Francesco Guerrera per la Stampa
MARINE LE PEN
Ci risiamo. A meno di un anno dal voto per la Brexit, un mese dopo le elezioni olandesi e nel primo trimestre dell' era-Trump, l' Europa si ritrova sull' orlo di un' altra crisi politica ed economica.
A spingere il Vecchio Continente sul ciglio del precipizio sono Marine Le Pen e Jean-Luc Melenchon, lo yin e lo yang dell' estremismo politico francese. Se uno dei due - o peggio ancora, entrambi - dovesse far bene nel primo turno delle presidenziali di oggi, lo spettro del populismo made-in-Europe ritornerebbe immediatamente in vita.
I mercati sono molto preoccupati, tanto che parecchie banche hanno detto ai trader di andare in ufficio all' alba di lunedì nel caso succedesse il peggio. E non hanno tutti i torti. L' economica europea è in ripresa ma la salute del continente rimane fragile e non ci vorrebbe molto a spaventare investitori, aziende e consumatori.
D' altro canto, un risultato «moderato» in Francia potrebbe rimarginare ferite recenti nel corpo politico dell' Unione Europea e dare una spinta decisiva all' economia della zona euro. La posta in gioco nella sfida francese è altissima e non solo per i cittadini transalpini.
Marine Le Pen
Dopo aver alimentato l' economia del continente per dieci anni con iniezioni di denaro enormi, la Banca Centrale Europea si sta preparando a tirare i remi in barca.
L' Europa dovrà imparare a camminare senza le grucce dei banchieri centrali. E per far ciò avrà bisogno di un consenso politico di altissimo livello tra i due Paesi più importanti: Francia e Germania.
Negli ultimi anni, il rapporto freddo e le differenze ideologiche tra Angela Merkel e François Hollande hanno inceppato l' asse franco-tedesco. Bruxelles ha combinato poco o nulla, l' Ue è rimasta divisa tra coalizioni nazionali e i governi si sono accontentati dei regali della Bce.
Ma se il centrista Emmanuel Macron dovesse prevalere (e Merkel vincesse le sue elezioni), il motore dell' Europa potrebbe ripartire, alimentato dalla voglia di fare di Parigi e Berlino. L' alternativa? Beh, l' alternativa è da brividi.
Una battaglia all' ultimo sangue tra Macron e Le Pen, o l' opzione «nucleare» di un confronto tra Le Pen e Malenchon, farebbe tremare i mercati internazionali e indebolire la moneta unica.
Jean-Luc Melenchon
Tra minacce di «Frexit», attacchi all' immigrazione e fatue promesse economiche, Le Pen potrebbe fare molto più male ai mercati europei di Brexit e Trump messi insieme.
So di parecchi investitori che abbandonerebbero l' Europa se Marine si ritrovasse in pole position stasera. Per non parlare dei fautori del libero commercio, che hanno l' incubo di un' alleanza transatlantica tra il protezionismo di Trump e Le Pen. Ma non finirà qui. Anche se Macron dovesse prevalere, la strada verso la ripresa economica dell' Ue è piena di ostacoli politici.
Le elezioni tedesche, senza dubbio, ma anche la crisi perenne della Grecia e il divorzio della Gran Bretagna. Per non parlare dello psicodramma italiano che quasi certamente porterà nuovo caos politico-economico-finanziario.
È per questo che la Bce continua a puntellare l' Ue stampando denaro a go-go.
L' economia europea è ok ma è la politica che sta alla frutta.
Fino a quando la turbolenza politica non si placa, sarà difficile per l' economia europea volare oltre le nuvole.
Qualcosa mi dice che domani non sarà l' ultima volta che i trader delle banche si dovranno alzare presto.
EUROPA