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    FINCHE’ DURA (LA PANDEMIA) FA USURA –  BOOM DELLO STROZZINAGGIO MA LA VERA IMPENNATA ARRIVERA’ NEI PROSSIMI MESI – AI VECCHI CRAVATTARI SI STANNO SOSTITUENDO BANDE DEL CRIMINE ORGANIZZATO - L’OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ DEL LAZIO: “SE LA SITUAZIONE SANITARIA DOVESSE PRECIPITARE LE MAFIE AVREBBERO GIOCO FIN TROPPO FACILE PER CONQUISTARSI IL TESSUTO ECONOMICO DELLA CITTÀ: SAREBBE UNO TSUNAMI”


     
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    ALESSIA MARANI per il Messaggero

     

    ROMA USURA ROMA USURA

    L'emergenza sanitaria diventa anche economica e l'esposizione finanziaria di famiglie e imprese accresce gli affari degli usurai di quartiere e del crimine organizzato specializzato, che non vuole più la restituzione degli interessi ma mira alla cessione dell'attività stessa.

     

    Il Viminale, nei primi tre mesi dell'anno, ha registrato un aumento del 9 per cento dei reati di usura rispetto allo stesso periodo del 2019, ma la vera impennata, secondo gli esperti, arriverà nei prossimi mesi. Intanto sono raddoppiati, a livello nazionale, i sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza derivati da operazioni d'usura. Il generale Giuseppe Zafarana lo ha ricordato, ieri, davanti alla commissione finanze in Senato, ribadendo l'allarme già lanciato.

    USURA USURA

     

    Secondo Confcommercio sono circa 40mila le imprese a rischio usura in Italia e sei milioni le famiglie che hanno accumulato debiti a cui fanno sempre più fatica a fare fronte. Solo a Roma i commercianti a rischio usura sono quattromila, la maggior parte nel Centro, svuotato di uffici e di turisti. Qui dall'inizio dell'anno, le denunce per usura sono state 11.

     

    Proprio ieri mattina la Squadra Mobile della Questura ha arrestato 6 persone, tra queste anche un ottantenne e un autista di scuolabus, che avevano trasformato due Caf, al Portuense e a Fiumicino, in basi operative.

     

    matteo piantedosi matteo piantedosi

    Undici è un numero di per sé esiguo ma pur «in aumento rispetto al 2019, e in un contesto in cui tutti gli altri reati, visti i mesi di lockdown, sono diminuiti», aveva spiegato pochi giorni fa il neo-prefetto della Capitale, Matteo Piantedosi, disponendo il rafforzamento e la riunione immediata della task-force del Gruppo ispettivo interforze su riciclaggio e usura.

     

    «Ai vecchi cravattari - rileva Gianpiero Cioffredi, a capo dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità nel Lazio - si stanno via via sostituendo bande del crimine organizzato pronte a offrire liquidità.

     

    Con l'emergenza Covid stanno accorciando anche i tempi: non aspettano più che gli imprenditori in difficoltà si rivolgano a loro, ma si propongono essi stessi come acquirenti, a prezzi stracciati, però, umilianti per chi ha investito risparmi e sacrifici di una vita, con cifre che equivalgono a malapena a un terzo del reale valore dell'attività». E chissà mai se poi alle somme pattuite in quelle procure a vendere (o prestiti simulati) daranno effettivamente onore.

    USURA USURA

     

    UNO TSUNAMI «Se la situazione dovesse precipitare - incalza Cioffredi - le mafie avrebbero gioco fin troppo facile per conquistarsi il tessuto economico della città: sarebbe uno tsunami». Bar, ristoranti, negozi, palestre, centri estetici: la lista dei beni a perdere è lunga. Attività fagocitate, vite stravolte.

     

    È di luglio la notizia choc riportata dal presidente della Camera di Commercio di Caserta: figli lasciati in pegno a lavorare in nero per gli usurai e pagare, così, i debiti contratti dalla famiglia. I numeri parlano anche di 5.992 operazioni finanziarie sospette effettuate solo a Roma e segnalate in questi mesi alla Banca d'Italia, a fronte di 4.217 in tutto il 2019.

     

    cioffredi cioffredi

    Eppure altri numeri, quelli delle denunce, di chi si espone, di chi riconosce l'usuraio, sebbene in crescita, restano molto bassi. Le denunce, poi, che approdano in Procura sono pochissime. «Ma l'unico modo - dice l'avvocato Luigi Ciatti, dell'Ambulatorio antiusura onlus del Lazio - per spezzare la catena e riavere indietro la propria vita è denunciare l'usuraio.

     

    Al nostro ambulatorio i contatti sono aumentati del 30% tra marzo e aprile, all'inizio dell'emergenza Coronavirus e da luglio del 50%. Quest' anno sono già 11 le persone che hanno denunciato e hanno ottenuto il sussidio immediato fino a 20mila euro erogato dalla Regione, prima non erano più di 4 o 5. Chi denuncia non viene abbandonato, anzi».

     

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    Per Lucia Brandi, della Fai Agisa Onlus antiusura che opera nel VII Municipio di Roma, quello dei Casamonica per intenderci, «molte richieste di aiuto sono camuffate dal sovraindebitamento economico. Difficilmente la vittima ammette l'usura e chi denuncia lo fa perché è all'anticamera della canna del gas».

     

    Maurizio Fiasco, storico studioso del fenomeno e consulente della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, avverte: «L'area delle famiglie in condizione tecnica di fallimento è passata da 2 milioni dello scorso anno a 6 milioni in questi ultimi mesi di Covid. L'usura è un fenomeno che si conosce benissimo. Non bisogna aspettare che le vittime varchino le soglie di commissariati o caserme, ma arrivare a loro con una rete sociale interforze».

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