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    FASCISTI CONTRO – “GAUDENZI E’ IMPAZZITO O E’ MANOVRATO”, L'EX CAPO DI MOVIMENTO POLITICO MAURIZIO BOCCACCI ATTACCA "ROMMEL" CHE SI È FATTO ARRESTARE DICENDO: "SO CHI HA UCCISO PISCITELLI" – “I FASCISTI DI ROMA NORD NON ESISTONO. GAUDENZI AL PROCESSO DI 'MAFIA CAPITALE' SI COMPORTÒ MALE PERCHÉ..."- I DUBBI DELLA PROCURA SULLA PISTA POLITICA, GAUDENZI SARÀ SENTITO DAGLI INQUIRENTI – VIDEO


     
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    Saul Caia per il Fatto Quotidiano

    fabio gaudenzi fabio gaudenzi

     

    "Gaudenzi non lo vedo da diversi anni, fa il nome del gruppo dei fascisti di Roma nord, gruppo che non esiste nemmeno come sigla. È impazzito oppure è manovrato".

    Maurizio Boccacci, storico capo dei fascisti dei Castelli Romani, poi del Movimento politico e di Militia, si scaglia contro l' ex amico e camerata Fabio Gaudenzi, detto Rommel, che lo ha citato nel video pubblicato sul web in cui lunedì parlava e lanciava messaggi dopo l' omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo degli ultras della Lazio e narcotrafficante, freddato lo scorso 7 agosto da un colpo di pistola al parco dell' Acquedotti.

     

    Sul clamoroso delitto emergono contrasti tra estremisti di destra legati alle curve degli stadi e in misura variabile a dinamiche propriamente criminali. Forse oggi sapremo cosa ha spinto Rommel a farsi arrestare nella sua casa di Formello (Roma) dalla Squadra mobile, dopo aver esploso alcuni colpi di pistola e aver chiamato le autorità per costituirsi.

    MAURIZIO BOCCACCI MAURIZIO BOCCACCI

     

    E perché ha registrato due video con il volto coperto da un passamontagna, citando nostalgicamente i vecchi amici e minacciando i nuovi nemici: Boccacci appunto ma anche Massimo Carminati, l' ex neofascista dei Nar condannato in appello come capo di Mafia capitale, tutti secondo Gaudenzi nel gruppo dei "fascisti di Roma Nord". La Procura di Tivoli, guidata da Francesco Menditto, procede contro Rommel per possesso di armi da guerra, un revolver 357 e una mitraglietta trovate a casa sua. Ma Gaudenzi, anch' egli condannato nel processo Mafia capitale (2 anni e 8 mesi per usura), sarà sentito anche da Nadia Plastina, magistrato della Dda di Roma, che indaga sull' omicidio di Piscitelli. Rommel dice di sapere "chi è il mandante", ha detto di voler parlare con il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e se l' è presa con un maresciallo dei carabinieri che si occupava di lui quando era sorvegliato speciale.

    fabio gaudenzi fabio gaudenzi

     

    Boccacci, ormai 62 enne, l' ha presa male e ha parlato all' agenzia Adnkronos: "Per me è impazzito, non è in linea col cervello. O c' è una manovra politica dietro, perché il 17 ottobre c' è la Cassazione per Mafia Capitale, o con la morte di Fabrizio (Piscitelli, ndr), altro mio carissimo amico. Lui al processo per Mafia capitale ha preso 2 anni e qualche mese (8, ndr). Non gli auguro la galera, ma mi fa pensare il fatto che lui, in concomitanza con l' omicidio Piscitelli, tiri fuori l' élite, i miei camerati che non si sono mai arresi, le persone rimaste sempre unite e non hanno ma tradito".

     

    Boccacci dice di essere cambiato ma certo non rinnega la sua storia, dal Fuan alla fondazione negli anni 80 del Movimento politico Occidentale, poi sciolto nel '93 con la legge Mancino dopo ripetuti episodi di violenza e l' affronto delle stelle di David sui negozi degli ebrei, fino agli scontri di Brescia in cui i tifosi romanisti accoltellarono un vicequestore, al gruppo neonazi Militia, alla solidarietà a Roberto Spada che aveva aggredito un giornalista Rai e all' ultima provocazione quando volle commemorare da solo la Repubblica sociale nel 2017. Era in prima fila al funerale di Diabolik, come all' aula bunker di Rebibbia durante il processo Mafia Capitale.

     

    fabio gaudenzi fabio gaudenzi

    "Massimo (Carminati, ndr) per me è sempre un fratello, io non rinnego - aggiunge Boccacci - come Riccardo Brugia (altro condannato di Mafia capitale, ndr), che conosco meno, come Fabio (Gaudenzi, ndr) che veniva da ragazzo al Movimento Politico, come Elio Di Scala (detto Kapplerino, ucciso durante una rapina nel 1994, ndr) per il quale ogni anno vado a deporre una rosa dove è caduto".

    Processo concluso in appello con la condanna a 14 anni per mafia per Carminati, due anni e otto mesi per usura per Rommel. "Al processo di Mafia Capitale si comportò male con dei coimputati perché disse cose false per salvarsi", commenta ora Boccacci, prendendo ulteriori distanze da Gaudenzi.

     

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