Giacomo Amadori per “La Verità”
CIRO GRILLO
C'è un terzo video del presunto stupro di Arzachena. Dai verbali di interrogatorio di Francesco Corsiglia e Edoardo Capitta (indagati con Ciro Grillo e Vittorio Lauria per violenza carnale di gruppo) emerge chiaramente che agli atti non è stato acquisito solo il filmato di circa 20 secondi che ritrae tre dei giovani sotto inchiesta mentre fanno sesso con la italo-norvegese S.J.. Domenica scorsa La Verità aveva già rivelato che al conto occorreva aggiungere la clip citata nell'avviso di chiusura delle indagini in cui «Grillo e Lauria si facevano riprendere da Capitta mentre si scoprivano i genitali e Grillo, tenendoli in mano, si posizionava» vicino a R. M. dormiente.
FRANCESCO CORSIGLIA
Ma adesso spunta un terzo filmato. Ne ha parlato Corsiglia il 5 settembre 2019 davanti ai magistrati di Tempio Pausania che investigano sul caso: «I miei amici [] mi hanno mostrato un video che Edoardo aveva nel suo telefono. Nel video si vedeva la ragazza carponi sul letto, Vittorio che la prendeva da dietro e davanti faceva del sesso orale a Ciro e con una mano masturbava Edoardo che riprendeva con il suo telefono. Più avanti mi hanno mostrato un altro video dove la ragazza era sdraiata sul letto, masturbava Edoardo e faceva sesso orale a Ciro».
Dunque dell'orgia ci sarebbero due diverse inquadrature. Brevi sequenze che i ragazzi hanno maneggiato come un trofeo: «Abbiamo deciso di fare una copia del video restringendo il campo in modo che non si vedesse Vittorio perché lui era fidanzato, in tal modo avremmo potuto farlo vedere agli amici». Poi l'indagato conferma che in effetti «è stato mostrato». Capitta aggiunge altri particolari: «Quando giravamo i video e in particolare quando S. e Ciro consumavano un rapporto sessuale lei non si è accorta che la stavano filmando e comunque abbiamo fatto a sua insaputa sia i video che le foto. Preciso tuttavia che lei non è mai inquadrata in volto. Sia le foto sia i video non sono mai stati inoltrati a nessuno -forse solo una foto in cui comunque lei non appare in volto- [], ma li ho mostrati al mio gruppo di amici direttamente dal mio telefono. In particolare un unico video, perché nell'altro si vede Vittorio, il quale è fidanzato con una ragazza del gruppo e per ragioni di convenienza non l'ho fatto vedere». Anche sull'utilizzo di droga le testimonianze sembrano concordare.
CIRO GRILLO
Corsiglia: «A casa io, Edoardo e Ciro abbiamo fumato una canna, mentre le ragazze mi sembra che non abbiano fumato». Capitta coinvolge nel droga-party anche Lauria (che, però, nega di essersi sballato): «Dopo, tornati dalla discoteca, abbiamo fumato due spinelli io, Vittorio, Francesco e Ciro». Sulle ragazze non sa dire se abbiano approfittato dell'«erba». Quanto all'alcol fa, invece, un rapporto dettagliato: «Durante tutta la serata ho bevuto 3-4 bicchieri di vodka lemon prima di andare al Billionaire. In discoteca abbiamo ordinato una bottiglia di champagne e una di vodka che sono costate 600 euro, da consumare in 12 persone. Preciso che non ho bevuto lo champagne, ma solo 1 o 2 bicchieri di vodka. A casa ho bevuto un paio di bicchieri di birra e un paio di sorsi dalla bottiglia di vodka lemon».
EDOARDO CAPITTA
E S.? «Aveva bevuto quanto avevamo bevuto noi ed era alticcia, ma non barcollava e non biascicava. Ritengo che non fosse ubriaca». Corsiglia, puntando a conquistare S., si sarebbe trattenuto maggiormente: «Tornati a casa dopo la serata al Billionaire non abbiamo bevuto alcolici. Avevo già altre intenzioni con la ragazza e non pensavo al bere». Il flirt con S. era iniziato sul taxi: «Già nel tragitto ho fatto delle avance visive (sguardi e sorrisi) a S. perché era una bella ragazza e lei mi appoggiava un piede tra le gambe». Rientrati a casa (un appartamento adiacente a quello della famiglia Grillo) il corteggiamento è proseguito: «Ci siamo seduti nel patio e abbiamo iniziato a mangiare, quindi ho invitato S. a sedersi in braccio a me per mangiare».
