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L'omaggio dopo il gol. Quasi un presagio quello di Roman Yaremchuk, bomber ucraino del Benfica che ieri sera ha salvato i portoghesi contro l'Ajax nell'andata degli ottavi di Champions segnando il gol del definitivo 2-2. Yaremchuk dopo il pareggio si è tolto la maglia mostrando una t-shirt nera con lo stemma grigio dell'Ucraina, il "tryzub", baciandola più volte. Un messaggio d'amore verso la propria terra, il proprio popolo che, solo poche ore più tardi, avrebbe subito il primo attacco da parte della Russia. L'attaccante delle Aquile è stato poi ammonito, ma cos'è un giallo di fronte alla guerra?
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A fine gara Yaremchuk ha poi spiegato la sua esultanza: "Per me è molto difficile parlarne, ma la situazione nel nostro Paese è davvero complessa - le parole del 26enne ucraino -. Il calcio è il calcio, ma ci sono tante cose che stanno succedendo in Ucraina. Io faccio il mio lavoro qui, ma penso al mio Paese. Sono un professionista, so cosa devo fare in campo e faccio tutto quello che posso per i tifosi del Benfica: fare gol e aiutare la squadra è il mio lavoro". Yaremchuk aveva lasciato l'Ucraina nel 2017 quando dalla Dinamo Kiev, formazione nella quale è cresciuto, si era trasferito al Gent, prima di approdare nel 2021 in Portogallo. Da quattro anni ormai è regolarmente convocato in nazionale e a Euro2020 era andato a segno nella fase a gironi sia nella sconfitta per 3-2 contro l'Olanda, sia nella vittoria sulla Macedonia del Nord per 2-1.
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