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L’Anime Expo di Los Angeles è la mecca per gli appassionati di manga giapponesi, un’occasione che raduna migliaia di appassionati Cosplayer (abbreviazione di Costume e Play) che spendono mesi di tempo e migliaia di dollari nella preparazione dei loro costumi per sentirsi, almeno per un giorno, come gli eroi dei fumetti che leggono.
Alcuni hanno speso anche 6,000 dollari per i loro meticolosi travestimenti nella speranza di vincere il premio di 3,000 dollari insieme a una macchina da cucire e un buono da 100 dollari per comprare una parrucca. L’Anime Expo è stato inaugurato nel 1992 da un gruppo di studenti di Berkeley appassionati di fumetti e cultura giapponese.
Ventitré anni dopo la prima edizione, gli anime giapponesi sono decisamente usciti dalla nicchia e vengono ormai considerati prodotti main-stream. Intere generazioni di europei e americani sono cresciute guardando cartoni animati come Dragon Ball e i Pokémon e oggi il festival raduna quasi 100.000 appassionati.
Camminando per il festival è facile incontrare persone che indossano orecchie da topolino, maschere, capelli lunghi fino al suolo e tute da robot. Oltre al concorso per il miglior travestimento, però ci sono anche svilate, gare di karaoke, presentazione di videogiochi e un concerto di Gene Simmons e Paul Stanley dei Kiss.
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