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    IL GIOCO DELL’OPA - KKR CONFERMA IL SUO INTERESSE SU TIM E IL TITOLO DELL’EX TELECOM VOLA IN BORSA: IERI HA CHIUSO CON UN RIALZO DELL’8,4% A 0,326 EURO AD AZIONE E OGGI SALE ANCORA FINO ALLO 0,34 (COMUNQUE 16 CENTESIMI MENO DELL’OFFERTA DEL FONDO USA) -  SECONDO GLI ANALISTI, IL RIASSETTO CI SARÀ E FORSE POTREBBE ANCHE MATERIALIZZARSI L'OPA, VISTO CHE KKR SI È DETTO PRONTO A DISCUTERE DELLA POSSIBILE INTEGRAZIONE DELLA RETE FISSA. MA CI SONO ANCHE ALTRI FONDI INTERESSATI A PRENDERSI UNA FETTA DELLA TORTA (UNA VOLTA FATTA LA SCISSIONE): CVC, MACQUARIE, APOLLO…


     
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    PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLA

    1 - TIM: NUOVO SCATTO IN BORSA (+6,3%), TITOLO SALE A 0,34 EURO

    (ANSA) - Nuovo scatto in Borsa per Tim, con il fondo Kkr che conferma l`impianto della sua proposta e lascia la porta aperta alle discussioni, anche quelle sulla Rete Unica, ed in vista delle mosse del private equity Cvc.

     

    Ma la lista si allunga anche a Macquarie, Gip e Apollo che potrebbero investire in alcune parti separatamente, a valle del riassetto. A Piazza Affari il titolo Tim guadagna il 6,3% a 0,348 euro, dopo aver chiuso ieri con un forte rialzo dell'8,4% a 0,32 euro

     

    henry kravis henry kravis

    2 - BORSA: MILANO POSITIVA CON TIM E LE UTILITY, PESANTE SAIPEM

     (ANSA) - La Borsa di Milano (+0,2%) prosegue la seduta in positivo ma senza particolare slancio, in linea con gli altri listini europei. A Piazza Affari pesano le banche e l'energia mentre marciano in rialzo le utility, con le mosse degli Usa sul gas. Stabile lo spread tra Btp e Bund a 151 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,02%

     

    Sugli scudi Campari (+3,1%). Bene anche Tim (+2,8%), alle prese con il riassetto e le mosse degli investitori da Kkr a Cvc. In positivo Generali (+1,2%), nel giorno della presentazione del programma dei candidati della lista del gruppo Caltagirone, in controtendenza rispetto al comparto assicurativo che vede Unipol in calo dell'1,2%. Male Mediobanca (-1,2%), azionista di Generali.

    kkr kkr

     

    Tra le utility si mettono in mostra Erg (+1,1%), Hera e Enel (+0,5%), Snam (+0,4%). In calo A2a (-0,4%). Scivola ancora Saipem (-5,3%), mentre procede la presentazione alla comunità finanziaria della manovra finanziaria per risanare i conti, il nuovo piano strategico e l'aumento di capitale da 2 miliardi. In calo anche Eni (-0,7%) e Tenaris (-0,2%). In flessione anche il comparto bancario. Male Poste (-2,8%), Unicredit (-1,7%), Mps (-0,8%), Bper (-0,6%) e Intesa (-0,3%).

     

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    3 - TIM RIPARTE (+8,4%), TORNA L'EFFETTO KKR

    Cinzia Meoni per “il Giornale”

     

    Tim vola in Piazza Affari e chiude la seduta in rialzo dell'8,4% a 0,326 euro spinta dalla conferma dell'interesse di Kkr. Una settimana fa il gruppo tlc guidato da Pietro Labriola aveva deciso di avviare una interlocuzione con il fondo Usa, a quattro mesi di distanza dalla sua manifestazione di interesse.

     

    Macquarie Macquarie

    Insomma, secondo gli analisti, il riassetto ci sarà e forse potrebbe anche materializzarsi un'Opa visto che Kkr, nella risposta inviata a Tim, si dice anche pronto a discutere della possibile integrazione della rete fissa del gruppo tlc (il fondo è in ogni caso già azionista di FiberCop con il 37,5%) con Open Fiber, pur specificando che un simile percorso è comunque «al di fuori della nostra proposta».

     

    cavi fibra ottica cavi fibra ottica

    La realizzazione della rete unica è infatti uno degli obiettivi del governo come ribadito, nel corso Bloomberg Italy Capital Markets Forum 2022 di Milano di mercoledì, da Francesco Giavazzi, consigliere economico della presidenza del consiglio e da Dario Scannapieco, ad di Cassa Depositi e Prestiti che detiene il 60% di Open Fiber e il 9,8% di Tim. Non solo KKr, dopo aver accennato a «scambi positivi» con le autorità italiane, hanno chiarito che accoglieranno «con favore una discussione sulle considerazioni antitrust di una potenziale combinazione con Open Fiber».

     

    pietro labriola pietro labriola

    Il fondo Usa ha tuttavia precisato che, pur essendo «in generale favorevole», una simile integrazione, «date le sue caratteristiche», sarebbe subordinata all'approvazione della Commissione Europea e delle altre autorità regolatorie, oltre a «dover rappresentare un valore accrescitivo per FiberCop e per i suoi azionisti anche prendendo in considerazione di potenziali rimedi antitrust».

     

    È bastato questo a mettere le ali al titolo in Borsa nonostante Kkr, in attesa della due diligence (che, secondo indiscrezioni, sarebbe meno estesa rispetto alle quattro settimane di analisi chieste a novembre), non abbia più fatto riferimento al prezzo di offerta individuato lo scorso novembre, ovvero a 0,505 euro per azione per un totale di 10,8 miliardi (rispetto all'attuale capitalizzazione del gruppo di 6,8 miliardi).

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    «Si tratterebbe di una evoluzione positiva considerando che l'attuale percezione del mercato riteneva poco probabile la finalizzazione di una offerta», commenta Banca Akros. «Riteniamo che la situazione sul fronte Kkr sia ancora fluida e che le ipotesi di una valorizzazione dei singoli asset sia più concreta rispetto a quella dell'intera compagnia telefonica» considera invece Equita.

    Pietro Labriola DI TIM Pietro Labriola DI TIM

     

    Entrambi i broker fissano un obiettivo di prezzo sul titolo a 0,4 euro. Oltre a Kkr, anche altri fondi sono scesi in campo chiedendo l'accesso ai dati dell'ex monopolista come Cvc Capital Partners, interessata alle attività corporate di ServCo nella riorganizzazione del gruppo.

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