FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
Molto interessante e informatissimo il corsivo di Federico Fubini, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, che documenta come Boeing 777 da 400 posti trasferiscano dalla Libia al Nicaragua migranti africani allo scopo di trasformarli in un problema per il presidente americano Joe Biden. Si chiede Fubini: «Chi ha organizzato i charter da Bengasi alla capitale nicaraguense Managua?».
La risposta è ovvia: «A Bengasi, il signore della guerra Khalifa Haftar (...) domina la Tripolitania grazie a denaro e armi dei russi; a Managua, il presidente sandinista Daniel Ortega. I due hanno in comune proprio i rapporti strettissimi con la Russia di Putin. Inoltre la Tripolitania di Haftar è luogo di raccolta o transito di migranti». Fubini attribuisce due volte la Tripolitania al dominio di Haftar.
Peccato che Tripoli e la vasta regione che da essa dipende siano invece sotto l’autorità del Governo di unità nazionale del primo ministro Abdul Hamid Dbeibah, appoggiato dalla Turchia. Khalifa Haftar, con il governo di Tobruk, controlla la Cirenaica e la sua capitale Bengasi. Sarebbe stato come confondere, al tempo della guerra, Vietnam del Nord e Vietnam del Sud. Fubini è stato senz’altro vittima di un’amnesia. Beato il tempo in cui anonimi redattori, soprannominati «culi di pietra», e valorosi correttori di bozze salvavano in extremis i giornalisti rileggendo con cura i loro articoli.
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murales di evyrein su papa francesco e la frociaggine
Veronica Gentili sul Fatto Quotidiano: «Uno stratagemma garbato, che figura ma non impegna e soprattutto particolarmente funzionale per le elezioni europee (date le alleanze con i partiti degli altri Paesi, i quali si prestano a fare da parafulmini in contumacia) è l’intramontabile “parlare a nuora perché suocera intenda”». L’importante è che non intendano i lettori.
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Nel commentare la notizia su papa Francesco e la «frociaggine nei seminari», lanciata da Dagospia e ripresa dai giornali di tutto il mondo, Mario Sechi, direttore di Libero, osserva nell’editoriale di prima pagina: «Il contesto è fondamentale, va sottolineato che il Papa parlava durante un incontro a porte chiuse di fronte a oltre 200 vescovi, e va ricordato che le sue parole non sono una semplice esortazione, ma un ordine, perché il Papa è pastore e dottore della Chiesa, infallibile quando si esprime “ex cathedra”.
papa francesco al gay pride immagine creata con l intelligenza artificiale 1
Come scriveva Pio IX nella Costituzione Dogmatica “Pastor Aeternus”, il Pontefice “gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa”».
Ci duole per Sechi, ma fra i molti titoli del Romano Pontefice non figura quello di dottore della Chiesa, che a partire dal secolo scorso è stato attribuito solo ai santi Efrem il Siro, Pietro Canisio, Giovanni della Croce, Roberto Bellarmino, Alberto Magno, Antonio da Padova, Lorenzo da Brindisi, Teresa d’Avila, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux, Ildegarda di Bingen, Giovanni d’Avila e Gregorio di Narek.
Fra l’altro, Sechi ignora che l’infallibilità papale è assai circoscritta, perché un pontefice deve dichiarare di parlare ex cathedra per usufruirne, tanto che i teologi dicono che ciò sia avvenuto solo nel 1950 con Pio XII per il dogma dell’Assunzione. Il Papa sarebbe infallibile anche quando proclama un santo mediante la formula solenne «con l’autorità di Cristo e degli apostoli Pietro e Paolo», ma questa è un’eventualità dibattuta per secoli, e soprattutto classicamente dal cardinale Prospero Lambertini, il futuro Benedetto XIV (1675-1758).
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charles leclerc - gp di montecarlo
«Che cosa c’entra il richiamo vaccinale con gli esami da superare non è noto. Soprattutto, non si comprende come si compendi il provvedimento con l’articolo 32 della Costituzione», si legge in un editoriale di Maurizio Belpietro, direttore della Verità. Sorvolando sull’insulto iniziale del congiuntivo omesso («che cosa c’entri»), compendiare vuol dire «ridurre in compendio, esporre succintamente», mentre l’intransitivo pronominale compendiarsi significa «riassumersi». Non si comprende che c’entri in questo contesto. Bisognava scegliere un verbo diverso: «Non si comprende come si concili il provvedimento con l’articolo 32 della Costituzione».
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Incipit della rubrica Quelli che di Michele Brambilla sul Giornale: «Qualche giorno fa, alla rassegna stampa mattutina di Radio 24, si parlava, con Paolo Mieli, di Ucraina e di Palestina, e quindi di Putin Zelensky Netanyahu e Hamas». Sono morte le virgole o è nato un ircocervo?
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Su Fanpage, giornale online, Alessio Morra parla del Gran premio di Montecarlo e dei piloti Charles Leclerc e Max Verstappen: «Quando tocca al tre volte campione del mondo è tutto apposto». Gli hanno apposto tutto sulle terga o era tutto a posto?
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Editoriale di Sergio Fabbrini sulla prima pagina del Sole 24 Ore: «I leader sono coloro che mantengono una posizione consistente nelle difficoltà». Dieci righe dopo: «Sul versante occidentale, due sono stati i leader che hanno corrisposto alla definizione di “leader che rimane consistente nel pericolo”». Si prosegue a pagina 9: «Entrambi hanno avuto avversari interni più potenti del nemico esterno, ciononostante la loro posizione è rimasta consistente per tutto il corso della guerra».
meme su papa francesco e la frociaggine 1
Diciotto righe dopo: «Lo stesso non può dirsi per il presidente francese Emmanuel Macron, che tuttavia difetta di altre inconsistenze». Verso la fine: «Putin appare consistente, perché nessuno lo mette in discussione». Sei righe dopo: «Per Putin la conquista dell’Ucraina è divenuta la priorità assoluta, e tutti debbono seguire la sua consistenza ossessiva».
Otto righe dopo: «In apparenza, Putin appare consistente. Ma la sua consistenza è il risultato di un potere che lo protegge, non già dell’esercizio della leadership». Quart’ultima riga: «I due maggiori leader europei si sono dimostrati (ingiustificabilmente) inconsistenti». L’uso del concetto di consistenza è piuttosto ondivago e, soprattutto, sembra un calco dall’inglese. Un filo ripetitivo, Fabbrini. Quasi inconsistente.
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L ATTACCO RUSSO SULL UCRAINA DEL 29 DICEMBRE 2023
Sul Corriere della Sera foto di scena tratta dalla miniserie Rai su Guglielmo Marconi. Da sinistra si vedono gli attori Accorsi, Michelangeli e Bertozzi. Didascalia: «Stefano Accorsi (Marconi), fra Carolina Michelangeli (Elettra, la figlia) e Cecilia Bertozzi (moglie)». Semmai Accorsi è a sinistra, oppure accanto, non certo fra.
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