VIVA RAI 2 FIORELLO 15 FEBBRAIO 2023
Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per corriere.it
fuortes mattarella
Festival di Sanremo: ultimo atto. Della kermesse canora dei record si discuterà domani mattina, mercoledì 15 febbraio, nel consiglio di amministrazione Rai. É prassi che dell’evento più importante prodotto dall’azienda pubblica si parli presso l’organo che lo gestisce.
L’amministratore delegato Carlo Fuortes, finito nel mirino della maggioranza di governo, sicuramente snocciolerà i dati già presentati sui risultati di ascolto e economici, a partire dalla raccolta pubblicitaria che ha superato i 50 milioni. Molto probabile che si parli anche delle polemiche generate dal Festival: dal messaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, letto a tarda notte, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di cui i consiglieri non sapevano nulla, dalla promozione di Instagram e dei profili social privati, fino alle discusse performance di Fedez e di altri artisti.
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FIORELLO VIVA RAI 2
Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, interrogato sul ricambio al vertice della Rai, non ha commentato ma ha mosso precise critiche: «Le televisioni locali hanno fatto più servizio pubblico che certe tv nazionali che manco hanno ricordato che si votava in Lazio e Lombardia. Se uno avesse dovuto decidere in base alla Rai, in base a quello che ha visto all’ultimo Sanremo, cosa avrebbe dovuto fare? Evidentemente - ha aggiunto - i cittadini sono molto più concreti e pragmatici». Nel merito della riforma della Rai, Salvini è convinto che il canone vada tolto dalla bolletta e che vada fatta una riflessione «su quanto costano alcuni superstipendi e sul ruolo di alcuni agenti». Il riferimento è al superagente Lucio Presta che ha gestito Sanremo.
carlo fuortes
Tornando al cda, tra gli altri argomenti in agenda ci sono anche l’audizione dell’ad di Rai pubblicità Gian Paolo Tagliavia e l’aggiornamento sul piano industriale e sul contratto di servizio. Ma anche la presentazione del nuovo Piano editoriale del Tg2 da parte del nuovo direttore Nicola Rao, che indicherà i vice. Secondo indiscrezioni, verrebbero confermati i quattro in quota Forza Italia, Lega, Pd (due). Mentre il vice grillino verrebbe sostituito da un giornalista in quota Fratelli d’Italia. Venerdì il piano editoriale andrà al voto della redazione. Dove in molti si chiedono che senso ha procedere, visto che Rao viene dato per papabile al Tg1.
Intanto l’assemblea del Tg1 ha aderito alla mobilitazione sindacale dell’Usigrai che prevede di attenersi alla rigorosa applicazione del contratto. Motivo: la mancata risposta dell’azienda alla richiesta dell’Usigrai e della Consulta dei Cdr di intervenire sulle gravi mancanze di personale nelle testate nazionali.
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