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DAGOREPORT - IN EUROPA SI SONO MESSI A RIDERE QUANDO HANNO LETTO LA DICHIARAZIONE DI GIORGETTI
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
FABIO PANETTA
Andrea Orcel ha telefonato a Fabio Panetta sabato scorso. Subito dopo, l’amministratore delegato di Unicredit ha raggiunto al telefono anche alcuni dei maggiori esponenti del governo. Ha informato tutti, nello stesso modo, che il giorno dopo avrebbe proposto al suo consiglio d’amministrazione un’offerta pubblica d’acquisto per il Banco Bpm.
[…] Non è chiaro quanti dettagli abbia fornito Orcel a Panetta sabato, prima del voto sul piano da parte del suo consiglio. Probabilmente nessuno, perché sarebbe stato fuori luogo per il primo fornirli e per il secondo riceverli in via informale. Di certo il manager ha sentito il governatore della Banca d’Italia reagire come fa un regolatore dopo un quarto di secolo di vita nell’euro, non al tempo della foresta pietrificata nel credito del ‘900.
ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE
Panetta ha ascoltato Orcel, ha preso atto delle intenzioni, non si è pronunciato nel merito. A Milano è risuonata l’impressione che il governatore da sabato avesse previsto subito la reazione politica che poi è arrivata lunedì, con l’ostilità espressa soprattutto dal vicepremier Matteo Salvini e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Ma fra Panetta e banchiere di Unicredit non c’è stato né uno scontro, né si è stretto un patto. Semplicemente, ciascuno nel proprio ruolo, i due si sono preparati al percorso che il diritto europeo e le regole del mercato mettono loro davanti: senza pregiudizi, né favori.
UNICREDIT COMMERZBANK
Ora la Banca d’Italia si pronuncerà, sulla base dei documenti forniti da Unicredit, solo nella sede appropriata: il Consiglio di sorveglianza della Bce. Eppure questo non ha l’aria di un tentativo di scaricare altrove la responsabilità. Il governatore mantiene un totale riserbo in questa fase, ma sa senz’altro che la posizione sua e di Via Nazionale avranno un peso, quando l’Eurotower esaminerà il dossier. Prima però Unicredit deve chiedere l’autorizzazione all’operazione e presentare un progetto nei numeri e nei piani industriali, nelle prossime settimane. Solo dopo la Bce si esprimerà.
banco bpm
Ma lo farà nel merito dell’impatto patrimoniale e dell’architettura che prenderebbe forma con la scalata. Non sulla base di rapporti personali, o tentativi di preordinare e indirizzare. Per questo dentro Banca d’Italia, da cui non trapela nulla, devono essere parsi incomprensibili il sarcasmo e le proteste di Salvini all’indirizzo dei regolatori pochissime ore dopo il primo annuncio: quando ancora non era disponibile una sola carta ufficiale per iniziare a esaminare la scalata.
Certo gli attacchi politici alla Banca d’Italia, che sono arrivati lunedì, forse Panetta non li aveva esclusi del tutto. La sua storia di rappresentante di Via Nazionale nel Consiglio di sorveglianza della Bce in piena crisi bancaria del Paese — quando Banca d’Italia fu messa sotto accusa dal governo di Matteo Renzi e poi dai 5 Stelle — deve averlo vaccinato ai tentativi di interferenza.
fabio panetta christine lagarde giancarlo giorgetti g7 economia stresa
I precedenti dell’epoca di Antonio Fazio lo rendono senz’altro ancora più attento al rispetto totale della legge ed estraneo a qualunque tentazione di agire da regista occulto. Fuori dall’istituto, nel mondo delle istituzioni europee, peraltro qualcuno in queste ore coglie un dettaglio: se Giorgetti ventila l’ipotesi di bloccare da Roma un’operazione di Unicredit in Italia, come può lo stesso ministro aspettarsi che in Germania si lasci invece fare a Orcel un’operazione puramente di mercato su Commerzbank? A Berlino e a Francoforte, la contraddizione di sicuro non è sfuggita.
fabio panetta - laurea honoris causa roma tre UNICREDIT COMMERZBANK ANDREA ORCEL CARLO MESSINA banco bpm Andrea Orcel giuseppe castagna banco bpm andrea orcel la villa acquistata da andrea orcel a maiorca 2 FABIO PANETTA