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    EREDITÀ, MA COME SI FA? - AVETE PIU’ FIGLI MA VOLETE DONARE LA CASA DI PROPRIETÀ A UNO SOLO DI LORO? ECCO LE STRADE DA PERCORRERE E LE POSSIBILE DIFFICOLTÀ...


     
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    Da www.corriere.it

     

    Io e mia moglie abbiamo tre figli. Vorremmo trasferire la nostra casa di proprietà alla figlia, che dovrà liquidare gli altri fratelli. Cosa conviene fare? Donazione con rinuncia della legittima da parte dei fratelli, vendita e poi successione al momento dovuto?

    Lettera firmata - via email

     

    Risposta

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    La rinuncia preventiva dei fratelli è esclusa, perché questa procedura non è consentita dalla legge. La forma più semplice consiste nella stipula di una normale vendita alla figlia, con pagamento del prezzo ai genitori. La somma di denaro potrà essere successivamente donata dai genitori ai tre figli con formale atto notarile, oppure cadere in successione. Se invece la figlia non è in grado di pagare il prezzo al momento dell’acquisto, si potrebbe donare l’immobile a tutti tre i figli e poi i due fratelli venderebbero alla sorella la loro quota, eventualmente con pagamento dilazionato e idonea garanzia per la dilazione.

     

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    Si tratta di situazioni molto diffuse, ma per le quali non esiste un’unica soluzione: occorre approfondire di volta in volta le esigenze delle parti e regolarsi di conseguenza, tenendo conto della consistenza del patrimonio e anche dei rapporti tra i componenti del nucleo familiare che possono essere pacifici, oppure conflittuali.

     

    In particolare si deve accertare se la figlia può pagare subito o meno il corrispettivo della vendita e chiarire se si vuole che i figli siano trattati in modo paritario oppure se risulta sufficiente il rispetto della legittima, con possibile attribuzione non uguale della quota disponibile della futura eredità di ciascun genitore.

     

    Ricordiamo che in caso di successione con coniuge e figli, ai figli va riservata almeno metà del patrimonio e che le quote di legittima vanno calcolate tenendo conto anche delle eventuali donazioni fatte in vita.

    Con la consulenza del Consiglio nazionale del Notariato

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