LUIGI PANELLA per repubblica.it
tyson fury
L'uomo di Manchester porta la pioggia a Las Vegas e soprattutto si riporta in Inghilterra il titolo mondiale dei pesi massimi nella versione Wbc. Tyson Fury è il nuovo re della categoria più affascinante: sul ring dell'MGM Grand, l'uomo dal pugno d'acciaio, Deontay Wilder, si arrende alla settima ripresa. O meglio, per lui lo fanno i suoi secondi che, consci di un match ormai senza via di uscita, gettano la spugna.
Per un match nelle previsioni equilibratissimo, specialmente dopo il pari mozzafiato nella prima sfida tra i due, un finale decisamente a sorpresa. Ma che sarebbe stata una giornata diversa dalle altre lo si era capito sin dalle prime ore del mattino, quando la città sorta sul deserto era stata innaffiata da una pioggia a tratti copiosa, arricchita addirittura da un arcobaleno.
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Atmosfera delle grandissime occasioni, con sfarzo agli eccessi è look esagerati. Immancabile la presenza di star del mondo dello sport e dello spettacolo. Citiamo Michael J. Fox (sempre presente dai tempi di Tyson) e Magic Johnson. Ma clou del prematch è stata la presenza contemporanea sul ring di tre leggende quali lo stesso Tyson, Evander Holyfield, e Lennox Lewis, protagonisti nel passato di memorabili sfide incrociate.
Il match, come detto, è stato a senso unico. Wilder ha dato segnali di sé solo al primo round, quando ha piazzato un destro dei suoi che però non ha scalfito Fury. Il britannico ha vinto di forza e di personalità, prendendo il centro del ring è lavorando alla perfezione con il jab sinistro. Due le svolte. Al terzo round un destro alla tempia ha mandato al tappeto Wilder. La replica nella quinta ripresa: Wilder di nuovo giù dopo un tremendo sinistro al fianco.
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Di fatto la fine per Wilder, alle prese anche con una sospetta foratura del timpano. Il re è dunque Fury. In fondo ce lo aveva annunciato con la sua indimenticabile entrata sul ring, sostenuto in alto su un trono con una corona e tanto di abiti reali, mentre echeggiavano le note di una vecchia canzone di Patsi Cline, ‘crazy, pazzo.
Spettacolare come il suo dopo match, quando ha preso il microfono per intonare ‘American pie' tra il tripudio dei tantissini tifosi inglesi al seguito. A proposito di Inghilterra, va ricordato che il detentore delle cinture Wba, Wbo e Ibf è un altro suddito della regina, Anthony Joshua. Dovessero fare il derby di riunificazione, non basterebbero due Wembley.
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