Paolo Griseri per “la Repubblica”
GIOVANNI FERRERO
Ferrero compera il cioccolato inglese. La preda è la Thorntons, 308 milioni di fatturato, 3.500 dipendenti e, soprattutto, 400 punti vendita in Gran Bretagna. La società è leader nel settore della cioccolata di ricorrenza. L’operazione è la prima mossa della famiglia dopo la scomparsa del patriarca Michele. Va nella direzione dell’annunciata strategia di rinnovamento lasciando però inalterati i principi aziendali.
«Questa operazione - dice l’ad del gruppo Giovanni Ferrero - riunisce due aziende altamente complementari, ma, ancora più importante, unisce due aziende che condividono la stessa passione per i marchi che crescono».Parole che vogliono evidentemente rassicurare i dipendenti italiani del gruppo. In effetti il mercato inglese, che nel 2014 ha dato ottimi risultati a Ferrero, ha un pubblico con gusti molto differenti da quelli dell’area sudeuropea e latinoamericana. Da qui la complementarietà di cui parla l’ad.
FERRERO ALBA
L’offerta della società italiana ha già convinto il gruppo dei principali azionisti di Thorntons che hanno ceduto o promesso di cedere pacchetti azionari per l’equivalente del 34,36 per cento. La società di Alba, assistita da Rothschild, propone un’Opa da 157,6 milioni di euro (111 milioni di sterline) che prevede anche l’acquisto del rimanente 66,6 per cento dei titoli.
THORNTONS
Ogni azione è valutata 145 pence. Ieri alla Borsa inglese i titoli di Thorntons sono saliti avvicinandosi al prezzo dell’offerta. Un comunicato della società inglese sottolinea che il board ha giudicato «giusta e ragionevole» l’offerta italiana. Se l’operazione andrà in porto, Ferrero ritirerà il titolo Thorntons dalla Borsa di Londra, fedele al principio dei fondatori che prevede la crescita del gruppo grazie ai soli mezzi propri e senza ricorso al mercato dei titoli.
L’innovazione è invece la scelta di crescere non più solamente attraverso il rafforzamento della struttura aziendale e dei mercati ma anche attraverso acquisizioni. Un primo passo che Giovanni Ferrero aveva anticipato nelle scorse settimane intervenendo a Expo: «Ogni generazione deve esplorare nuove frontiere e possibilmente portarsi oltre le colonne d’Ercole». Il passo compiuto in Inghilterra è comunque una mossa prudente vista la sporporzione tra le due società: di fronte ai 308 milioni di fatturato di Thorntons, stanno gli 8,4 miliardi di Ferrero.
THORNTONS
In un comunicato diffuso ieri sera, Coldiretti apprezza: «Dopo la perdita di marchi storici per oltre 10 miliardi di fatturato, finalmente l’Italia inverte la tendenza». Dopo i buoni risultati ottenuti lo scorso anno, la prospettiva di acquistare 400 nuovi punti vendita è stata evidentemente uno dei motivi più importanti nella decisione della società di Alba.
THORNTONS