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    ESCLUSIVO! IL RETROSCENA DELLA CACCIATA DI CASSANO DA ALITALIA – L’EX AD HA PAGATO L’ATTACCO CONTRO FIUMICINO E LA MINACCIA DI TRASFERIRE ALITALIA A MILANO – I BENETTON E PALENZONA HANNO ARMATO MONTEZEMOLO CONTRO IL MANAGER, DIFESO DA HOGAN – ALLORA LUCHINO È PASSATO DALLO SCEICCO DI ABU DHABI…


     
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    SILVANO CASSANO SILVANO CASSANO

    Chi tocca Fiumicino muore. E’ questa la lezione del caso Cassano, l’amministratore delegato di Alitalia che la scorsa settimana è saltato dalla poltrona come un tappo di spumante.

     

    Altro che problemi legati ai conti aziendali (quelli non sono buoni, ma si sapeva). Il manager che in passato ha diretto anche il Gruppo Benetton ha iniziato a scavarsi la fossa con le proprie mani il 29 luglio, quando ha attaccato duramente lo scalo romano, che è un po’ la casa di Alitalia.

     

    “Senza un serio piano di investimenti per il rilancio di Fiumicino, Alitalia lascerà lo scalo romano. Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri, Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove”, si leggeva in una nota emessa un po’ a sorpresa dalla compagnia.

     

    Aeroporti di Roma è dei Benetton, che Cassano appunto conosce bene, e ha come presidente un “big fish” come Fabrizio Palenzona, l’ultima persona al mondo da minacciare. Palenzona, scuola democristiana, non ha ovviamente risposto a Cassano, ma ha immediatamente affrontato il problema con il suo presidente Luca Cordero di Montezemolo, con il quale condivide anche la vicepresidenza in Unicredit. E oltre a respingere le accuse di Cassano si è lamentato dell’attacco a freddo. Bellicapelli ha consigliato all’amico di fare subito una contro-nota e in effetti così è andata. Nel giro di due ore Adr ha smentito le accuse di Alitalia sugli investimenti e sui propri debiti con una replica molto puntuta. Ma non è finita lì. Proprio no.

    Cassano, Montezemolo e Hogan Cassano, Montezemolo e Hogan

     

    Montezuma ha convocato Cassano e gli ha fatto una lavata di capo: “In questo modo ci rendi la vita difficile”. Ma lo ha trovato poco “ricettivo”, per così dire, e allora è andato a lamentarsi dell’episodio con James Hogan, il gran capo di Etihad che (udite, udite, rivelazione di Dagospia) non era affatto favorevole all’ingresso della compagnia emiratina in Alitalia. Solo che Hogan, avvelenato di suo con la gestione dello scalo romano, ha preso le parti di Cassano.

    montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarak montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarak

     

    In un’azienda normale la faccenda sarebbe finita qua, ma quando si ha a che fare con un maniaco  del gioco di sponda come Montezemolo non si può mai sapere. E allora ecco che Luchino si è rivolto a Khaldoon Al Mubarak, noto per essere il presidente del Manchester City, ma soprattutto fidato braccio destro dello sceicco Mansour Bin Zayed Al Nahyan. Con lui si è lamentato di Cassano, a questo punto inchiodato anche sulla gestione, e ha aggirato e messo con le spalle al muro Hogan, che non ha più potuto difendere il suo manager. E nel giro di poche settimane l’ad è stato accompagnato alla porta “consensualmente”.

    fabrizio palenzona fabrizio palenzona

     

    Adesso si tratta di trovare il successore e naturalmente, visti i caratterini in campo, tanto Montezemolo quanto Hogan vorrebbero fare da soli. Alla fine il compito almeno di scremare i candidati sarà affidato ai cacciatori di teste di Egon Zender. Lo scontro, insomma, è solo rimandato. Intanto l’ex rugbista australiano ha capito che la partita Alitalia è più impegnativa del previsto e d’ora in poi andrà almeno due volte al mese a Roma per controllare la baracca. E marcare sua eminenza il presidente.

     


     

    PASSEGGERI FIUMICINO PASSEGGERI FIUMICINO

     

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