michele serra
Filippo Facci per “Libero quotidiano”
Io voglio sapere come fa Michele Serra a scrivere che «è risaputo» che gli italiani di estrema destra sarebbero «qualche milione, storicamente attorno al 10-15 per cento dell'elettorato». Voglio sapere come fa a scrivere che «la destra non ha mai fatto i conti con il fascismo» senza che gli si spezzi la penna, e definendo la frase, anzi, «per niente retorica», e non spiegando perché Casapound e Forza Nuova abbiano consensi da entomologi.
Voglio sapere come lo storico Franco Cardini (ex scritto al Msi che faceva il saluto romano, poi nel 1965 si innamorò di Fidel Castro) faccia a dire che «l'eredità neofascista non è stata sufficientemente elaborata».
FILIPPO FACCI
Voglio sapere dalla politologa Sofia Ventura che cosa intenda quando parla di «contraddizione irrisolta». Voglio sapere da Serra, Cardini e la Ventura se ricordano che Gianfranco Fini disse che le leggi razziali furono «un'infamia», che «Salò fu una pagina vergognosa», che «il fascismo fu il male assoluto», che visitò le Fosse Ardeatine, la Risiera di San Sabba e il museo dell'Olocausto (con la kippah in testa) e che non servì a nulla, anzi, rese Fini ridicolo in un Paese dove sopravvivono l'Anpi, i negazionisti delle foibe, e dove qualche sindaco che ha dedicato vie al Maresciallo Tito, a Lenin, Ho Chi Minh, Mao Tze Tung, financo a Josef Stalin il quale persino Putin, nel 2015, definì ufficialmente un criminale comunista.
franco cardini