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financial times su travaglio e movimento cinque stelle
Mentre voi vi abboffate alle grigliate di Pasquetta o vi chiudete in casa a fare binge watching di Netflix, con le edicole chiuse, per il resto del mondo è un lunedì come gli altri, e il Financial Times, attraverso il suo corrispondente James Politi, spiega la situazione politica italiana al resto del mondo. Lo fa usando le parole di Marco Travaglio – ''il direttore di un piccolo quotidiano'' – da lui definito un surrogate del Movimento 5 Stelle.
(i surrogate sono quei personaggi politici o para-politici che negli eventi della campagna elettorale sostituiscono i candidati, visto che non possono coprire tutto il territorio. Katy Perry e Bernie Sanders erano surrogati di Hillary Clinton nelle settimane prima delle presidenziali 2016. Quindi non sono per forza organici a un partito o groupie del candidato, ma disposti a metterci la faccia in un determinato momento).
renzi vs travaglio a otto e mezzo
Politi cita l'intervista di Travaglio alla Stampa, in cui si augura che l'accordo tra Di Maio e Salvini sia soffocato in culla: ''Conviene sia a Salvini che a Di Maio chiudere qui questa collaborazione istituzionale. Se facessero un governo insieme, i 5 stelle sarebbero linciati sulla pubblica piazza. Luigi Di Maio diventerebbe l'uomo più scortato d'Italia. E poi hanno due programmi costosi e incompatibili: non si può pensare di realizzare contemporaneamente la flat tax e il reddito di cittadinanza''.
LILLI GRUBER E MARCO TRAVAGLIO
''L'opposizione netta di Travaglio non è quella di un commentatore qualunque – scrive Politi. ''E' un importante difensore del Movimento Cinque Stelle e un suo surrogato nei media italiani, e ha aiutato a ispirare la ribellione contro la classe politica tradizionale culminata con le elezioni del 4 marzo. Con la promessa di liberare la politica italiana dalla corruzione, ispirandosi alle battaglie che Travaglio ha portato avanti per anni, i 5 Stelle hanno preso il 32% dei voti e sono diventati il partito più importante...Travaglio e Il Fatto sono state forze combattive e disruptive nel panorama mediatico italiano, offrendo supporto al fervore anti-establishment del M5S in una fase in cui i media tradizionali non gli davano peso''.
grillo travaglio felici
(Politi dimentica l'effetto dirompente sulla politica italiana del Corriere della Sera in versione anticasta, con il direttore Paolo Mieli che aveva armato la penna di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella con due obiettivi: far odiare agli italiani i ''politici di professione''; sostituirli con gli ''industriali del fare'' guidati da Montezemolo. In perfetta eterogenesi dei fini, la prima parte è riuscita, la seconda no, e i benefici li ha raccolti proprio Grillo)
MARCO TRAVAGLIO CON BEPPE GRILLO
Poi si racconta la nascita del Fatto Quotidiano nel 2009, e il legame con il Movimento di Grillo fondato giusto due settimane dopo, l'anti-Berlusconismo, l'apertura di credito a Renzi e in seguito le bastonate al leader PD, con Travaglio che spiega: ''Pensavamo che avrebbe spaccato il sistema, ma in realtà voleva rottamare solo chi non obbediva ai suoi ordini, e ha preservato e riciclato i vecchi poteri economici e finanziari all'interno del suo partito''.
Un esponente del M5S contattato da Politi spiega che l'impatto del quotidiano non è legato al Fatto in sé, visto che vende circa 35mila copie al giorno, ma alle regolari apparizioni di Travaglio nei talk show televisivi. ''È spesso ospite su La7, un canale di proprietà di Urbano Cairo, pure lui una relativa new entry nel panorama mediatico italiano tradizionalmente dominato da Rai e Mediaset. Un portavoce de La7 ha confermato che Travaglio riceve un compenso per le sue ospitate. 'Per noi è meglio che mandare in onda uno dei nostri leader', dice il grillino a ''FT''.
roberto fico al lavoro con il bus
Qualcosa però è cambiato con le elezioni: ''Ora Travaglio potrebbe diventare molto più fastidioso per il Movimento man mano che questo si avvicina al governo. Ha detto chiaramente che fare un accordo con la Lega e Berlusconi, il suo storico nemico, sarebbe nocivo. 'Possono fare quello che vogliono, ma è chiaro che ci sarebbe molta più compatibilità con il centro-sinistra''.
La buona disposizione di Travaglio nei confronti del M5S non è più così eccezionale nel sistema mediatico italiano. Politi sottolinea come il Corriere della Sera, il quotidiano con le radici nell'establishment industriale milanese, ora di proprietà di Cairo, appare molto più sympathetic, più favorevole, ai 5 Stelle.
Cairo
(La prova, aggiungiamo noi, si trova facilmente: il primo a diffondere la fake news di Roberto Fico sull'autobus è stato proprio il Corriere.it, poi ripreso da tutti sia nella notizia che nel titolone ''Fico non lascia le vecchie abitudini: al lavoro coi mezzi pubblici''. Naturalmente la fake news non è che Fico fosse sull'autobus (c'era), ma che si trattasse di una vecchia abitudine: sul sito ufficiale del Movimento 5 Stelle – tirendiconto.it – si scopre che Fico si è fatto rimborsare circa 15mila euro in taxi, mentre sull'autobus saliva circa 7 volte in un anno. Non proprio un habitué).
Roberto Fico - autobus