HAKAN SUKUR
Hakan Sukur finisce nelle maglie della repressione in Turchia. La procura ha emesso un ordine d'arresto nei confronti dell'ex giocatore di Torino, Inter, Parma e della nazionale turca, con l'accusa di "appartenenza a gruppo terroristico armato". Tutto gira attorno al fallito golpe del 15 luglio: l'ex attaccante è finito nella rete del predicatore Fethullah Gulen, considerato la mente del colpo di stato.
HAKAN SUKUR
IL PASSATO - Il 44enne, una volta lasciato il calcio giocato, sceglie di buttarsi nella politica. Nel 2011 viene eletto deputato in Parlamento nelle fila del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), quello di Erdogan, ma si dimette nel 2013, quando il presidente turco rompe con Gulen.
Il rapporto con Erdogan si incrina in modo definitivo: viene addirittura aperto un procedimento a carico di Sukur per "insulti" al presidente, così l'ex giocatore decide così di andarsene dal suo Paese per trasferirsi in California con la sua famiglia. Sukur è colpevole? Lui ha ammesso il rapporto di simpatia con il predicatore, ma ha negato qualsiasi coinvolgimento nel fallito golpe.
HAKAN SUKUR
IN CAMPO - Da calciatore, dopo una poco brillante esperienza con la maglia del Torino nel 1995, si trasferisce in Turchia, al Galatasaray. Torna in Italia cinque anni dopo, nel 2000, per vestire la maglia dell'Inter (24 presenze e 5 reti) e l'anno successivo passa al Parma (15 presenze, 3 reti).
ERDOGAN E HAKAN SUKUR.Jpeg
Con la nazionale turca diventa il miglior realizzatore di tutti i tempi, mettendo a segno 51 gol in 112 partite, e prendendosi il titolo (per tre volte) di capocannoniere del campionato in patria. Sukur ha un primato particolare: nel 2002, in Corea del Sud, realizza il gol più veloce segnato in un Mondiale, che arriva dopo soli 10,8 secondi. Chiude la carriera calcistica nel Galatasaray nel 2008.