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    EUROVINATI - L'EX PREMIER BELGA GUY VERHOFSTADT E L'EX SESSANTOTTINO DANIEL COHN BENDIT METTONO IL DITO NELLA PIAGA - “I MERCATI HANNO DISTRUTTO LA SOVRANITÀ DEGLI STATI EUROPEI. L’UNICO MODO PER CONSERVARE L’EURO SENZA CAMBIARE GLI STATI-NAZIONE? O NASCE UNO STATO FEDERALE EUROPEO OPPURE LA MONETA UNICA SCOMPARIRÀ. NESSUNA VIA INTERMEDIA PUÒ ESSERE PRESA IN ESAME”…


     
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    M.Zat. per "la Stampa"

    VEROHOFSTADT E COHN BENDITVEROHOFSTADT E COHN BENDIT

    Un libro per cambiare la storia. Un manifesto «Per l'Europa», come recita il titolo. Guy Verhofstadt, il primo dei due autori, il liberale ex premier belga, lo introduce come «un attacco alla classe politica continentale, scritto con rabbia». L'altro, Daniel CohnBendit, il leader rosso del ‘68 parigino divenuto capogruppo verde a Strasburgo, giura che si tratta del solo antidoto alla crisi permanente. «I mercati hanno distrutto la sovranità degli stati europei - dice l'eurodeputato francotedesco -. L'unico modo per riconquistarlo è attraverso il rafforzamento dell'Europa».

    VEROHOFSTADT E COHN BENDITVEROHOFSTADT E COHN BENDIT

    Non è il momento migliore per parlare di federalismo, ma è proprio questo che spinge la «Strana coppia» a giocare all'attacco. E' il ritorno degli euroscetticismi e dei populismi che li spaventa, c'è bisogno di spingersi oltre e di farlo bene. «Ci siamo detti che così non poteva andare avanti», sbotta Verhofstadt, capo del Libdem al parlamento Ue. «Le ricette sono tutte sbagliate, quello che si chiede a Spagna e Grecia è tanto inumano quanto pericoloso», aggiunge Daniel il Rosso.

    MARIO DRAGHI MERKELMARIO DRAGHI MERKEL

    «A queste condizioni - insiste - Madrid non uscirà dalla crisi». E Atene, prosegue, ha bisogno di più tempo: «Ricordate il Congresso di Versailles, dopo la Grande guerra? La Germania è stata schiacciata e questo ha aperto la strada al nazismo. Con la cura applicata sinora stiamo mettendo in pericolo la sostanza democratica della società greca. La spingiamo in mani ai nazionalisti».

    «Per l'Europa! Manifesto per una rivoluzione unitaria» è scritto a quattro mani. Esce in sette lingue, per ora. L'edizione italiana (Mondadori, 10 euro) sarà presentata oggi a Roma alla presenza del premier Monti. In Grecia, i due autori hanno ottenuto la diffusione gratuita: «E' importante passare il messaggio ed è ora che il popolo ellenico smetta di pagare per l'Europa».

    MARIO MONTI E MARIANO RAJOYMARIO MONTI E MARIANO RAJOY

    Il volume difende l'approccio rigorista, ma invita a non esaltarlo e punta sulla solidarietà. Dice Verhofstadt che «Monti e Rajoy sono nelle stesse condizioni; metà dell'immenso lavoro di riforma viene mangiato dall'esigenza di pagare tassi elevati a investitori che vivono fuori dall'Europa». Il problema, continua il fiammingo, è la liquidità: «La Slovenia ha il debito sotto il 60%, il deficit prossimo al 3 eppure va sul mercato al 5% perché manca la liquidità. Bisogna riscrivere lo slogan di Clinton. Non "è l'economia, stupido". E' la liquidità!».

    La soluzione proposta è che il prossimo parlamento Ue, quello che voteremo nel 2014, sia costituente e disegni una nuova Europa coesa davvero, con una «legge fondamentale, semplice, senza possibilità di esenzioni». O tutto, o niente. «Non è possibile conservare l'euro senza cambiare gli Stati-Nazione - ammettono Verhofstadt e Cohn-Bendit - O nasce uno stato federale europeo oppure la moneta unica scomparirà. Nessuna via intermedia può essere presa in esame». C'è l'Unione che fa la forza, oppure la disgregazione. A Altiero Spinelli sarebbe piaciuto assai.

     

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