Alex Frosio per "la Gazzetta dello Sport"
cr7
Tre lustri valgono secoli, nel calcio al tempo del Covid che ribalta giudizi nel giro di un' infrasettimanale. Leo Messi e Cristiano Ronaldo hanno dominato l' Europa per quindici anni, spartendosi 11 Palloni d' oro e 9 Champions, oltre all' irrisolvibile dilemma su chi sia il "goat". Ma è la fine di un' epoca: nei quarti di Champions non ci saranno né il 10 né CR7. Non succedeva dal 2004-05, quando Leo era un ragazzetto che ammirava Ronaldinho e Cristiano un potenziale purosangue che Sir Alex Ferguson cercava di addomesticare.
messi
Ronaldo ha salutato con il più improvvido dei suoi "siuuu", in barriera su punizione contro. Messi ha esploso un' ultima fiammata meravigliosa e nostalgica, come Odino che sfida i nuovi dei in American Gods, ma è emblematico che abbia sbagliato il rigore della possibile speranza, mentre Kylian Mbappé ha realizzato quello che ha spalancato presto la qualificazione parigina ai quarti.
messi psg
Eccolo qua, il nuovo dio: giovane, veloce, iperconnesso come l' altra divinità di ultima generazione, Erling Haaland. Il francese, 22 anni, campione del mondo 2018, è il più giovane ad aver raggiunto i 25 gol in Champions (in 42 partite), ma l' altro - il Terminator norvegese che di anni ne ha 20 - ha cominciato l' inseguimento ed è già a buon punto, 20 gol in 14 gare (e 100 in carriera...).
Tutti e due viaggiano a un ritmo che, in prospettiva, potrebbe addirittura mettere in dubbio la fenomenale lista di record di Messi e Cristiano Ronaldo. È finita un' epoca, ne è già cominciata un' altra.
mbappè haaland