R. Em. per “il Messaggero”
ASSALTO AL CAVEAU SECURITALIA IVRI DI CHIETI
Assalto al caveau di una grande azienda di vigilanza abruzzese. Con un'azione da film, preparata nei minimi particolari, sono state bloccate tutte le strade tra Pescara e Chieti per impedire l'accesso alla zona dei grandi centri commerciali dove l'azienda Sicuritalia Ivri ha la sede. Ieri sera c'era il caos sulle vie cittadine, circolazione impazzita fino a tarda notte, con quattro auto e due Tir messi di traverso e dati alle fiamme provocando giganteschi roghi.
I banditi - erano le 20,30 - sono entrati sparando con mitragliette e pistole verso i vetri e contemporaneamente con una grossa ruspa hanno sfondato il muro di recinzione e la parete che porta all'area di lavorazione delle banconote. Il commando di almeno 15 persone non è riuscito a raggiunge il caveau, rimasto intatto. «Dopo avere incendiato un'auto davanti all'ingresso della sede - dice un testimone - con un escavatore hanno iniziato a distruggere prima la recinzione e poi una parete della sala trattamento denaro».
ASSALTO AL CAVEAU SECURITALIA IVRI DI CHIETI
Sono stati momento concitati. In servizio alla Sicuritalia Ivri c'erano 15 guardie giurate. I rapinatori, che hanno continuato a sparare anche durante l'assalto, si sono allontanati a piedi ed avrebbero sparato anche durante la fuga. Sono immediatamente scattati gli allarmi collegati con le forze dell'ordine: polizia e carabinieri hanno raggiunto subito la zona. Ma la banda era già scappata, con l'aiuto di altri complici. Sul terreno per proteggere la fuga erano stati abbandonati chiodi e stelle a cinque punte.
IL DENARO
ASSALTO AL CAVEAU SECURITALIA IVRI DI CHIETI
A terra ieri sera c'erano decine di banconote impolverate, tra detriti, mattoni crollati e un estintore rosso. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Chieti, diretta da Miriam D'Anastasio. Si sta accertando l'entità del colpo: si parla di tre milioni di euro. Tre vigilantes hanno avuto bisogno di cure e sono stati soccorsi dall'ambulanza sul posto. Si tratta per lo più di malori o escoriazioni collegate con l'assalto. Sulla via della fuga i malviventi hanno rapinato l'auto a un giovane automobilista, auto che poi hanno abbandonato a poca distanza.
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L'INFERNO
È stata una notte d'inferno, con telefonate di automobilisti spaventati che raccontavano l'orrore davanti ai loro occhi. Una donna, diretta a Pescara percorrendo l'asse attrezzato, si è trovata davanti alla scena delle auto bruciate: «Ho visto un'auto che ha imboccato d'improvviso la strada in senso contrario e ha bloccato la circolazione, chi frenava improvvisamente, chi gridava, poi sono scesi e hanno dato fuoco a un'auto. Ho pensato a una rapina, sono rimasta paralizzata».
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L'assalto è avvenuto in via Po, nella frazione di Sambuceto, a San Giovanni Teatino, dove confluiscono tutti i blindati con il denaro a bordo. Scene di grande caos e paura con improvvise «esplosioni», riferiscono i testimoni, e grandi roghi sulle strade. Il sindaco Giorgio Di Clemente ha parlato di una «intesa sparatoria: al momento sono chiuse via Po, le strade limitrofe e l'asse attrezzato Pescara-Chieti». Stessa scena sulla via Tiburtina, resa inservibile da un'auto incendiata.
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