LE "DANDOLATE" SU "OGGI": NON METTERE IL CUGINO TRA FEDERICA PELLEGRINI E FILIPPO MAGNINI. SI MORMORA CHE ABBIA UNA PASSIONCELLA PER IL SUO ALLENATORE MATTEO GIUNTA - DAGOSPIA DEL 2 FEBBRAIO 2017
Giulia Zonca per "la Stampa"
matteo giunta federica pellegrini
L'ultimo ballo olimpico di Federica Pellegrini coincide con una confessione privata. Mentre la piscina di Tokyo la omaggia con una sorta di passaggio d'onore in cui ogni nuotatore presente sul piano vasca va a salutarla, la campionessa che lascia i Giochi cerca la persona che le è stata più vicina.
Matteo Giunta, il suo tecnico da 9 anni e compagno da qualcuno meno. I due hanno costruito un rapporto privatissimo di cui tutti sapevano e nessuno parlava. Ora però è lei a uscire allo scoperto e lui stavolta la lascia fare: «Sono contento che Fede in questo turbinio di emozioni si sia aperta, ha diritto di lasciarsi andare. Un po' l'ho fatto anche io, questa finale è la prima gara che ho guardato senza cronometro in mano, come uno spettacolo».
federica pellegrini matteo giunta 6
Federica Pellegrini felice di non doversi più nascondere?
«Abbiamo aspettato il momento giusto anche se era un po' il segreto di Pulcinella. Era importante rispettare i ruoli per l'equilibrio di squadra, in nazionale e a Verona. Adesso possiamo fare quello che vogliamo».
Ha fatto faticata a tenere il privato segreto?
FEDERICA PELLEGRINI
«Non avevo mai vissuto una relazione con questa riservatezza. All'inizio non è stato facile, ero abituata a mettere tutto alla luce del sole però secondo noi una storia importante vissuta all'interno di un gruppo di lavoro destabilizza. Noi non volevamo stare ogni minuto sotto il giudizio, con i paparazzi o davanti all'occhio critico del nostro mondo che un po' troppo critico lo è».
Senza di lui avrebbe smesso dopo il rinvio dei Giochi?
«Matteo è una persona molto calma, siamo poli opposti e ci compensiamo. Lui mi ha insegnato a vivere tutto con più leggerezza, in certe situazioni specifiche con menefreghismo».
Preoccupata dei paparazzi?
«Non c'è niente altro da dire, ci faranno due foto e poi fine».
Teme che il vostro rapporto ora cambi senza più l'obiettivo comune del nuoto?
federica pellegrini
«Ho la presunzione di dire di no. Comunque avremo ancora tre mesi di sport con la International Swimming League, a Napoli, e le dinamiche resteranno come sono. Poi vivremo semplicemente la nostra vita».
Si parla già di matrimonio.
«Piano, subito a fare del gossip. Non c'è altro da svelare, al massimo ci faranno qualche foto e stop. Tutto quello che verrà succederà naturalmente. E non ho progetti se non il ritorno. Ho le elezioni degli atleti al Cio in cui sono candidata il 4 agosto e il compleanno con volo per casa il 5. Torno dai miei nani, i cani».
federica pellegrini in finale foto mezzelani gmt (c)020
Si è già resa conto dello spazio che ha occupato nello sport?
«Lo sport femminile un po' l'ho cambiato. Certe fragilità e certi meccanismi li ho raccontati e ho sfatato dei tabù. Dalle crisi di panico, ai disturbi alimentari, ai problemi del ciclo prima di una gara. Spero di aver lasciato la libertà di raccontarci in eredità».
Qui Biles e Osaka hanno mostrato il lato umano. È un cambio culturale?
«Mi ha sempre fatto paura sentir parlare della depressione dei campioni. Anche io ho avuto i miei inevitabili momenti di crisi però mai così eclatanti. Tocca soprattutto chi ha vinto molto. È accaduto anche a Phelps, così ha raccontato, ma lui quando doveva esserci ci è sempre stato».
Lei dopo l'oro di Pechino non ha avuto le vertigini?
«No, in quell'inverno sono iniziate le crisi di ansia ma non credo direttamente legate all'eventuale peso del successo».
matteo giunta federica pellegrini
Si sente una reduce?
«Credo sia molto caratteriale, io mi reputo sensibile ma nello stesso tempo forte».
Se incontrasse la se stessa sedicenne che cosa le direbbe?
«Ne hai di fatica da fare».
Rimpianti?
«Nessuno. Io chiudo in pace. Pensavo che l'addio sarebbe stato sofferto invece è arrivato come una liberazione. Non me lo aspettavo. Tante altre volte mi sono sentita pronta a chiudere e poi ho avuto paura di farlo, come se mi stessi perdendo qualcosa. Oggi voglio una vita, del tempo per me, sto in questa giostra da quando ho 14 anni».
MATTEO GIUNTA E FEDERICA PELLEGRINI
Quando ha capito di volersi davvero ritirare?
«Qui. È stato un clic: ci penso da tanto, l'ho maturata adesso. L'idea degli Europei di Roma, nel 2022, nella piscina del record mondiale resisteva nella mia testa. In questi giorni ho capito che non ho niente altro da dire, ho preso tutto quello che c'era da questo sport anche se ci rimarrò attaccata, in qualche modo».
Continuerà a nuotare per piacere?
«No. Se mi devo tenere in forma vado in palestra. Basta vasche».
federica pellegrini matteo giunta 3 pellegrini magnini giunta giunta pellegrini giunta pellegrini alex di giorgio, federica pellegrini, filippo magnini e matteo giunta pellegrini magnini giunta federica pellegrini matteo giunta federica pellegrini matteo giunta 1 FEDERICA PELLEGRINI MATTEO GIUNTA FEDERICA PELLEGRINI MATTEO GIUNTA federica pellegrini matteo giunta 1 FEDERICA PELLEGRINI MATTEO GIUNTA federica pellegrini matteo giunta 2