Gianni Barbacetto per ‘Il Fatto Quotidiano'
Dove impiantare la struttura Rai dedicata all'Expo, visto che l'Expo si tiene a Milano? A Roma, naturalmente. Così, in una palazzina di via Ildebrando Goiran, non lontano da via Teulada, è nata Rai Expo, "che si occupa di affiancare e far conoscere al pubblico", dice il sito dedicato, "l'evento Expo 2015, l'esposizione universale che si svolgerà a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015".
La nascita della nuova struttura è stata propiziata dal versamento alla Rai di 5 milioni di euro da parte della società Expo spa, con l'incarico diretto di promuovere l'evento in qualità di "media partner". Con conseguenti malumori dei giornalisti della sede Rai di Milano, preoccupati per almeno due motivi. Il primo è il pericolo di commistione tra impegno promozionale e lavoro giornalistico: la Rai e le sue testate, tg e gr, dovranno fornire un'informazione corretta sull'evento, compresi i problemi, le difficoltà, i ritardi, le inchieste giudiziarie, le infiltrazioni mafiose; come farlo, essendo per contratto costretti a suonare la grancassa per chi ha pagato 5 milioni di euro?
Il secondo: perché impiantare a Roma una struttura su un evento che si tiene a Milano e che a Milano prima o poi dovrà trasferirsi, almeno durante i sei mesi di Expo 2015? Molte delle 34 persone che lavorano stabilmente nella struttura di Rai Expo sono autori o programmisti con base a Roma che avevano lavorato a "Rai 150 anni" o a "La storia siamo noi" di Giovanni Minoli.
Dal programma di Minoli proviene anche il capo della struttura, assunta come dirigente: Caterina Stagno, figlia dell'indimenticato Tito Stagno che raccontò lo sbarco dei primi uomini sulla luna ed ex conduttrice dello speciale "La tv d'autore di Renzo Arbore". Ora dovrà guidare - così recita il sito di Rai Expo - "una struttura crossmediale con un modello produttivo a integrazione verticale". Provando a tradurre in italiano, sembrerebbe di capire che il gruppo lavora sulle differenti piattaforme Rai - televisione, radio e web - attingendo da e fornendo contenuti a "tutta l'offerta Rai: le tre reti generaliste, quelle semi-generaliste e tematiche, i canali radio, la fiction, il cinema, l'editoria cartacea e virtuale, Rai Net. È sostenuta da tutte le direzioni Rai", rassicura il sito, "comprese Comunicazione e Marketing".
Una sede milanese sarà "presto" realizzata, giura una spaesata ed entusiasta Caterina Stagno, "ma non è ancora perfettamente cablata. E noi dobbiamo essere cablatissimi". In realtà i giornalisti della sede Rai di Milano spiegano: "Qui in corso Sempione non c'è niente. La sede la faranno sull'area Expo, che però come si può vedere è ancora una landa desolata". Dunque si lavora e si continuerà a lavorare a Roma: il "cervello" (crossmediale, per carità) della Rai resta nella capitale. Salvo poi, quando nel 2015 arriveranno i sei mesi di Expo, trasportare tutta la struttura a Milano: tutti in trasferta, per sei-sette mesi.
Intanto i giornalisti della Tgr di Milano restano in attesa di capire se ci sarà a Milano un aumento di produzione d'informazione e di programmi sui temi dell'alimentazione e dell'Expo . Finora non hanno avuto risposte alle loro domande. La nascita di Rai Expo è decisa nell'estate 2013, quando viene firmato un accordo tra il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e l'amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala.
Si costituisce una commissione con quattro rappresentanti di Expo (Rossella Citterio, Elena Di Giovanni, Marco Pogliani e Roberto Arditti) e sei rappresentanti Rai (il direttore della direzione comunicazione e relazioni esterne Costanza Esclapon, il direttore di Rai News 24 Monica Maggioni, il vicedirettore generale coordinamento dell'offerta radiotelevisiva Antonio Marano, il direttore della direzione commerciale Luigi De Siervo, il direttore del Palinsesto Massimo Ciannamea, il caporedattore Tgr Lombardia Ines Maggiolini).
Questa specie di Kominform ha finora partorito la romana "struttura crossmediale" che si occupa di promuovere Expo e incrociare contenuti sul suo tema ufficiale, "Nutrire il Pianeta, energia per la Vita": "La sua missione è informare e sensibilizzare il pubblico italiano ed estero sulle sfide culturali proposte dall'evento espositivo". In maniera crossmediale. A Roma.
Expo Masterplan