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    FISCO INFERNO PER RAOUL BOVA – L’ATTORE FINISCE A PROCESSO CON L’ACCUSA DI AVER EVASO 417MILA EURO NEL 2011 - IL REATO CONTESTATO  È “DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE ARTIFICI” - È LA SECONDA VOLTA CHE BOVA DEVE AFFRONTARE GUAI GIUDIZIARI LEGATI AL MANCATO VERSAMENTO D’IMPOSTE LEGATE AI DIRITTI D’IMMAGINE. IL 25 LUGLIO DEL 2017 L’ATTORE È STATO CONDANNATO PER…


     
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    Da leggo.it

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    Raoul Bova è sotto processo con l’accusa di aver evaso 417mila euro nel 2011. Il reato contestato all’attore è «dichiarazione fraudolenta mediante artifici». Questa la ricostruzione operata dalla procura. Lo scrive il Corriere della Sera. L'attore avrebbe rappresentato nel 2012 «il versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80%».

     

    Proprio alla Sanmarco nel 1996 l’attore ha ceduto in via esclusiva i diritti economici derivanti dall’utilizzazione della sua immagine. L’accordo, secondo la procura, è stato un trucco mirato a frapporre la società quale schermo alzato per ostacolare l’accertamento da parte del Fisco di quanto avrebbe dovuto pagare di tasse l’attore, difeso dall’avvocato Bruno Assumma.

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    Bova, sempre stando al capo d’imputazione, avrebbe dovuto ricevere un corrispettivo minimo dallo sfruttamento diritti d’immagine, come previsto nel contratto. Denaro che invece non gli è mai stato versato. Il risultato è che nel 2011 «nella dichiarazione dei redditi sono stati indicati elementi attivi per un ammontare inferiore a quelli effettivi ed elementi passivi fittizi». La conseguenza è stata un’evasione Irpef di 417 mila euro. Il reato sarebbe stato commesso il 27 luglio del 2012. La prossima udienza è fissata per il 6 dicembre del 2022. Sul processo incombe la prescrizione.

     

    I guai con la giustizia

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    È la seconda volta che Bova deve affrontare guai giudiziari legati al mancato versamento d’imposte legate ai diritti d’immagine. Il 25 luglio del 2017 l’attore è stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione sempre per «dichiarazione fraudolenta mediante artifici» per un’evasione di circa 600mila euro risalente al quinquennio tra il 2005 e il 2010.

    E mercoledì si apre un altro guaio giudiziario per Bova: è accusato in un processo di violenza privata, minacce e lesioni perché avrebbe aggredito un automobilista, colpevole secondo l’attore di aver quasi investito durante una manovra la compagna Rocío Muñoz Morales, 33 anni.

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