Marco Carta per “il Messaggero”
evade dai domiciliari
Ha scavato a colpi di martello un cunicolo segreto fra le mura di casa per trascorrere qualche ora con la fidanzata, eludendo così gli arresti domiciliari. Un vero e proprio tunnel clandestino, come nel film Fuga per la libertà, per passare indisturbato dal suo appartamento a quello del vicino senza essere notato dall' esterno.
Credeva di in questo modo di essere al sicuro in caso di controlli improvvisi, data l' estrema vicinanza. Ma la fuga d' amore per un 44enne originario di Reggio Calabria, si è trasformata in una beffa, tanto da ritrovarsi in stato di arresto per evasione, nonostante si trovasse, di fatto, a pochi centimetri dalla sua casa di via Andersen, a Torrevecchia.
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A scoprire, quasi per caso, l' uomo, mentre si trovava appartato con la sua fidanzata fuori dal suo domicilio, sono stati venerdì sera i carabinieri della compagnia di Trastevere.
LA SOFFIATA
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I militari si erano recati presso l' appartamento per controllare uno degli inquilini della casa, in seguito ad una soffiata su un possibile giro di stupefacenti. Poi, però, nel corso della perquisizione all' interno della sua stanza, hanno notato uno strano buco del muro, occultato da un carrello della televisione, un foro di 60 per 80 centimetri, che, dopo aver spostato un settimino di legno, garantiva l' approdo all' appartamento di fianco, il nido d' amore dove il 44enne stava insieme alla fidanzata.
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«Non volevo stare solo. Sono gravemente malato. Ho bisogno di continua assistenza», ha spiegato l' uomo ai militari una volta scoperto. E lo stesso ha ripetuto ieri mattina, in precarie condizioni fisiche, di fronte al giudice monocratico, che per l' evaso ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari in vista del processo.
Una misura, giustificata dal suo stato di salute, richiesta anche dal pm d' aula Roberta D' Agata. A patto che il tunnel dell' amore, però, venga chiuso una volta per tutte.