DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
Francesco Forastiere, da ieri in Italia abbiamo superato il milione di casi Covid. «Impressionante, già. Ma tutto il mondo è in una situazione molto difficile». Da due giorni, però, sembra che l'epidemia almeno da noi stia rallentando. Il consulente dell'Oms, direttore della rivista Epidemiologia e Prevenzione, frena gli entusiasmi: «Per adesso è solo una speranza, sono i primissimi dati, ci potrebbero essere delle oscillazioni. Vero: negli ultimi due giorni c'è stata una decelerazione, ma il numero degli attualmente positivi è ancora molto grande».
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
Diminuisce, però, pure il rapporto tra positivi e tamponi fatti.
«Anche questo ci fa nutrire un filo di speranza, ma tenue. Perché sui tamponi le Regioni stanno seguendo strategie diverse, perciò bisogna stare attenti. Il rapporto sarebbe rassicurante se fosse solo tra tamponi molecolari positivi e tamponi molecolari fatti. Numeratore e denominatore. Attenzione invece a non fare confusione, considerando anche i test rapidi antigenici, di ben altro valore».
Sale invece il numero dei morti.
«La mortalità non è il riflesso del numero dei contagiati di oggi ma dei contagiati di 10-15 giorni fa. Questo vuol dire che anche se il numero dei nuovi contagi dovesse stabilizzarsi o addirittura diminuire, la mortalità probabilmente continuerà ancora ad aumentare perché rispecchia l'epidemia dei giorni precedenti. Ovvio che sono numeri che spaventano, ma se continueranno a diminuire i contagiati, più in là vedrete che diminuiranno anche i morti» .
La convince il sistema delle Regioni a colori?
«Il lockdown parziale era l'unica risposta. La chiusura di bar e ristoranti, il coprifuoco, sono tutte misure che hanno responsabilizzato gli italiani. E la cautela dovrà continuare, spero di non rivedere più in giro le scene di quest' estate».
Almeno fino al vaccino.
«Piano con il vaccino. Gli annunci non sono stati ancora confortati da pubblicazioni scientifiche».
E tra poco arriva pure l'influenza.
«Speriamo che grazie alla vaccinazione antinfluenzale e al distanziamento che abbiamo imparato ormai a rispettare, almeno la circolazione dell'influenza quest' anno sia minore».
Il premier Conte vorrebbe comunque evitare un secondo lockdown nazionale.
«Farebbe bene. Perché un secondo lockdown generale avrebbe effetti collaterali gravissimi non solo per i malati non Covid che finirebbero ancora più isolati. Ma per l'intera situazione economica del Paese, con un disagio sociale fortissimo che favorirebbe patologie psichiatriche molto gravi. Nei limiti del possibile, dunque, meglio evitare. Ma se l'epidemia peggiora allora purtroppo non vedo alternative».
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