Vittorio Feltri per Libero Quotidiano
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Brunetta odia Libero, non ricambiato. Il rancore costa troppa fatica e noi siamo deboli. Però abbiamo ancora l' energia sufficiente per dirgli, perfino affettuosamente, che non capisce niente neanche di conti. Non si è neppure accorto che la Lega di Salvini, piaccia o non piaccia, ha preso più voti di Forza Italia, ormai malata terminale e bisognosa di cure palliative. Cosicché il professore veneziano si batte come una tigre, anzi - non esageriamo - come un gattino, allo scopo di impedire ogni iniziativa degli ex nordisti per trovare accordi preliminari con il Movimento 5 Stelle. Secondo lui i forzisti, sebbene sonoramente sconfitti alle urne, conserverebbero il diritto di tenere il timone del (quasi) disciolto centrodestra.
renato brunetta
Al provvisorio capogruppo azzurro non entra in testa che il suo partito - glielo facemmo notare oltre un anno fa - è fallito e con esso i suoi dirigenti, non escluso Berlusconi a cui vanno a genio le elezioni - quanto gli spaghetti - alla puttanesca, le quali tuttavia sono indigeste ai cittadini. Risultato: i consensi diminuiscono drammaticamente, rendendo ridicole le pretese del Cavaliere e dei suoi amichetti, nonché amichette, di salire sul podio a dirigere la orchestra. Essi ed esse in realtà non sono più in grado di dare i tempi nemmeno alla Banda dei Sifoi. Non hanno più i titoli per farlo. Si aggreghino ai salviniani oppure se ne vadano altrove se intendono alzare la voce con la presunzione di farsi ascoltare da qualcuno.
D' altronde una forza politica che alla Camera riceve ordini da Brunetta ed elegge per la settima volta in Parlamento una ministra, le cui opere sono sconosciute, merita di dissolversi in un cucchiaio d' acqua.
Comprendo che i berlusconiani, immeritatamente beneficiati l' ennesima volta dal principe di Arcore, siano terrorizzati all' idea di tornare ai seggi, intuendo che sarebbe per loro una catastrofe, ma a costoro ricordo che la attuale legge elettorale, inadeguata a garantire la governabilità, reca anche la loro firma. Pertanto sono, al pari di altri politici inetti, responsabili dell' orribile stallo in cui è paralizzato il nostro vituperato Paese. In un sistema tripolare, in mancanza di premio di maggioranza, non è possibile formare un esecutivo stabile.
berlusconi convention forza italia 2017
2. BERLUSCONI
Berlusconi a difesa di Brunetta. "Considero gli attacchi giornalistici dei quali è oggetto Forza Italia e il particolare il suo Capogruppo Renato Brunetta ben al di là del legittimo diritto di critica della nostra azione politica. Né Forza Italia né io ci siamo mai fatti intimidire da questo tipo di aggressioni e continueremo a lavorare con la serietà e la serenità di sempre per far uscire il Paese da questa delicata situazione di stallo e assicurare all'Italia un governo stabile". Il riferimento di Berlusconi è agli articoli apparsi su Libero e Il Tempo, quotidiani di proprietà del re delle cliniche Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia, molto critici nei confronti di Renato Brunetta.
La denuncia di Brunetta. "Non occorre essere lettori particolarmente attenti per scorgere un 'medesimo disegno criminoso' - mi si passi l'espressione, decisamente forte ma non troppo lontana dalla realta' - negli attacchi concentrici che le testate giornalistiche del Gruppo Angelucci da tempo dirigono contro Forza Italia, cannoneggiandone il piu' scomodo tra i suoi esponenti: il sottoscritto, professor Renato Brunetta. Editoriali che dalle colonne de 'Il Tempo', come da quelle di 'Libero', tentano di screditare e depotenziare l'azione politica di un parlamentare della Repubblica, facendolo bersaglio ricorrente di strali affilati ed avvelenati, quando non addirittura di autentiche contumelie". Lo dichiara l'onorevole Renato Brunetta, di Forza Italia. "Negli ultimi tre giorni - stante l'approssimarsi di delicate scadenze politico-parlamentari - gli attacchi sono diventati penalmente rilevanti", ha aggiunto Brunetta.
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Solidarietà di Forza Italia. "Esprimo tutta la mia solidarietà personale e politica, anche a nome dei senatori di Forza Italia, al collega e amico Renato Brunetta per i vili e reiterati attacchi a cui è sottoposto sulla carta stampata e che trascendono ormai anche l'ammissibile divergenza di opinioni", dichiara Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia. "Preso a bersaglio per lo stile battagliero, che da sempre lo caratterizza, con cui porta avanti fieramente i principi, i valori e i progetti del Presidente Berlusconi, l'onorevole Brunetta viene attaccato per sminuire l'opera e il risultato di tutta Forza Italia, che, grazie alla lungimiranza del nostro leader, ancora una volta ha portato al successo il centrodestra. E' quindi con convinzione che ci stringiamo attorno a Renato contro una campagna denigratoria inaccettabile".
ANGELUCCI
"Riguardo alle polemiche su Brunetta capogruppo, mi piacerebbe prendere in prestito, una volta tanto, chiedendo venia all'autore, uno dei piu' noti aforismi di Flaiano, per capovolgerne il senso: 'La situazione politica in Italia e' grave ma non e' seria', scriveva appunto Flaiano", dichiara Mariastella Gelmini, deputata di Forza Italia e coordinatrice lombarda. "Oggi la situazione politica e' grave e seria, perche' il rischio e' che il Paese non riesca a trovare un governo che lo riporti al passo. E dunque le dispute sul capogruppo alla Camera sono davvero poca cosa. Anche perche' di Brunetta si puo' dire tutto, tranne che non sia un combattente. E oggi siamo in trincea".
BRUNETTA
Brunetta: “Contro di me un piano criminoso”
«Non occorre essere lettori particolarmente attenti per scorgere un “medesimo disegno criminoso” – mi si passi l’espressione, decisamente forte ma non troppo lontana dalla realtà- negli attacchi concentrici che le testate giornalistiche del Gruppo Angelucci da tempo dirigono contro Forza Italia, cannoneggiandone il più scomodo tra i suoi esponenti: il sottoscritto, professor Renato Brunetta, presidente del gruppo azzurro a Montecitorio».
Editoriali che dalle colonne del Tempo, come da quelle di Libero, tentano di screditare e depotenziare l’azione politica di un parlamentare della Repubblica, facendolo bersaglio ricorrente di strali affilati ed avvelenati, quando non addirittura di autentiche contumelie».
BRUNETTA
«Gli argini della continenza nella critica giornalistica – aggiunge Brunetta – appaiono irrimediabilmente infranti a danno della stessa democrazia: siamo al cospetto di una incontenibile esondazione di livore personale che finisce con il deformare la verità dei fatti (mistificandola), attentare alle libertà politiche, intimidire, aggredire e manganellare (in un crescendo che sa di autentico “squadrismo”) chi – come il sottoscritto – resiste “con dignità ed onore” nelle posizioni di difesa dei valori fondativi di quel grande partito che è (e resterà) Forza Italia. Non lasceremo, dunque, correre e questa volta (per la prima volta) – conclude l’esponente azzurro – faremo ricorso alla magistratura in cui riponiamo la massima fiducia».
titti giovannoni brunetta brunetta e la moglie BRUNETTA