Ha il ghiaccio nel cervello.
E il fuoco nel braccio.
Non c'è molto altro da aggiungere.
Fe-no-me-na-le.#Sinner #MiamiOpen pic.twitter.com/Z6fnMHap6H
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) April 2, 2021
Non esiste un recupero così dopo una difesa così, dopo 3 ore così #Sinner #MiamiOpen https://t.co/SR6brcWKQ7
— AlioshaBona (@AlioshaBona) March 28, 2021
MELOCCARO SU SINNER
Continua il sogno di un meraviglioso Jannik Sinner. L'italiano si impone 2-1 (5-7, 6-4, 6-4) a Miami sullo spagnolo Bautista Agut in semifinale e potrà così giocarsi la prima finale in un Masters 1000, contro il vincente tra il russo Andrey Rublev e il polacco Hubert Hurkacz. Dopo aver eliminato (in ordine) il francese Hugo Gaston, il russo Karen Khacanov, il finlandese Emil Ruusuvuori e il kazako Aleksandr Bublik, l'italiano si ripete anche con la testa di serie numero 7 del torneo (10 al mondo).
Sinner in finale a Miami
Il match dell'italiano parte in salita, con il break subito al primo game. Sul 3-1 per lo spagnolo inizia la rimonta di Sinner, concretizzata nel break del 3-3 e nel successivo turno in battuta mantenuto, che lo porta in vantaggio per la prima volta nel corso dell'incontro. Il 19enne concede però un altro break allo spagnolo, che si porta 6-5 e va a prendersi poi il primo set nel game successivo (giocato peraltro in modo spettacolare).
Nel secondo set Bautista Agut sembra leggermente più impreciso rispetto al primo, Sinner ne approfitta (rischiando grosso nel settimo game, con 4 palle break annullate) e si prende la possibilità di giocarsi tutto nel terzo set andando a vincere 6-4. Nell'ultimo set lo spagnolo riprende in mano le redini della gara e ruba il servizio già al terzo game. L'italiano replica al sesto e si porta sul 3-3, per poi andare a vincere 6-4 con una prova impressionante, di carattere e personalità, rubando il servizio nel decimo game.
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Le parole dell'italiano
Subito dopo l'incontro Sinner ha commentato la vittoria: "Incredibile, sono contentissimo. Era difficile giocare la prima semifinale in un mille. Ho affrontato un giocatore solidissimo, è stata una dura battaglia anche due settimane fa. Vincere oggi vuol dire tanto per me. Rimonta? All'inizio eravamo tutti e due un po' tesi, oggi non era facile giocare bene, c'era vento. Ho cercato di servire meglio, di muoverlo di più e mischiare le carte. Questa è stata la chiave". Poi sul servizio rubato al decimo game del terzo set: "Nel game precedente ho sentito un po' più di ritmo, ho pensato che dovevo dare il tutto per tutto, tanto anche se avessi perso saremmo stati 5-5".
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