sulla panchina dell'Italvolley al femminile. Il tecnico marchigiano è stato sollevato dall'incarico di commissario tecnico che ricopriva da 7 anni.

     

    «La Federazione Italiana Pallavolo e il ct Davide Mazzanti comunicano di aver interrotto consensualmente il rapporto che li legava»: con questa frase inizia la nota con cui la Fipav annuncia l’addio.

     

    La decisione, peraltro già anticipata da tempo dagli stessi vertici federali, arriva al termine di una stagione avara di soddisfazioni e ricca di veleni per il gruppo delle azzurre. Prima una Nations League giocata senza le top player, poi l'esclusione delle veterane, passando per la medaglia di legno agli Europei con Egonu in panchina fino alla mancata qualificazione diretta ai Giochi nella disastrosa settimana di Lodz.

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    In mezzo tante polemiche, molte delle quali alimentate da equivoci mai risolti e incompatibilità che si trascinano da anni. E se è vero che le delusioni più grandi quest'anno sono arrivate dal campo, è anche chiaro che Mazzanti paga in prima persona per qualche errore non suo. «In un clima di commozione generale tutti i membri del Consiglio Federale hanno ascoltato ieri con grande attenzione e partecipazione l'intervento appassionato di Mazzanti, che ha ripercorso i sette anni del suo mandato e in particolare l'ultima stagione.

     

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    Da oggi quindi la panchina azzurra è ufficialmente vuota. C’è da ingaggiare un nuovo commissario tecnico che dovrà subito affrontare la questione del calendario, mettendosi attorno a un tavolo con Federazione e Lega nel tentativo di trovare la strada migliore per avere le atlete convocabili in tempo utile per la preparazione alla Nations League 2024, l’appuntamento cruciale per qualificarsi alle Olimpiadi attraverso il ranking internazionale.

     

    Per la successione restano aperte più ipotesi, compresa quella che riporterebbe Velasco sulla panchina dell’Italia femminile. Non è l’unico però in una lista che è composta al momento da non più di quattro nomi in tutto.

     

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