Che cosa ha fatto Radu ahahahh pic.twitter.com/aKozVlJd4w
— Anti Pazzini (@mayoraltitolare) April 27, 2022
Luca Taidelli per gazzetta.it
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Incredibile al Dall'Ara. L'Inter regala mezzo scudetto al Milan riuscendo a perdere una gara dominata per lunghi tratti e subito in discesa con un gran gol di Perisic. Mancato il raddoppio finché dominava, la squadra di Inzaghi prima subisce il pareggio dell'ex Arnautovic e poi all'82', dopo una ripresa all'arrembaggio, regala a Sansone il gol vittoria con un incredibile errore di Radu, che sostituiva Handanovic, bloccato dal mal di schiena.
Taniga preferisce Svanberg a Dominguez in mezzo al campo con Schouten e Soriano. De Silvestri e Hickey presidiano le fasce, Barrow affianca Arnautovic in attacco. Inzaghi perde Handanovic (mal di schiena) e in porta va Radu, che in stagione aveva giocato solo l’ottavo di Coppa Italia contro l'Empoli. Non al meglio nemmeno Bastoni, quindi viene confermato Dimarco. Davanti tocca a Lautaro e Correa. L'Inter parte a tutta, piazzandosi nella metà campo avversaria con continue sovrapposizioni sugli esterni. Perisic al 3' mette in discesa il match con un gran gol.
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Il croato stavolta parte da destra, salta un avversario, si accentra e dal limite scaglia un gran sinistro sotto alla traversa che sorprende Skorupski. I nerazzurri non si fermano e sprecano più di un'occasione (Dimarco, Lautaro, Skriniar) per raddoppiare. Il Bologna pare annichilito, ma l'Inter ha la colpa di non approfittarne. Al 22' gli emiliani si affacciano per la prima volta dalle parti di Radu, bravo in uscita ad anticipare Arnautovic sul traversone di Svanberg. Resta però un segnale del vento che sta girando. Al 26' Lautaro calcia troppo centralmente e due minuti dopo l'azione fotocopia del Bologna ha un esito ben diverso. Cross di Barrow dalla trequarti, su Arnautovic rimane inspiegabilmente il piccolo Dimarco e l'ex di testa trova l'angolino per l'1-1.
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Tutto da rifare per Inzaghi, che viene anche ammonito per proteste. Perisic però rimane fuori categoria e al 33' va sul fondo e pennella per Dumfries, che sul secondo palo di testa non centra lo specchio. L'Inter torna a premere, ma il Bologna ora è messo meglio in campo, concede meno e con il solito schema - palla in mezzo sulla trequarti, dove Arnautovic e De Silvestri attaccano il secondo palo - mette ancora l'austriaco in condizione di colpire a fine tempo. Buon per Radu che il colpo di testa sia debole e centrale. In pieno recupero prima ci prova Lautaro, poi Theate quasi sulla linea anticipa De Vrij e sulla ribattuta il sinistro di Dimarco sbatte contro il muro rossoblu.
SECONDO TEMPO— Si riparte con gli stessi 22 e il medesimo copione: Inter a fare la partita e Bologna che si chiude con due linee compatte e cerca di ripartire. Dimarco bussa addirittura quattro volte nei primi 9' col mancino, palla prima alta e poi centrale in due occasioni e infine deviata in angolo da Medel. Sul corner Skorupski si salva su Correa. In assenza di spazi, servirebbe un'invenzione di Calha o Correa, ma mancano velocità d'esecuzione e il guizzo giusto. Con la stanchezza, allo scoccare dell'ora di gioco crescono nervosismo e occasioni, perché le squadre si allungano. Inzaghi si gioca la carta tridente, con Dzeko e Sanchez a rilevare Correa e l'ammonito Barella. La pressione a questo punto si trasforma in assedio, ma si spalancano anche delle praterie dall'altra parte e al 65' Skriniar è bravissimo a recuperare Arnautovic.
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Taniga cerca forze fresche in mezzo al campo con Dominguez ed Aebischer per Soriano e Svanberg. Al 70' tocca al difensore goleador D'Ambrosio ed esce Dimarco. L'Inter però ha speso tanto e il Bologna alza di una decina di metri il baricentro. Nella battaglia si esalta Theate, che prima provoca l'ammonizione di Dumfries e poi anticipa Dzeko sul cross di Sanchez. Lautaro di testa non trova lo specchio, la lucidità diventa un optional e ci casca Calha che lascia ripartire Theate, lo stende e prende il giallo che gli farà saltare la trasferta di Udine, domenica. Ma il peggio per i nerazzurri deve ancora arrivare. Su una rimessa laterale di alleggerimento Radu infatti liscia incredibilmente il pallone che Sansone, appena entrato, deve solo appoggiare in porta prima che varchi da solo la linea. Di tanti modi di gettare al vento uno scudetto, l'Inter trova davvero il più impensabile.
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