Alessandra Muglia per il “Corriere della sera”
khadija akhtar
Khadija ha soltanto 19 anni ma ha già segnato la storia del Bangladesh. Avvolta in un prezioso drappeggio rosso e oro, clip di gioielli a fermarle i capelli neri e ghirlanda al collo, è diventata ieri la prima ragazza del Paese ad infrangere una tradizione ultramillenaria: è andata lei a prendersi il fidanzato per convolare a nozze, invece di aspettare che fosse lui a venire a casa sua.
Il matrimonio rituale bangladese prevede che sia il futuro sposo a dare il via ai festeggiamenti nuziali, recandosi a casa dell' amata con familiari e amici prima di ospitare tutti da lui. Khadija invece sabato ha indossato l' abito nuziale e con centinaia di invitati si è recata nella dimora del suo uomo. Che nemmeno si trova in città, ma in un remoto villaggio rurale al confine con l' India, a 200 chilometri (e 7 ore di bus) dalla capitale, Dacca.
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«Certo abbiamo fatto una cosa fuori dal comune, ma ho voluto farlo così altre donne possono seguirmi» ha chiarito lei. Nel Paese delle spose bambine (più di una ragazza su due qui convola prima dei 18 anni, l' età minima fissata per legge), dove il matrimonio viene per lo più subito se non imposto, il gesto di Khadija ha un che di dirompente.
Al suo fianco, un uomo che la sostiene: «È una scelta che rientra nei nostri sforzi di porre fine alle discriminazioni di genere e stabilire uguali diritti tra donne e uomini» ha spiegato all' Afp il neosposo Tariqul Islam, sette anni più della consorte. «Il nostro matrimonio lancia il messaggio che una donna può fare quello che può fare un uomo», ha aggiunto.
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Le immagini della festa nuziale sono circolate su social e giornali locali, generando un dibattito acceso nel terzo Paese a maggioranza musulmana al mondo, dove il 90% dei 168 milioni di abitanti è fedele all' Islam e i valori conservatori restano forti. Basti pensare che solo tre settimane fa la Corte Suprema del Bangladesh ha stabilito che le donne non saranno più obbligate a dichiarare il proprio stato di verginità nei moduli di registrazione del matrimonio.
Khadija ha dovuto farlo, la nuova direttiva non entrerà in vigore prima di ottobre.
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La coppia dice di non aver dovuto affrontare resistenza o critiche da parte di familiari e amici. Ma la loro scelta ha polarizzato l' opinione pubblica, lasciando pochi indifferenti.
«Le loro famiglie dovrebbero essere prese a scarpate», si infervora un giornalista sul sito della tv Channel 24.
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«È una grande notizia nella nostra cultura» osserva un commentatore sul sito del Daily Prothom Alo . «È una donna coraggiosa», «voglio sposarmi come lei» dicono alcune sui social. La scelta di Khadija, in arabo «donna nata prematura», precorre i tempi.