Da “I Lunatici” - Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
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Francesco Gucciniè intervenuto ai microfoni diRai Radio2nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Guccini ha parlato del singolo di Roberto Vecchioni, con cui ha duettato, dedicato ad Alex Zanardi: "La canzone 'Ti insegnerò a volare', dedicata ad Alex Zanardi? E' l'ultimo singolo di Vecchioni, io ho soltanto fatto una comparsata, la canzone è opera sia per quanto riguardo la musica che le parole di Roberto Vecchioni. Roberto ha detto di aver fatto una immensa fatica per convincermi a cantarla? Ma no...Me lo ha chiesto ed ho risposto volentieri. Vivo in montagna, ma non sui monti. E' diverso".
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Guccini ha rivelato quali sono le canzoni di colleghi che gli sarebbe piaciuto scrivere: "Luci a San Siro, ma non solo quella. Ce ne sono tante. Per citarne un'altra, 'Com'è profondo il mare', di Lucio Dalla. Sono molte le canzoni scritte da altri che mi piacciono".
Sulle nuove generazioni: "Cambiano i gusti e cambiando i gusti cambiano le sensazioni e le emozioni. Io ora vivo sulle montagne, non conosco molto i giovani, purtroppo ultimamente incontro solo persone della mia età. Il mio rapporto con la notte? Era ottimo quando vivevo giù a Bologna, facevo le tre o le quattro del mattino giocando a carte all'osteria con gli amici. Tiravo tardi, fino all'ultimo. Poi nel 2000 sono venuto a vivere in montagna e ora la notte non esiste più. Finché abitavo a Bologna amavo giocare a carte di notte. Non abbiamo mai scommesso neanche un caffè, giocavamo per il solo piacere di giocare".
Francesco Guccini e Raffaella Zuccari
In una canzone scrisse 'Il Che ritornerà...': "Se ne sono convinto oggi? Mah...Il Che forse tornerà in America Latina. Qui da noi è difficile che ritorni. Anzi, ritorna qualcuno dall'altra parte. Purtroppo". Sul suo rapporto con la fede: "Sono agnostico. Se Dio è morto? Quella è una canzone generazionale, che parlava dei miei coetanei di allora. Adesso è tutto cambiato. Anche la rabbia è cambiata. Oggi è meno giovanile, piccolo borghese, più da periferia. Più che la rabbia, c'è un astio, un livore. Non è bello. Prima c'era una rabbia più sana. Purtroppo c'è una guerra tra poveri".
francesco guccini
Sul rapporto con la tecnologia e i social: "Sto litigando con il mio computer. Ero andato per scrivere un pezzo del romanzo che sto terminando e lui s'è bloccato. Ho litigato col computer. Quello dell'elettronica è un mondo totalmente diverso dal mio. I social? Non li frequento assolutamente. Magari ogni tanto parlano di me sui social ma non mi interessa. Dei social penso abbastanza male, c'è gente che si sfoga rimanendo anonima, una volta certe cose rimanevano al bar, oggi vengono diffuse in tutta Italia, non è una cosa molto simpatica".
Sulla sua vita di oggi: "Vivo senza donne? C'è mia moglie, Raffaella, che basta e avanza. Senza sigarette si può anche vivere. I giornalisti a volte esagerano. Ho smesso di fumare, ogni tanto mi manca una sigaretta, ma non sempre. Di amici ne ho sempre tanti, forse anche troppi. Se sono un orso come mi descrivono? Non sono assolutamente un orso, sono una persona gioviale, allegra, forse anche simpatica. Cosa mi fa ridere? Tante cose. Una barzelletta, una bella trasmissione televisiva, un bel film. Se Guardo la tv? Sì, ho una frattura al bacino e sono inchiodato in casa".
guccini
La canzone di cui va più orgoglioso: "Ce ne sono diverse, soprattutto tra quelle che vengono citate di meno. Anche nell'ultimo LP ce ne sono diverse. Autogrill? Quella ragazza che mischia birra chiara e Seven Up non è mai esistita. E' una canzone completamente inventata. Anche Samantha è completamente inventata come canzone. Le Osterie di Fuori Porta invece è vera. Era un periodo così..."
Sul rapporto con il periodo natalizio: "E' una storia lunga. Ormai iniziano a fare pubblicità per il Natale 2 mesi prima. Tra un po' inizieranno a Ferragosto. Natale è ancora una bella festa, ma non ha più la magia dei natali poveri degli anni '40 e '50. Quel Natale in cui solo un giorno si mangiavano i tortellini, oggi invece hai sempre tutto. Erano natali con i miei vecchi, i miei nonni. Pieni di neve. Era fantastico".
guccini
Un auspicio per il 2019: "Spero che si ricomponga la situazione politica italiana, non voglio dire altro di politica. E spero di guarire da questa mia frattura. Il romanzo che sto scrivendo? Parla di com'è cambiato il mondo rispetto a quello che ho descritto nel romanzo precedente. L'Appennino attorno a me sta morendo, i camini non fumano più, le case sono vuote, manca il lavoro".
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