• Dagospia

    FINITA LA TREGUA, TORNANO I MISSILI - 30 PERSONE SONO MORTE DURANTE GLI ATTACCHI AEREI ISRAELIANI SU GAZA, UN REPORTER DI UN EMITTENTE QATARIOTA RIFERISCE CHE "LE PERSONE HANNO INIZIATO A FUGGIRE DA RAFAH MA SONO STATE BOMBARDATE" - I TERRORISTI DI HAMAS HANNO SPARATO 250 MISSILI VERSO TEL AVIV, DUE SOLDATI ISRAELIANI SONO STATI UCCISI - GLI STATI UNITI LAVORANO A UNA "SAFE ZONE" A SUD DI GAZA - LA TESTIMONIANZA DI UNA CITTADINA ISRAELIANA: "SIAMO STATI ABBANDONATI DAL NOSTRO PAESE"


     
    Guarda la fotogallery

    GUERRA IN MEDIO ORIENTE, OLTRE 250 RAZZI SU ISRAELE E RAID AL CONFINE CON L’EGITTO. FONTI USA: NETANYAHU PRONTO A ISTITUIRE “SAFE ZONE” NEL SUD DI GAZA

    Estratto da www.lastampa.it

     

    BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA

    […] Più di 30 persone sono state uccise negli attacchi aerei israeliani questa mattina che hanno preso di mira le aree delle città meridionali di Khan Younis e Rafah, nella Striscia di Gaza. A partire dalla scorsa notte, gli attacchi aerei in corso hanno danneggiato gran parte del lato orientale di Khan Younis e ai residenti è stato ordinato con tono minaccioso di evacuare verso il lato occidentale della città o verso la città di Rafah, riporta al Jazeera.

     

    Un reporter dell'emittente del Qatar riferisce che «le persone hanno iniziato a fuggire da Rafah ma sono state bombardate, confermando il fatto che non esiste un posto sicuro a Gaza. Centinaia di residenti sono ancora bloccati nelle aree di Khan Younis prese di mira poiché le strade principali che conducono ad altre parti della città o più a sud sono state distrutte o gravemente danneggiate». Nel nord, i soccorritori hanno tirato fuori almeno 10 corpi da sotto le macerie dopo che gli attacchi israeliani hanno distrutto 50 case.

    SOLDATI ISRAELIANI A GAZA SOLDATI ISRAELIANI A GAZA

     

    Hamas lancia oltre 250 razzi su Tel Aviv e altre città

    Il braccio armato di Hamas e quello della Jihad islamica affiliata hanno annunciato di aver lanciato razzi su Tel Aviv e altre città israeliane; secondo l'esercito israeliano i razzi lanciati sono oltre 250; due soldati sono rimasti uccisi.

     

    L’Id: da venerdì colpiti oltre 400 obiettivi a Gaza

    L'esercito israeliano continua a bombardare la striscia di Gaza e dalla fine della tregua, venerdì scorso, ha colpito «oltre 400 obiettivi». Lo ha fatto sapere l'IDF, mentre il bilancio delle vittime, 240, è stato fornito dal ministro della Salute di Gaza, gestito da Hamas.

     

    soldati israeliani a gaza soldati israeliani a gaza

    Hamas: stop tregua fino a quando Israele non smette attacchi

    I negoziati per lo scambio di prigionieri sono terminati e non riprenderanno fino a quando Israele non interromperà le operazioni militari a Gaza e consegnerà tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Lo afferma un funzionario di Hamas ad Al Jazeera. Israele ha ritirato la propria delegazione negoziale del Mossad a Doha, in Qatar, dopo l'"impasse" nella trattativa per proseguire la tregua.

     

    M.O.: fonti Usa, Israele pronto a 'safe zone' nel Sud di Gaza

    Israele ha accettato di designare ampie zone di sicurezza nel Sud di Gaza in seguito all'espansione delle sue operazioni militari. L'accordo arriva dopo il terzo viaggio del Segretario di Stato Anthony Blinken nella regione e il quarto viaggio in Israele dopo l'attacco del 7 ottobre. È quanto riferisce un alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa a Nbc News.

    combattimenti a gaza combattimenti a gaza

     

    In ognuno dei suoi viaggi in Israele, Blinken ha avanzato richieste specifiche, precisa il funzionario, partendo dagli aiuti umanitari a Gaza, per arrivare poi alle tregue nei combattimenti mentre ora Blinken chiede un piano per ridurre al minimo le sofferenze dei civili nel Sud di Gaza. Israele - prosegue l'alto funzionario alla Nbc News - ha inizialmente respinto le prime richieste, ma questa volta è stato più disponibile e stava già lavorando alla creazione di un piano per delle 'safe zone' nel Sud della Striscia. Il funzionario ha infine dichiarato che le aree di sicurezza richieste sono molto più grandi di quelle inizialmente discusse e che i dettagli devono ancora essere definiti. Secondo l'accordo, alcune persone dovranno lasciare le loro case, ha concluso il funzionario, aggiungendo che queste zone potrebbero comunque essere al centro di operazioni antiterrorismo mirate.

     

    "NOI TRADITI DUE VOLTE VOLEVAMO LA PACE SIAMO STATI MASSACRATI"

    Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “La Stampa”

    gaza distrutta dai bombardamenti israeliani gaza distrutta dai bombardamenti israeliani

     

    Avraham Havron era poco meno che ventenne quando arrivò a Be'eri, era sopravvissuto all'Olocausto e si era trasferito nel neonato Stato israeliano in cerca di una nuova vita assieme alla moglie Rina. Sono stati tra i pionieri dell'omonimo kibbutz dove hanno cresciuto figli e nipoti. Tre quarti di secolo dopo ciò che è stato costruito da Avraham e Rina viene polverizzato dall'onda terroristica di Hamas.

     

    A raccontarci un pezzo di cronaca del 7 ottobre 2023 è Shira Havron, nipote di Avraham e Rina. […]

    Le zie di Shira sono Lilach Kipnis, 60 anni e Shoshan Haran 67 anni. La prima aveva doppio passaporto israeliano italiano in virtù del fatto che il marito Eviatar Kipnis, 65 anni, era figlio di italiani. Entrambi sono stati uccisi il 7 ottobre assieme al badante filippino Paul Castelli che accudiva Eviatar a causa della sua invalidità. […]

     

    soldati israeliani a gaza 2 soldati israeliani a gaza 2

    C'è poi una riflessione più ampia. «Il 7 ottobre ci siamo sentiti abbandonati dal nostro Paese che aveva promesso di proteggerci, e questo non è certo un segreto. Ora non possiamo che essere fiduciosi nel fatto che lo Stato farà ogni sforzo per liberare tutti gli ostaggi». Durante i 50 giorni di cattività Shira è andata a Bruxelles: «Sono stata invitata a parlare alle manifestazioni e incontrare le autorità europee affinché facessero pressioni sulle persone giuste. Abbiamo avuto contatti anche con le autorità di Roma, specie mio cugino il figlio degli italiani Eviatar e Lilach, che ha anche incontrato Papa Francesco». […]

    bombardamento a jabalya 7 bombardamento a jabalya 7

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport