gravina
(ANSA) Gabriele Gravina è candidato alla presidenza della Figc nelle prossime elezioni del 22 ottobre: l'ufficializzazione della scelta di Lega Dilettanti, Lega Pro, Aia e Aiac arriva dopo che il Collegio di garanzia ha formulato il suo parare sulla nuova legge sul limite di mandati, dichiarando candidabile alla guida della Figc Gravina e incandidabile Giancarlo Abete.
"Il presidente della LND Cosimo Sibilia, quello della Lega Pro Gabriele Gravina, il presidente dell'AIAC Renzo Ulivieri ed il n.1 dell'AIA Marcello Nicchi, alla presenza di Giancarlo Abete - è scritto in una nota - dopo aver sottoscritto l'accordo per le elezioni della Figc fissate per il 22 ottobre 2018, hanno definito la candidatura alla presidenza federale di Gabriele Gravina. Si conferma la scelta di interloquire con le altre componenti con piena disponibilità e si auspica che ci sia ampia convergenza sul progetto di cambiamento ed innovazione nel governo della Figc"
2. LOTITO E NICCHI NON CANDIDABILI
Alessandro Catapano per gazzetta.it
gravina
Un terremoto scuote la vigilia elettorale del calcio italiano. A tre settimane dal voto, fissato per lunedì 22 ottobre all'hotel Hilton di Fiumicino, il Collegio di garanzia del Coni, cui il regolamento elettorale conferisce un ruolo di vigilanza, fornisce i propri pareri in merito all'interpretazione della legge numero 8 del 2018, la famigerata legge sui mandati. In base alle nuove norme entrate in vigore a febbraio, la carriera dei dirigenti sportivi, di Coni, federazioni, discipline associate ed enti di promozione, non può superare i tre mandati.
COSIMO SIBILIA
Solo chi era in carica al momento dell'entrata in vigore del testo, può allungare un altro mandato. Non è il caso della Figc, che a febbraio non aveva un Consiglio in carica ed era rappresentata unicamente dal commissario Roberto Fabbricini. Motivo per cui, chiarisce il Collegio di garanzia, tutti coloro che hanno già raggiunto il limite di tre mandati non possono ripresentarsi.
I NOMI — È la scure che ha tagliato Giancarlo Abete dalla corsa alla presidenza federale e che esclude un altro mandato in Consiglio per un lungo elenco di noti dirigenti: Damiano Tommasi e Umberto Calcagno per l'Aic, Renzo Ulivieri per l'Aiac, Gabriele Gravina per la Lega Pro. Attenzione, Gravina non può farsi eleggere consigliere federale ma può concorrere alla Presidenza, essendo due organi diversi. Particolare il caso di Claudio Lotito. Il Collegio ha bocciato la sua posizione. Il presidente della Lazio era stato eletto consigliere federale per la Lega di A il 28 maggio scorso, quando già la legge era in vigore (in questi casi, chiarisce il Coni, non vale l'irretroattività).
de martino lotito foto mezzelani gmt115
Porte chiuse - ed ecco la clamorosa novità - anche al presidente dell'Aia Marcello Nicchi, che ha ampiamente superato i tre mandati, seppure come membro di diritto in Consiglio. La legge non intende fare distinzioni con i membri eletti, perciò il rischio è che l'Associazione italiana arbitri debba cambiare il suo presidente se vuole continuare ad essere rappresentata in Consiglio federale. Un altro caso clamoroso.
3. LEGA A
gaetano miccichè
L'Assemblea della Lega Serie A "rimarrà aperta fino a venerdì 5 ottobre per permettere a tutte le società di contribuire con eventuali integrazioni al programma e verificare la possibilità di convergenza su un candidato che possa pienamente rappresentare la Lega Serie A" alle elezioni federali. Lo annuncia un comunicato al termine della riunione, durata un paio d'ore, in cui il presidente Gaetano Miccichè, "ha dato lettura della piattaforma programmatica elaborata e approvata all'unanimità dal Consiglio".
gravina
MALAGO' SIBILIA