LE TESTIMONIANZE SUL CASO CIRO GRILLO
Questa scena è citata da diversi testimoni, anche da R.M.. Eppure S. ha raccontato che in quel momento aveva già dovuto respingere con decisione un tentativo di Corsiglia di avere un rapporto sessuale con lei. Ma al tavolo, davanti agli amici, Francesco avrebbe ripreso il corteggiamento senza problemi: «In quel momento ho iniziato a toccarle la gamba e di lì ha poco le ho chiesto di andare in camera per avere un po' di intimità». I due avrebbero iniziato a baciarsi e spogliarsi a vicenda. Corsiglia racconta, però, di un rapporto «interrotto continuamente» dagli amici «che sbirciavano dalla tenda della camera».
Per questo avrebbe indossato le mutande e sarebbe andato a chiedere agli altri tre indagati di «smetterla». Poi avrebbe proposto a S. di spostarsi per «continuare il rapporto in bagno per una maggiore privacy». Ma anche sotto la doccia le cose non sarebbero andate meglio «a causa delle continue interruzioni». L'indagato, figlio di un cardiologo, ha ammesso che durante il rapporto con S. non si erano detti «nulla di particolare», se non «qualcosa in ambito sessuale» che il ragazzo aveva esclamato «senza l'intento di offenderla».
VITTORIO LAURIA
Al termine Francesco, Vittorio, Edoardo e S. sarebbero andati a comprare delle sigarette. E Corsiglia, per qualche minuto, sarebbe rimasto in auto con la presunta vittima: «Avevo avuto l'impressione che la ragazza non fosse rimasta soddisfatta dalla mia prestazione sessuale [] perché il rapporto sotto la doccia era durato solo tre minuti e io non avevo avuto un'erezione completa», per questo «appena sono rimasto solo con lei, essendo un po' in imbarazzo, le ho chiesto se volesse ascoltare una sua canzone preferita».
Tornati dal bar tabacchi Corsiglia sarebbe andato a dormire. Dopo sei ore di sonno, avrebbe ricevuto l'annuncio inaspettato: «Quando mi sono svegliato Ciro mi riferiva testualmente: "Ce la siamo trombata tutti e tre"». Subito dopo gli amici gli avrebbero raccontato l'accaduto: «Mi dicevano che mi avevano un po' preso in giro scherzosamente (insieme con S., ndr) a causa della mia prestazione sessuale. La ragazza a quel punto li invitava ad andare in camera con lei, cosa che li lasciava increduli, anche perché due di loro, Edoardo e Vittorio, erano ancora vergini».
CIRO GRILLO
In realtà Lauria agli inquirenti ha confessato che per lui quella era la seconda volta. Il resoconto di Capitta è quello di un diciannovenne piuttosto impacciato: «Quando R. chiese di andare a dormire, le chiesi se volesse dormire con me, ma lei rifiutò». Dopo questo primo due di picche, Edoardo si sarebbe attardato a parlare con S.: «In un momento in cui Ciro non era presente ci disse che non era attratta da lui, che non le piaceva», nonostante avesse scambiato un bacio in discoteca con il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle.
Capitta non sa dire da chi sia partita l'iniziativa e come lui, Ciro e Vittorio si siano trovati in stanza con S.. In ogni caso ha ricordi nitidi dell'amplesso: «Una volta recatici in camera mi sono baciato con S. e lei disse: "Non ho mai avuto un rapporto a quattro"». A quel punto è iniziato il sesso di gruppo. «Io, per pudore, mi preoccupavo del fatto che ci fossero la finestra e le tende aperte e che qualcuno del vicinato ci potesse vedere e in particolare la mamma di Ciro (Parvin Tadjik, ndr), che alloggiava nell'appartamento adiacente». Con i magistrati Edoardo ricostruisce le peripezie erotiche del quartetto, indugiando su posizioni e ruoli.
CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO
Quindi puntualizza: «S., nel mentre ci faceva delle richieste del tipo [] e aveva un comportamento attivo e prendeva iniziativa». Un atteggiamento propositivo che avrebbe trovato impreparato il giovanotto: «Preciso che prima di allora non ho mai avuto rapporti sessuali di alcun tipo ed era la prima volta che una ragazza mi praticava del sesso orale []. Finito il rapporto siamo andati in camera io e lei da soli». Ma il coito sarebbe durato ben poco: «Dopo pochi minuti io decidevo di non proseguire perché non mi piaceva la situazione e quindi le dicevo che volevo smettere e che volevo andare a dormire. Lei rimaneva sul mio letto e non mi diceva nulla []. Ho saputo in seguito che Ciro e S. hanno avuto un ulteriore rapporto sessuale».
ciro grillo 9
Capitta rivela anche che la ragazza era in contatto con loro su Instagram: «Ci segue come follower e il giorno dopo i fatti per cui sono qui lei ha messo un "like" a un video da me postato e che ritrae me e Corsiglia che scherziamo con delle stampelle. Preciso che ieri ho constatato che il "like" è stato rimosso». Sempre il 18 luglio 2019 gli indagati avrebbero incrociato S. per strada: «Noi eravamo in macchina con la madre di Ciro e non ci siamo fermati per ragioni di opportunità». Edoardo fa mettere a verbale la propria l'incredulità per il fatto di trovarsi in Procura: «Non so perché sono stato denunciato []. Non so darmene alcuna spiegazione []. Quando l'ho saputo ero in gommone con dei miei amici []. Ho pensato, all'inizio, che fossi stato convocato perché la sera prima avevamo festeggiato il compleanno di un mio amico e avevamo fatto un po' di confusione».
