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    MAI DIRE RAI! FORZA ITALIA SI SPACCA SU CAMPOSANTO DALL’ORTO: LE BERLUSCHINE COMI E PRESTIGIACOMO APPREZZANO IL NUOVO CORSO DEL DG, MENTRE GASPARRI & BRUNETTA LO ATTACCANO - IL PIDDINO PELUFFO: “LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA”


     
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    1 - CAMPO DALL’ORTO E L’IDEA DI RAI CHE PIACE PURE A FI

    Dal "Corriere della Sera"

     

    antonio campo dall orto antonio campo dall orto

    Al centrodestra piace la Rai firmata da Antonio Campo Dall’Orto. «La strategia del direttore generale delineata nell’intervista al Corriere va nella giusta direzione», dice Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. «Mi auguro che il Senato acceleri l’approvazione della riforma perché si inizi questo nuovo corso», auspica l’eurodeputata azzurra Lara Comi. Il percorso delineato dal dg di viale Mazzini «è da sostenere perché punta a valorizzare un patrimonio culturale imprescindibile», aggiunge Dorina Bianchi, Ncd. «Creatività, attenzione al digitale, potenziamento del ruolo delle nuove tecnologie, bene il suo restyling», conferma il verdiniano Ignazio Abrignani di Ala. (G. Ca.)

     

    2 - RAI: GASPARRI, GUIDA INCERTA E CONFUSA, SPESE INUTILI

    (ANSA) - RAI: "Il pensiero di Forza Italia sull'azione dell'attuale direttore generale della RAI e' quello che ha espresso con puntualita' Arturo Diaconale con un articolo sul Giornale di oggi. Ed e' quello che io, Brunetta ed altri abbiamo piu' volte espresso in Commissione parlamentare di vigilanza. La RAI va avanti bene per le sue forze interne, ma attualmente c'e' una guida incerta e confusa". Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI). "Peraltro - aggiunge - sin qui ha moltiplicato inutili spese con assunzioni dall'esterno che hanno mortificato le professionalita' interne. Il nostro giudizio quindi e' molto negativo e lo ribadiremo, con chiarezza, in commissione parlamentare di vigilanza". (ANSA).

    maggioni campo dall orto maggioni campo dall orto

     

    3 - RAI: BRUNETTA "AD OGGI DA CAMPO DALL'ORTO SOLO NOMINE ESTERNE"

    (ITALPRESS) - "Non possiamo che condividere pienamente quanto espresso oggi dalle colonne de Il Giornale dal consigliere del cda Rai Arturo Diaconale. In commissione di vigilanza Rai, Forza Italia ha da sempre portato avanti diverse battaglie per rendere la Rai davvero trasparente - attraverso la pubblicazione dei compensi prevista per legge - e piu' attenta alle professionalita' interne che troppo spesso vengono relegate in un angolo per lasciare posto ai soliti amici del potente di turno.

     

    BRUNETTA ITALICUM BRUNETTA ITALICUM

    La gestione del Dg Campo Dall'Orto non si sta distinguendo particolarmente in nulla, se non per alcune nomine esterne appunto, che non fanno presagire nulla di buono e di cui Forza Italia chiedera' conto ai vertici Rai, nel seguito dell'audizione, domani in commissione di vigilanza. Quando la scellerata riforma, attualmente all'esame del Senato in seconda lettura, diventera' legge, l'effetto finale sara' di consegnare ufficialmente il servizio pubblico radiotelevisivo, nelle mani di un solo uomo, longa manus dell'esecutivo. Forza Italia non consentira' questa deriva". Lo afferma in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

     

    4 - RAI: PELUFFO "DA GASPARRI SOLITE POLEMICHE AD ARTE"

    (ITALPRESS) - "In sole 24 ore, su Campo Dall'Orto, Forza Italia e' passata dagli elogi della Comi e della Prestigiacomo alle bocciature di Gasparri e Diaconale. La confusione, insomma, regna sovrana".

    DITO MEDIO DI GASPARRI AI GRILLINI DITO MEDIO DI GASPARRI AI GRILLINI

     

    Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai. "Quale sia, al momento il giudizio del centrodestra sul direttore generale della Rai, non e' dato sapere. Esiste, tuttavia, anche un'altra ipotesi. Spesso Gasparri e' solito montare polemiche ad arte per influenzare le decisioni. Non vorremmo che, di nuovo, il suo non fosse il tentativo disperato di chi, davanti a Dell'Orto che parla di prodotto e meritocrazia, non abbia interesse a fermare il cambiamento", conclude Vinicio Peluffo.