FRANCESCO CORSIGLIA
È sorpreso anche Corsiglia: «Mi rendo conto della gravità delle accuse che mi vengono mosse, ma non riesco a spiegarmi il motivo che possa averla spinta a tanto. L'unica cosa che mi viene da pensare è che non abbia gradito il fatto che non era stata riaccompagnata a Porto Pollo». Infatti il ragazzo rammenta che ad Arzachena, dove S. e R. erano state portate a prendere un taxi, l'addio non era stato dei migliori: «Mi salutava con un ciao che lasciava intendere la sua irritazione». L'indagato ribadisce la sua innocenza: «Durante la serata la ragazza non era ubriaca [] avevamo bevuto giusto un paio di bicchieri a testa. Eravamo tutti coscienti di quello che facevamo. Visto l'atteggiamento ho pensato che la ragazza fosse disinvolta, ma non riesco a capire il motivo delle accuse». Infine Francesco riferisce di aver rincontrato in un bar di Porto Cervo il giovane che gli aveva presentato S.: «Gli ho detto che con la sua amica avevo fatto centro». Ma forse si sbagliava.
2. Spunta quella frase di Ciro Grillo: "Ce la siamo t... in tre"
Luca Sablone per "www.ilgiornale.it"
ciro grillo intercettato da non e' l'arena
"Mi ha chiamato un maresciallo, pensavo fosse per il baccano fatto la sera prima. Sono rimasto estremamente sorpreso delle contestazioni. Non so darmene una spiegazione". È questa la premessa che fa Edoardo Capitta, il primo a essere sentito il 5 settembre 2019 dalla procura di Tempio Pausania. Per lui, così come per gli altri tre amici genovesi, è un fulmine a ciel sereno. Un fatto inaspettato, che coglie i ragazzi di sorpresa. Sulla notte passata in compagnia di Ciro Grillo in una villetta a Cala di Volpe occorre ancora fare chiarezza: da una parte Silvia (nome di fantasia) denuncia lo stupro di gruppo; dall'altra i componenti della comitiva ritengono si sia trattato di sesso assolutamente consenziente.
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO
Capitta avrebbe consegnato ai pm un dossier di post e stories sui social network in cui la giovane studentessa, dopo le ore in cui racconta di essere stata costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà, non sembra dare segnali di rabbia per quanto avvenuto nei giorni precedenti: "La mattina dopo, il 17 luglio, le avevamo detto di seguirci sul nostro gruppo Instagram, che tuttora segue come follower. Lei ha messo anche un like a un video da me postato mentre scherzo con Francesco Corsiglia. Ieri ho constatato che il like è stato rimosso".
Quella frase di Ciro Grillo
ciro grillo
Lo stesso giorno viene sentito Francesco Corsiglia. Sarebbe stato proprio lui ad avere il primo rapporto sessuale con Silvia (secondo lui consapevole), interrotto "dagli altri che ci disturbavano" perché Ciro Grillo "era indispettito" visto che l'amico si era appartato con la ragazza. Proprio per questa motivazione il figlio del garante del Movimento 5 Stelle si sarebbe infuriato, tanto da svegliare Roberta (nome di fantasia) mentre dormiva: "Io me la sono portata a casa perché me la volevo scop***, invece se la sta scopa*** lui". Corsiglia aggiunge poi, riporta Il Fatto Quotidiano, di essere stato svegliato da Ciro alle 7.15: "Mi hanno fatto cambiare stanza. Quando mi sono svegliato lui mi ha detto testualmente: 'Ce la siamo trombata tutti e tre'".
il figlio di grillo
Ma in tutto questo Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo, ha rivelato di non aver "sentito o visto nulla di anomalo". Quella mattina, racconta, si è svegliata presto ma si è alzata solamente all ore 9 per fare colazione nel patio adiacente la casa. La donna ha riferito un certo clima di tranquillità tra i quattro amici genovesi dopo la notte trascorsa insieme: "Erano tutti tranquilli e non mi è stata fatta alcuna confidenza specifica sulla serata. Se non che avevano conosciuto due ragazze che si erano fermate da loro perché non se la sentivano di rientrare a Porto Pollo e che avevano fatto una spaghettata insieme".
ciro grillo ciro grillo su instagram ciro grillo e gli amici ciro e beppe grillo giro grillo con gli amici foto di ciro grillo