     

    5 - LA RAI RACCONTA IL MALI IN DIRETTA DA NAIROBI (CHE DISTA 7.000 KM)

    Da “Globalist.it”

     

    ANTONIO CAMPO DALL ORTO ANTONIO CAMPO DALL ORTO

    "Grazie, Nucci, se hai novità..."Massimo Giannini ringrazia Enzo Nucci, corrispondente Rai in Kenya, collegato da Nairobi. Giannini conduce una edizione straordinaria di "Ballarò", in considerazione dell'attentato in Mali, dopo quello che è accaduto una settimana fa a Parigi. Quel "Se hai novità..." ci porta a una considerazione, che attiene alla struttura e all'organizzazione di una azienda editoriale complessa come la Rai. Sicuro che sia giusta quella dispiegata fin qui? Il corrispondente della Rai era collegato in diretta da Nairobi. Si era collegato anche col Tg1 delle 20. Visto che tra Nairobi e Bamako, in Mali, ci sono 7.000 ( settemila ) chilometri, quali possibilità ci sono che le news possano arrivare prima a Nucci che non a Roma.? Peraltro, restando ai chilometri, Roma è più vicina di Nairobi a Bamako. Quindi...

     

    6 - DALL'ORTO: RAI-PAY CON LO SPORT

    Aldo Fontanarosa per “La Repubblica”

     

    La Rai tornerà presto al tavolo dei diritti sportivi. Obiettivo è acquisire eventi di pregio che la tv di Stato vuole vendere agli italiani anche in pay-per-view (se autorizzata dal nuovo Contratto di Servizio che l'azienda discuterà con il governo amico di Renzi). I documenti di lavoro del nuovo vertice citano il modello TvoD (la pay-per-view appunto) e indicano il calcio e il tennis (oltre alle fiction e ai film) tra i contenuti di qualità che si cercherà di acquisire e vendere.

    antonio campo dall orto lap antonio campo dall orto lap

     

    Come Affari& Finanza anticipa nel numero in edicola domani, Campo Dall'Orto punta a valicare confini che finora sembravano insormontabili. Intanto chiederà al governo il via libera a entrare nel segmento della televisione a pagamento (l'altro modello citato dai documenti Rai è lo Svod, con un catalogo offerto in cambio di un mini-abbonamento mensile sul modello di Netflix). Quindi punterà al calcio anche al di là dei suoi storici punti di forza (Nazionale e Coppa italia).

     

    LARA COMI LARA COMI

    Nel radar di Viale Mazzini - ma qui siamo a livello di ipotesi - potrebbe finire il Pacchetto D che la Lega Calcio ha messo all'asta quest'anno e che sia Sky e sia Mediaset hanno scansato, anche per gli alti costi iniziali. Il Pacchetto D - che è poi finito a prezzo di saldo alla Infront, consulente della Lega nella partita dei diritti comprende 114 gare della Serie A, tre per ogni giornata.

     

    Tutte da trasmettere attraverso le autostrade che piacciono a Campo Dall'Orto: quelle di Internet. Se davvero Viale Mazzini prenderà la Serie A (il piano di Campo Dall'Orto richiede 5 anni per andare a regime), allora si farà più forte la sfida al gruppo Berlusconi e alla stessa Sky. Questa, dunque, è la strategia di medio lungo periodo. Nel breve periodo, il direttore generale ha un compito diverso: realizzare, se possibile, la riforma dell'informazione. Il Piano - già approvato dal precedente Consiglio di amministrazione e dalla Commissione parlamentare di Vigilanza prevede di accorpare il Tg1, il Tg2 e Rai Parlamento nella Newroom 1; il Tg3, RaiNews24 e la testata regionale Tgr nella Newsroom 2.

     

    lara comi in visita a uno stabilimento balneare invisibile lara comi in visita a uno stabilimento balneare invisibile

    Dopo settimane di studio, Campo Dall'Orto porterà la riforma dell'informazione all'esame del prossimo Cda, il 26 novembre. In quella sede, il dg metterà in guardia i consiglieri dal rischio di una battaglia sindacale dura, visto che l'unificazione di 6 testate in due sole porta con sé decine di esuberi tra i cronisti.

     

    La cifra di 250 esuberi - ipotizzata dal sindacato dei giornalisti Usigrai, furioso - è sovrastimata, dicono le prime simulazioni della tv di Stato. Ma certo sono in discussione decine di posti, soprattutto tra i "quadri" dei telegiornali (capiredattori, vice capiredattori, capiservizio). Per evitare di fronteggiare scioperi a ripetizione, la Rai ha bisogno di mettere in campo degli strumenti soft e concordati, come gli esodi incentivati. Più delicata la posizione dei contrattisti a termine che affollano oggi i programmi di rete e le rubriche dei Tg, destinati a sicuro ridimensionamento.

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